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venerdì 27 febbraio 2015

5 rimpianti confessati dalle persone sul letto di morte: un'infermiera li ha raccolti e rivelati

Nella vita solo una cosa è certa: la morte. Tutto ciò che si può sperare è arrivare alla fine in pace con sé stessi e soddisfatti della vita che si è vissuta. In questo articolo, scritto da Bronnie Ware per Unbounded Spirit, per anni infermiera in un hospice per malati terminali, vengono rivelati i rimpianti più ricorrenti.
  • 1 Avrei voluto avere il coraggio di vivere la mia vita
      
    Non essere come gli altri si aspettano, ma vivere la vita che si vuole. Questo è il rimpianto più comune di tutti. Quando le persone si rendono conto che la loro vita è quasi finita, si guardano indietro e scoprono di non aver realizzato nemmeno la metà dei sogni che avevano, magari per apparire come volevano gli altri.
     
  • 2 Avrei voluto lavorare di meno
      
    Il rimpianto maschile per antonomasia. Uomini che si sono persi la gioventù dei loro figli e la compagnia del loro partner, solo per stare dietro alla carriera. Col passare del tempo succede anche alle donne.
     
  • 3 Avrei voluto avere il coraggio di esprimere i miei sentimenti
      
    Molte persone sopprimono i propri sentimenti per vivere in pace con gli altri.Come risultato ottengono una vita mediocre, senza mai essere e ottenere quello che vogliono. Ci sono anche molte malattie causate da amarezza e risentimento per la delusione.
     
  • 4 Sarei voluto rimanere in contatto con gli amici
      
    Il senso di questo rimpianto sta tutto nell'impossibilità di rintracciare gli amici delle persone una volta decedute. Molti sono così coinvolti nella propria vita da perdere le amicizie di gioventù, ritrovandosi soli negli ultimi giorni.
     
  • 5 Avrei voluto essere più felice
      
    Questo è un rimpianto sorprendentemente comune. Molti non si rendono conto fino alla fine che la felicità è una scelta. Rimangono bloccati in vecchi schemi e abitudini. Il "quieto vivere" e la paura di cambiare portano a vivere un'esistenza monotona e senza sentimenti. 
     

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