Un riflessivo film basato su una storia realmente accaduta... veramente molto bello! ;)
"Per sapere chi sei, devi prima sapere chi non sei, prosciugherai così il mare dell'illusione e troverai la vera essenza del Sé nel vento, nessun desiderio e paura ma Amore incondizionato."
martedì 30 giugno 2015
L’Universo si espande oscillando
L'analisi dei dati delle supernovae distanti ha portato due
fisici dell’Università del Mississippi a concludere che l'Universo non
solo si sta espandendo ma allo stesso tempo oscilla. I risultati,
pubblicati su Astronomical Journal, suggeriscono che lo spazio sia
passato da una fase di espansione rallentata ad una fase di espansione
accelerata non una volta bensì 7 volte nel corso di 13,8 miliardi di
anni
Secondo due fisici dell’University of Southern Mississippi, Lawrence Mead e Harry Ringermacher
il nostro Universo non solo si sta espandendo ma allo stesso tempo
starebbe oscillando. I risultati di questo studio, pubblicati su Astronomical Journal, suggeriscono che l’Universo sia passato da una fase di espansione rallentata ad una fase di espansione accelerata non una volta bensì 7 volte nel corso di 13,8 miliardi di anni.
Naturalmente si tratta di una conclusione che secondo gli stessi autori
dovrà essere provata o smentita raccogliendo ulteriori dati osservativi
in particolare dalle supernovae distanti.Tutti abbiamo sentito parlare della “teoria del Big Bang”. Esiste persino un’importante serie televisiva che ha come titolo questa teoria. Secondo questa “teoria”, la storia dell’Universo inizia circa 13-14 miliardi di anni fa quando un evento singolare, il Big Bang, generò lo spazio, il tempo, la materia e l’energia nella forma di tutto ciò che osserviamo oggi come particelle, pianeti, stelle e galassie, inclusa la vita stessa. Il Big Bang indica quel particolare istante che i cosmologi identificano per descrivere l’evento iniziale da cui ha avuto origine l’Universo, una sorta di gigantesca “esplosione dello spazio”, e non nello spazio, un evento singolare che rimane ancora un mistero e dove le leggi della fisica vengono meno. Anche se il Big Bang viene accettato oggi come il quadro teorico più adeguato per descrivere con buona approssimazione l’evoluzione dell’Universo, tuttavia questo modello non permette di spiegare in maniera definitiva né l’origine dell’Universo né cosa c’era eventualmente prima. Infatti, le leggi della fisica, così come noi le conosciamo, non sono in grado di descrivere esattamente la storia dell’Universo ma ci permettono di avvicinarci al momento iniziale e di comprendere la realtà fisica solo attraverso una serie di eleganti approssimazioni.
Una volta originatosi, l’Universo si espanse fino a raggiungere le dimensioni attuali, nonostante la gravità dovuta a tutta la materia (materia visibile e materia oscura) tenderebbe a rallentare l’espansione, almeno così si pensava qualche tempo fa. Intanto, nel 1978, Arno Allan Penzias e Robert Woodrow Wilson ricevettero il Premio Nobel per la Fisica per la loro importante scoperta della radiazione cosmica di fondo, cioè la radiazione primordiale o la “eco” della grande esplosione iniziale, che essi rivelarono per caso nel 1964 e che rappresenta una chiara evidenza a favore del modello del Big Bang. Nel frattempo, l’acquisizione di una quantità enorme di dati astronomici, grazie soprattutto al progresso tecnologico che ha fornito strumenti sempre più sofisticati, ha permesso di verificare il modello cosmologico con una straordinaria accuratezza. «Poi nel 1998, un’altra fondamentale scoperta dell’espansione accelerata dell’Universo divenne un risultato scioccante quando venne confermata indipendentemente da due gruppi di ricercatori», spiega Mead. «Una nuova forma di energia, detta energia oscura, di natura repulsiva, si ritiene sia responsabile dell’espansione accelerata. Nel 2011, i due gruppi, guidati da Saul Perlmutter, Adam Riess e Brian Schmidt vinsero il Premio Nobel per la Fisica». Si ritiene che il passaggio dalla fase di espansione rallentata alla fase di espansione accelerata, cioè il periodo in cui è avvenuta la transizione, risalga approssimativamente a 6 o 7 miliardi di anni fa.
Nella figura 1 è mostrato un diagramma realizzato dalla NASA che rappresenta l’evoluzione dell’Universo. Sono illustrati gli eventi principali dall’inizio del tempo fino ad oggi, così come viene descritto dall’attuale modello cosmologico “standard” o “ΛCDM” (Lambda Cold Dark Matter) dove la lettera greca Λ sta ad indicare la famosa costante cosmologica di Einstein, responsabile dell’espansione accelerata dello spazio. La forma a “campana” visualizza l’espansione dello spazio. Il momento della transizione è dato dal punto in cui la forma a campana si apre, dall’interno verso l’esterno, proseguendo da sinistra a destra. «Ciò che abbiamo trovato suggerisce che l’Universo sia passato da una fase di espansione rallentata ad una fase di espansione accelerata non una volta bensì 7 volte nel corso di 13,8 miliardi di anni», dice Mead. «Queste oscillazioni sono equivalenti a un ‘suono’ che si sta ormai esaurendo e ora è molto debole, un po’ come quando viene emesso un suono smorzato di un cristallo di vetro quando viene colpito».
La figura 2 mostra i risultati di questo studio sovrapposti al modello ΛCDM della figura 1. L’ampiezza dell’oscillazione è stata esagerata ma la sua frequenza è indicativamente corretta. Ringermacher e Mead hanno trovato che tale oscillazione non è esattamente un’onda che si propaga attraverso l’Universo, come ad esempio può essere un’onda gravitazionale, piuttosto è essa stessa “l’onda dell’Universo”.
«La scoperta è stata fatta per caso quando, grazie ad una collaborazione con altri colleghi che studiano i modelli di materia oscura relativi alla formazione galattica, essi trovarono un nuovo modo di disegnare un grafico, così come viene riportato nei libri di testo, che descrive la variazione delle dimensioni dell’Universo in funzione della sua età e che non dipende dalla scelta a priori dei modelli dell’Universo, come era stato fatto in maniera tradizionale», aggiunge Ringermacher. «Il grafico espresso in termini della variazione delle dimensioni dello spazio in funzione del tempo, cioè il diagramma di Hubble, è stato costruito determinando la distanza delle supernovae di tipo Ia che servono come ‘candele standard’ per misurare le distanze cosmologiche e quindi l’espansione dell’Universo», dice Ringermacher. «Se analizziamo più attentamente la nostra simulazione per localizzare il periodo della transizione, si vede che ce ne stato più di uno, cioè si notano almeno tre massimi e tre minimi, con una frequenza di quasi 7 cicli nel corso della vita dell’Universo. In altre parole, è lo spazio stesso che ha accelerato la sua espansione seguita da una fase di espansione rallentata per ben 7 volte da quando si è originato».
Mead e Ringermacher concludono affermando che questi risultati dovranno certamente essere verificati da ulteriori studi indipendenti, meglio se provengono da nuove osservazioni di supernovae distanti, per confermare o meno la loro veridicità.
fonte
lunedì 29 giugno 2015
TecHnO compilation 05-2001 -music 2000-
Riesumazione da un vecchissimo Cd 11 tracce techno composte con Music 2000 (maggio 2001)
domenica 28 giugno 2015
IMMIGRAZIONE CHI VUOLE LA DISTRUZIONE DEGLI STATI NAZIONALI?
DI MICHELE RALLO
IMMIGRAZIONE:
CHI VUOLE DISTRUGGERE
GLI STATI NAZIONALI ?
Storicamente,
l’unica struttura statale – specie in àmbito europeo – che è
sopravvissuta nei secoli ed è uscita vincitrice dai conflitti con altre
strutture, è la “Nazione”: codificata con la Rivoluzione Francese e poi
soprattutto con il “Discorso alla Nazione Tedesca” di Fichte, ma in
realtà preesistente all’una e all’altro. La Nazione ha scompaginato gli
Imperi ma anche una più ampia struttura sovranazionale, cioè la Chiesa,
intesa non come fattore religioso, ma come fattore politico, come potere
temporale dei Papi o, meglio, come superpotere che imponeva il proprio
volere a regni ed imperi.
Orbene,
dovrebbe ormai essere chiaro a tutti – a questo punto della crisi
planetaria degli ultimi anni – che l’obiettivo finale della guerra di
conquista scatenata dai “poteri forti” sono proprio le Nazioni, anzi il
concetto stesso di “Stato Nazionale”. La guerra (e non sembri eccessivo
il termine) è stata ed è condotta con tutti i mezzi – leciti e illeciti –
e in tutti gli àmbiti: da quello finanziario, attraverso la
globalizzazione economica; a quello sociale, con la disoccupazione
generalizzata e con la macelleria sociale; a quello squisitamente
politico, con l’impulso dato ad una migrazione di massa di cui oggi
avvertiamo soltanto i primi segnali, anticipatori di una vera e propria
valanga con la quale si vuole sommergere (e snaturare) gli Stati
europei.
Ed
è proprio l’assalto migratorio che, in questa fase, viene privilegiato
come strumento dell’aggressione agli Stati Nazionali. Si punta tutto sul
“buonismo”, una sorta di nuova religione laica che accomuna le utopie
di una Sinistra priva di idee e le contorsioni dottrinarie di una Chiesa
Cattolica che sembra aver smarrito le certezze del passato. L’una e
l’altra, mosse dalle migliori intenzioni. L’una e l’altra, però,
divenute oggettivamente strumento di un disegno perverso, contrario agli
interessi sia dei ceti popolari, sia della stessa identità cristiana
dei popoli europei.
Si
lanciano messaggi sbagliati che, debitamente amplificati dagli
strumenti di comunicazione, si cerca di far diventare patrimonio
inconsapevole dell’opinione pubblica europea. Le analisi politiche
procedono come se le Nazioni non esistessero, come se i confini
nazionali non avessero una funzione, come se ogni essere vivente non
appartenesse per nascita ad una Nazione (dal latino natio, cioè appunto nascita) ma avesse viceversa il diritto
di scegliersi la patria per lui più conveniente, anche calpestando i
diritti degli abitanti di quella patria. Anzi, se qualche governo compie
il proprio dovere e difende la frontiera nazionale (per esempio,
costruendo una barriera a protezione dei confini), quel governo viene
condannato senza appello dagli organi d’informazione “europei”, che lo
qualificano come razzista e xenofobo. L’ultima vittima di questo
conformismo becero è l’Ungheria, per la decisione di proteggere la sua
frontiera con la Serbia; ma è già toccato alla Spagna, alla Grecia, alla
Svizzera (ricordate il referendum anti-immigrazione?), e la stessa
Francia viene in questi giorni criticata per il blocco alla frontiera di
Ventimiglia.
Quanto
all’Italia, la sua classe dirigente è in perfetta sintonia con tutti i
padrini dell’assalto migratorio: con i “mercati”, in primo luogo; ma
anche con il Vaticano, con una Sinistra che va tenuta buona con un osso
(quello appunto dell’immigrazione) e – ultimo non ultimo – con la Grande
Alleata che ha voluto l’eliminazione di Geddafi, forse anche per
togliere un ostacolo oggettivo allo scatenamento dell’assalto migratorio
contro le coste italiane; la stessa Grande Alleata – guarda caso – che
non muove un dito per impedire l’avanzata dell’ISIS in Libia.
Quello
dell’immigrazione – tra i tanti – è il più clamoroso dei fallimenti del
Pifferaio dell’Arno, che è riuscito a prendere pesci in faccia da tutti
con il sorriso sulle labbra, ad incassare le sconfitte più clamorose
scrivendo su Twitter che l’Italia era riuscita ad ottenere non so quali
eccezionali risultati in sede europea. La realtà è sotto gli occhi di
tutti. Adesso gli immigrati non li portano in Italia soltanto le nostre
navi; ma anche le navi degli altri Paesi europei (Inghilterra, Germania,
Spagna, eccetera), che li prelevano appena fuori dalle acque
territoriali libiche e li vengono sùbito a depositare nei nostri porti.
Bel risultato davvero!
Ma
il Vispo Tereso non fa una piega, anzi ha la faccia tosta di
insolentire chi stigmatizza il suo operato. Salvini, in particolare, è
accusato di “speculare sulla paura”. Come se gli italiani non avessero
motivo di aver paura! «La priorità – ripete come un disco rotto – è salvare vite umane.»
Altro messaggio moralmente apprezzabile, ma giuridicamente infondato.
La priorità per qualunque Stato è difendere i propri cittadini, la vita
dei propri cittadini, la sicurezza dei propri cittadini, gli interessi
dei propri cittadini. Dopo di che, difendere anche vita, sicurezza,
interessi degli altri. Ma in seconda istanza, e comunque in termini
realistici, rapportati alle proprie capacità, compatibilmente con le
proprie disponibilità (economiche, occupazionali, abitative, eccetera).
Non
esiste, non può esistere una solidarietà illimitata. Neanche il Paese
più ricco del mondo può permettersi di non chiudere la porta in faccia a
nessuno. Eppure, il buonismo di Stato (e di parrocchia) ci dice che
abbiamo l’obbligo (l’obbligo, non la facoltà) di accogliere tutti coloro
che vogliono venire da noi. E pazienza se accanto ai cristiani profughi
dall’ISIS ci sia qualche (?) musulmano che vede l’Europa come una terra
di conquista per l’Islam; pazienza se, accanto a chi fugge dalle
persecuzioni, ci sia chi soltanto voglia “una vita migliore”; pazienza
se, accanto a chi cerca un lavoro (che non c’è), ci siano dei
delinquenti, anche pericolosissimi. Poco importa, le Nazioni, i loro
confini, le loro regole sono piccoli ostacoli che la storia ci ha
gettato fra i piedi, per farci inciampare sulla strada imbecille di un
mondo senza frontiere e senza anima, pronto per essere guidato da quel
“governo unico mondiale” che è il sogno proibito della speculazione
finanziaria. Con gli applausi di una Sinistra succube, e con la
benedizione di una Chiesa miope.
It's true
"chi mi conosce, sa.
chi non mi conosce, giudica.
chi pensa di sapere tutto su di me, s'illude."
chi non mi conosce, giudica.
chi pensa di sapere tutto su di me, s'illude."
Buddha
sabato 27 giugno 2015
venerdì 26 giugno 2015
Come trasferirsi alle Canarie e aprire un’attività: guida completa
Tra i tanti sogni di noi italiani, quello di trasferirsi alle Canarie è
uno dei più ricorrenti. Famose per il clima mite durante tutto l’anno,
le Isole Canarie rappresentano forse il giusto compromesso tra una vita
europea come la conosciamo e il sogno di vivere 365 giorni all’anno
vicino al mare.
I vantaggi di vivere alle
Canarie rispetto ad un’altra zona sono numerosi e non si limitano al
clima. Anche se giuridicamente sono territorio spagnolo, le Isole
Canarie godono di particolari condizioni e benefici rispetto alla Spagna
continentale che ne fanno una delle mete più ambite da italiani e non
solo.
In questo articolo vedremo tutte le informazioni necessarie per trasferirsi alle Canarie.
Iniziamo
con una breve panoramica sulle isole, in seguito elencheremo ai
documenti necessari per mettersi in regola, successivamente alcuni
consigli per trovare lavoro e finiremo con la guida per aprire
un’attività imprenditoriale.
Se sei curioso di leggere una delle
guide più complete del web sulle Isole Canarie, non devi far altro che
metterti comodo e leggere tutto l’articolo fino in fondo.
giovedì 25 giugno 2015
mercoledì 24 giugno 2015
Lo chiamano “Muscolo dell’Anima”. Ecco perché allenarlo aumenterà la tua energia e vitalità.
Tutti noi conosciamo le funzionalità dei muscoli principali del nostro corpo, ma in pochi conoscono l’importanza del muscolo Psoas (muscolo ileopsoas).
Questo muscolo serve per la stabilizzazione del nostro corpo ed è
fondamentale per il nostro equilibrio strutturale. Lo psoas è l’unico
muscolo che collega le gambe alla colonna vertebrale, quindi dal suo
buon funzionamento dipende la nostra andatura, una corretta postura
della colonna vertebrale e non solo…
Perché lo Psoas è uno dei muscoli più importanti del nostro corpo?
Dei recenti studi sostengono che lo psoas è strettamente collegato alle nostre emozioni, poiché messaggero primario del sistema nervoso centrale. Attraverso il tessuto connettivo, il muscolo è in comunicazione col diaframma, quindi anch’esso è coinvolto in fasi che interessano questa zona del nostro corpo, come la respirazione o il riflesso dopo uno spavento.
La nostra parte istintiva lavora allo stesso identico modo:
Stress –> Adrenalina –> Cervello manda gli input al corpo –> Lo psoas si accorcia e s’irrigidisce
Mantenere lo psoas in tensione costante a causa dello stress può portare a gravi conseguenze come:
In poche parole, per colpa della tensione cronica di questo muscolo, il nostro corpo riceverà continui segnali di pericolo. Tutto ciò provocherà un affaticamento delle ghiandole surrenali e del sistema immunitario. A complicare le cose ci pensano le nostre cattive abitudini nella postura e nell’attività fisica.
Perché è importante mantenere lo psoas rilassato?
Mantenere rilassato questo muscolo migliorerà notevolmente la nostra qualità di vita, ci sentiremo più vitali e creativi.
Uno psoas libero dalle tensioni garantisce:
Perché lo Psoas è uno dei muscoli più importanti del nostro corpo?
Dei recenti studi sostengono che lo psoas è strettamente collegato alle nostre emozioni, poiché messaggero primario del sistema nervoso centrale. Attraverso il tessuto connettivo, il muscolo è in comunicazione col diaframma, quindi anch’esso è coinvolto in fasi che interessano questa zona del nostro corpo, come la respirazione o il riflesso dopo uno spavento.
Che relazione c’è tra lo stress e il muscolo Psoas?
Uno stile di vita frenetico e stressante libera elevate quantità di adrenalina nel nostro corpo mantenendo in tensione costante lo psoas (il corpo si prepara a correre). Questo meccanismo di “auto-difesa” è dentro l’istinto naturale di ognuno di noi (la famosa parte rettile). Per capirci meglio: quando un animale si sente in pericolo di vita, scatta l’identico meccanismo, di solito si prepara a correre o s’immobilizza dalla paura.La nostra parte istintiva lavora allo stesso identico modo:
Stress –> Adrenalina –> Cervello manda gli input al corpo –> Lo psoas si accorcia e s’irrigidisce
Mantenere lo psoas in tensione costante a causa dello stress può portare a gravi conseguenze come:
- Sciatica,
- Problemi alle vertebre.
- Problemi alle spalle.
- Malfunzionamento degli organi localizzati nell’addome.
- Problemi digestivi.
- Degenerazione dell’anca.
- Mestruazioni dolorose.
- Altre patologie
In poche parole, per colpa della tensione cronica di questo muscolo, il nostro corpo riceverà continui segnali di pericolo. Tutto ciò provocherà un affaticamento delle ghiandole surrenali e del sistema immunitario. A complicare le cose ci pensano le nostre cattive abitudini nella postura e nell’attività fisica.
Perché è importante mantenere lo psoas rilassato?
Mantenere rilassato questo muscolo migliorerà notevolmente la nostra qualità di vita, ci sentiremo più vitali e creativi.
Uno psoas libero dalle tensioni garantisce:
- Una maggiore fluidità del bacino.
- Un netto miglioramento della postura della colonna vertebrale.
- Un netto miglioramento delle funzioni degli organi addominali.
- Una respirazione e un ritmo cardiaco più equilibrati.
- In fine, ma non ultimo per importanza: migliorando la salute di questo muscolo rigenereremo le nostre energie vitali e ci riconnetteremo col nostro potere creativo.
Perché lo Psoas è chiamato “Il Muscolo dell’Anima”?
In alcune filosofie orientali lo psoas è conosciuto come “il muscolo dell’anima”, un centro di energia principale del corpo. Quanto più lo psoas è flessibile e forte, tanto più la nostra energia vitale potrà fluire attraverso le ossa, la muscolatura e le articolazioni. Lo psoas sarebbe dunque come un organo di canalizzazione di energia, un nucleo che ci connette alla terra, permettendoci di creare un supporto solido ed equilibrato dal centro del nostro bacino. In questo modo la colonna vertebrale si amplia e, attraverso essa, tutta la nostra vitalità può fluire.Ecco una serie di esercizi per migliorare lo stato di salute del muscolo Psoas.
fonte
Presentazione del libro "L'Isonzo" di Andrea Bellavite (testo) e Massimo Crivellari (foto) - sede della Metropolitana - cooperativa Arcobaleno a Sant’Andrea - Gorizia (via San Michele 42)
il fiume Isonzo |
Un
incontro/presentazione durata un'oretta, intensa e leggera allo stesso
tempo. Gli onori di casa sono stati fatti da Fabrizio Valencic (consiglierre cooperativa Arcobaleno). È intervenuto Igor Komel (direttore del Kulturni dom Gorica). Poi è proseguito uno splendido "duetto" tra profonde poesie (magnificamente lette da Pierluigi Pintar) sull'Isonzo e curiosità storiche, filosofiche, culturali e personali di Andrea Bellavite,
tutte raccontate con passione e Amore per un fiume che rappresenta,
(aldilà della storia) motivo di Unione tra popoli, culture,
ecc...all'insegna della Pace e della Vita.
Un mondo nuovo, più in armonia con la Natura e le diversità, è possibile anche attraverso le parole di Andrea e soprattutto di chi sa cogliere l'essenza delle stesse come parte di Sè...Grazie! Felice giornata
Un mondo nuovo, più in armonia con la Natura e le diversità, è possibile anche attraverso le parole di Andrea e soprattutto di chi sa cogliere l'essenza delle stesse come parte di Sè...Grazie! Felice giornata
2 scatti dell'incontro
martedì 23 giugno 2015
Una società "genuina" è possibile
Se si venisse cresciuti in una società in cui non ci si affanna per la
ricchezza materiale, il denaro non sarebbe considerato una parte
importante nella scala di valori. Nelle
Samoa il cibo è lì per essere preso: le noci di cocco e la frutta
crescono senza coltivazione, il pesce è disponibile nel mare
circostante, non c'è sempre bisogno di abbigliamento e non ci vuole
molto per erigere una capanna con un tetto di paglia a partire da
materiali che crescono dovunque nelle vicinanze. In quella società,
probabilmente la gente ha meno bisogno di lavorare duramente per soldi;
le persone condizionate in questo modo non si comportano in maniera
avida, competitiva e parsimoniosa!
«Nell' economia basata sulle risorse (RBE) se non vorrai indossare i vestiti consigliati, dipenderà solo da te: non ci si dovrà omologare. Si potrà indossare qualsiasi genere di abbigliamento si vorrà, si potrà credere in qualsiasi religione, ma non si potranno sovrapporre i propri valori ai sistemi di telecomunicazione. Potrai dire alla gente in cosa credi e il motivo per cui credi, ma non potrai costringere le persone a pensarla come te».
Jacque Fresco
fonte
«Nell' economia basata sulle risorse (RBE) se non vorrai indossare i vestiti consigliati, dipenderà solo da te: non ci si dovrà omologare. Si potrà indossare qualsiasi genere di abbigliamento si vorrà, si potrà credere in qualsiasi religione, ma non si potranno sovrapporre i propri valori ai sistemi di telecomunicazione. Potrai dire alla gente in cosa credi e il motivo per cui credi, ma non potrai costringere le persone a pensarla come te».
Jacque Fresco
fonte
Compagni di viaggio
lunedì 22 giugno 2015
Corsi estivi GRATUITI ASD Bamboo al Vento a Monfalcone (e Trieste)
Tai Chi Qi Gong 2 giovedi luglio 9:15 a Monfalcone (Area Verde, via Valentinis 33)
Yoga Taoista (materassino consigliato) martedi 7 ore 19:00 a Monfalcone (Area Verde, via Valentinis 33)
Entrambi i corsi andranno avanti fino alla prima settimana di agosto, giorno più giorno meno :)
Per qualsiasi informazione contattateci via mail su bambooalvento@gmail.com o via telefono al 377 1578165
L'evento su facebook:
https://www.facebook.com/events/129979490667300/
Yoga Taoista (materassino consigliato) martedi 7 ore 19:00 a Monfalcone (Area Verde, via Valentinis 33)
Entrambi i corsi andranno avanti fino alla prima settimana di agosto, giorno più giorno meno :)
Per qualsiasi informazione contattateci via mail su bambooalvento@gmail.com o via telefono al 377 1578165
L'evento su facebook:
https://www.facebook.com/events/129979490667300/
Per l'equilibrio
Scrive
Elifas Levi: “Per avere l'equilibrio è necessario dividere ed unire,
dividere per i poli ed unire per il centro...” Attraverso il cammino
iniziatico, ciascuno di noi deve prendere coscienza del 'filo' sottile
che ci lega all'altra parte di noi stessi, a quella che comunemente si
chiama 'Anima Gemella'. Prendere consapevolezza di questo legame,
significa smettere di cercare fuori e cominciare invece a scendere
dentro di noi. In questo modo giungiamo a quel centro che appartiene ad
entrambe le metà del filo: il Cuore. E' in questo punto che si ridesta
la Memoria del Sangue, ed entriamo in contatto con l'Io primordiale
androgine.
[D.L.; dal n.1 anno 0 della rivista IlCervoBianco]
fonte
[D.L.; dal n.1 anno 0 della rivista IlCervoBianco]
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