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lunedì 8 settembre 2014

L'olocausto dei pulcini

Il nostro sogno è che entro pochi anni una macchina infernale come la stritolapulcini non esista più.

Che le future generazioni pensino a questo periodo come all'epilogo di una civiltà che in meno di quarant'anni si è trasformata in un grottesco e spaventoso inferno.

Prima i pulcini maschi (appena nati) vengono separati dalle femmine e ammassati, a migliaia, in contenitori.
Poi le femmine vengono di nuovo esaminate per scoprire eventuali ferite - provocate dalla cruenta selezione iniziale - o altri difetti.
Quindi se trovate «non idonee»vengono gettate nel tritacarne.
Vive. Stessa terribile fine per i pulcini maschi.
150.000 pulcini tritati vivi ogni giorno

In Italia è stata l’associazione Essere Animali a diffondere una investigazione sulla produzione di uova.
Il nuovo video di Mercy for Animals ribadisce le pratiche cruente che si svolgono all’interno di questi stabilimenti: i pulcini maschi e le femmine che non possono essere avviate alla produzione delle uova sono considerati «inutili» e quindi non servono.
I loro cadaveri sono invece quasi sempre destinati all’industria dei concimi o alla produzione di derivati della carne. «Ah, aha che ridere: si sentono gli uccelli che vengono spappolati», commenta un lavoratore mentre i pulcini sono tritati vivi. «Li stiamo bollendo - dice un'altra - non provo nessuna empatia per loro».


 

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