sabato 11 gennaio 2014

I colossali interessi delle industria macello-farmaceutiche


 

Per capire in quale mondo farabutto viviamo, non occorrono tante cose.
Basta accendere il televisore e prendere nota degli spot televisivi.

Su dieci messaggi ce ne sono almeno 7 riguardanti farmaci che curano mal di stomaco, mal di gola, febbre, influenza e quant'altro ti arrechi disturbo, rimettendoti in carreggiata velocemente.

Per legge devesi sempre aggiungere che si tratta di farmaci, per cui hanno sicuramente effetti collaterali.
E la cosa viene anche detta, ma sempre in modo velocissimo ed incomprensibile, per non dire irriverente e comico.

Se lo schermo è da voltastomaco, la carta stampata non è da meno.
Sul Corriere della Sera del 7 gennaio 2014, l'intera pagina 16 è firmata McDonalds, dove la multinazionale di Oak Brook-Chicago-Illinois scrive a lettere cubitali che McDonald's crede negli italiani, e che mentre le riforme non partono la McDonald's lavora per far andare avanti l'Italia, avendo creato già la bellezza di 24000 posti di lavoro.

Ma che bravo il cavalier Vincenzo Cremonini, prontissimo come una molla super-carica ad associarsi commercialmente con la gente giusta.

Parliamo della maggiore catena di ristoranti fast-food al mondo, con 345000 ristoranti, 438000 dipendenti, 68 milioni di clienti giornalieri in 119 paesi diversi, 8 miliardi di dollari/anno spesi in pubblicità.

Parliamo della multinazionale simbolo della globalizzazione, dello stile di vita frenetico, del consumismo più sfrenato.

Il personaggio-clown immaginario è Ronald McDonald. Nessuno dice però che Ronald è un giovane in carne ed ossa e che si è licenziato dalla ditta di Chicago nonostante il consistente stipendio, diventando vegano e membro di un gruppo ecologista americano.

IL GRUPPO CREMONINI FILA COME UN TRENO SUPERVELOCE

D'altra parte il gruppo Cremonini dà lavoro a 12500 dipendenti e ricava annualmente 677,4 milioni di Euro grazie a un fatturato di 3425 milioni suddivisi tra i marchi Inalca, Montana, Ibis salumi, Marr, Chef Express e Road House.

La Chef Express detiene ormai la leadership europea e forse mondiale nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti, nella ristorazione su treno, con 300 treni serviti giornalmente in Europa, ed nella ristorazione autostradale.

10 centri produttivi (maxi-macelli), 18 piattaforme distributive in Russia ed Africa, 33 centri distributivi in Italia, 60 mila distributori automatici di snack e bibite.

Tutte cifre che parlano chiaro.

Tutte cifre in costante e vertiginoso aumento.

LE COLLUSIONI CON MINISTERI, TELEVISIONI, ENTI, REGIONI E PROVINCE, PAGA ABBONDANTEMENTE

Diciamo pure che in mezzo a una situazione in cui tutti versano lacrime e lamenti, il sole continua a splendere e a brillare per chi fa scorrere il sangue di milioni di animali al giorno, la buona sorte continua ad arridere a chi si è solidamente colluso col Ministero dei Trasporti, col Ministero della Salute, col Ministero della Giustizia e col Ministero dell'Agricoltura, oltre che con le varie direzioni degli enti sottostanti tipo Trenitalia e Agroalimentare.


(Nella lista dei 60 ingredienti che "compongono" il Big Mac - tra conservanti, coloranti, antiossidanti ed esaltatori di sapidità - si contano ben 18 additivi).


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