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sabato 9 maggio 2015

Ulivi del Salento, oggi metodi mafiosi a Oria con i contadini

Questa è diventata la foto simbolo della resistenza salentina al piano criminale del governo
Questa è diventata la foto simbolo della resistenza salentina al piano criminale del governo

Venite alla conferenza di Lecce del 15 maggio 2015: http://riprendiamociilpianeta.it/lecce-15-maggio-2015-xylella-ogm-e-scie-chimiche/

Di fronte al pronunciamento del TAR del Lazio, che accoglie il ricorso delle ventisei aziende agricole pugliesi, e delle quattordici associazioni (fra le quali Riprendiamoci il Pianeta, di cui sono l’orgoglioso presidente) che si sono presentate ad adiuvandum, oggi la risposta delle autorità.
Nonostante il precedente del TAR, che sospende per ora, per gli attori del ricorso, il demenziale piano Silletti, voluto dalla Unione Europea, e sostenuto dal governo italiano, le autorità non la smettono, con ogni mezzo, compresi i più subdoli, di perseguire le loro finalità, che io non esito a ritenere criminali
L’informazione, mi è appena giunta in modo concitato e dispiaciuto da un amico di Oria, che mi ha comunicato che le autorità hanno convocato a porte chiuse i contadini locali, in prevalenza persone anziane, intimorendole, minacciando che sarebbe ricaduta su di loro la colpa del diffondersi del contagio della Xylella fastidiosa, ed esortandoli a firmare il consenso per l’eradicazione degli ulivi. La solita logica del divide et impera!
Queste le poche notizie trapelate, ovviamente tutte da verificare, ma se così fosse, non vedrei la differenza con i metodi mafiosi, che niente dovrebbero avere con enti governativi. Perché chiudersi al confronto con la popolazione?
Vi è un’ostinazione criminale, da parte del potere costituito, delle istituzioni, nel voler procedere ad un piano distruttivo, per niente giustificato, contro gli ulivi del Salento, senza alcun vero supporto scientifico.
Mi piace sempre ricordare che ci sono testimonianze di piante, già ammalate, che sono state risanate da cure agricole tradizionali, mentre, più che il batterio killer, è molto probabile che il disseccamento, che ha colpito un certo numero di ulivi del Salento, sia più dovuto all’uso dei pesticidi e delle sostanze chimiche in agricoltura, negli ultimi decenni.
Le istituzioni però, che dovrebbero proteggere gli interessi della natura, dell’economia, e dei cittadini del nostro paese, non prendono nemmeno in considerazione la possibilità di smetterla coi veleni, di curare veramente le nostre campagne, favorendo magari l’eccellenza dell’agricoltura pugliese.
Perché? Quali interessi ruotano attorno a questa vicenda? Qual è il ruolo delle multinazionali? Sarà veramente il batterio della Xylella la causa del disseccamento, Perché si vuole colpire con tanta tenacia l’economia salentina? Perché l’Unione Europea, cimitero e affamatrice dei popoli è tanto insistente su questa vicenda, e perché paesi europei ci stanno già ricattando, mettendo in atto misure economiche contro le produzioni pugliesi? Perché il governo acconsente? Perché la Monsanto ha praticamente un suo distaccamento al Parlamento Europeo, dove da anni sta subdolamente facendo pressioni per introdurre gli OGM a tutti i livelli?
Signori, questa battaglia riguarda tutti, questo è il Piave dell’economia italiana, e speriamo non la Caporetto, se questi speculatori, portatori di rovina, riusciranno a passare sopra agli ulivi della Puglia, niente potrà più fermarli, e ci potranno imporre ogni cosa, come in realtà stanno già facendo a livello politico.
C’è bisogno di una grande adesione popolare per resistere a questi moti criminali istituzionali, io propongo, da ora, di non votare più nessun partito che acconsenta alla distruzione degli ulivi del Salento.
Propongo anche di cominciare a dare rilievo ad assemblee popolari che riescano a ribaltare questo strapotere di una casta politica, ormai volata su di un altro pianeta rispetto al popolo che dovrebbe amministrare, il pianeta della corruzione, dell’interesse personale e di casta.
L’ulivo è una pianta sacra, simbolo di vita, i politici invece rappresentano se stessi, i loro interessi e quelli di una società malata, sono loro da eradicare dalla vita sociale del nostro paese, e non gli ulivi!


Non votare 
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