"Viviamo in un mondo completamente irreale, fittizio, discutiamo
idee inesistenti, inseguiamo scopi inesistenti, inventiamo ogni cosa,
persino noi stessi. È impossibile anche soltanto immaginare un uomo
libero dalle suggestioni, che realmente
pensi, senta e si comporti come egli stesso può pensare sentire e
comportarsi. L'educazione ricevuta a casa, la famiglia, le sorelle e i
fratelli più anziani, i genitori, i parenti, i domestici, gli amici, la
scuola, i giochi, le letture, il teatro, i giornali, le conversazioni,
l'educazione più avanzata, il lavoro, le donne (o gli uomini), la moda,
l'arte, la musica, il cinema, lo sport, il gergo di un determinato
circolo, il tipo di umorismo, i divertimenti obbligatori, i gusti e i
tabù obbligatori - tutte queste e molte altre cose rappresentano una
sorgente di suggestioni sempre nuove. Tutte queste suggestioni sono
invariabilmente duali, cioè creano simultaneamente ciò che deve essere
mostrato e ciò che deve essere nascosto. Nei suoi credo, nel suo modo di
vedere le cose, nelle sue convinzioni, nelle sue idee, nei suoi
sentimenti, nei suoi gusti, in ciò che gli piace o non gli piace, in
ogni movimento e in ogni pensiero, un uomo è costretto da migliaia di
suggestioni, alle quali si sottomette, anche senza notarle,
autosuggestionandosi per convincersi di sentire e pensare a modo suo.
Questa sottomissione a influenze esterne permea sin a tal punto l'intera
esistenza di un uomo, e la sua suggestionabilità è così grande, che il
suo stato ordinario può essere definito semi-ipnotico; in certe
situazioni la suggestionabilità può aumentare fino a portare un uomo
alla completa perdita di qualsiasi decisione o scelta indipendente."
(P.D. Ouspensky)
(P.D. Ouspensky)
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