venerdì 18 aprile 2014

Un mondo fittizio...

"Viviamo in un mondo completamente irreale, fittizio, discutiamo idee inesistenti, inseguiamo scopi inesistenti, inventiamo ogni cosa, persino noi stessi. È impossibile anche soltanto immaginare un uomo libero dalle suggestioni, che realmente pensi, senta e si comporti come egli stesso può pensare sentire e comportarsi. L'educazione ricevuta a casa, la famiglia, le sorelle e i fratelli più anziani, i genitori, i parenti, i domestici, gli amici, la scuola, i giochi, le letture, il teatro, i giornali, le conversazioni, l'educazione più avanzata, il lavoro, le donne (o gli uomini), la moda, l'arte, la musica, il cinema, lo sport, il gergo di un determinato circolo, il tipo di umorismo, i divertimenti obbligatori, i gusti e i tabù obbligatori - tutte queste e molte altre cose rappresentano una sorgente di suggestioni sempre nuove. Tutte queste suggestioni sono invariabilmente duali, cioè creano simultaneamente ciò che deve essere mostrato e ciò che deve essere nascosto. Nei suoi credo, nel suo modo di vedere le cose, nelle sue convinzioni, nelle sue idee, nei suoi sentimenti, nei suoi gusti, in ciò che gli piace o non gli piace, in ogni movimento e in ogni pensiero, un uomo è costretto da migliaia di suggestioni, alle quali si sottomette, anche senza notarle, autosuggestionandosi per convincersi di sentire e pensare a modo suo. Questa sottomissione a influenze esterne permea sin a tal punto l'intera esistenza di un uomo, e la sua suggestionabilità è così grande, che il suo stato ordinario può essere definito semi-ipnotico; in certe situazioni la suggestionabilità può aumentare fino a portare un uomo alla completa perdita di qualsiasi decisione o scelta indipendente."

(P.D. Ouspensky)


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