mercoledì 1 ottobre 2014

Barbie, The Plastic Religion

- di Redazione  -

Due artisti argentini, Pool Paolini e Marianela Perelli, stanno richiamando l’attenzione e non poche critiche per il loro ultimo progetto artistico “Barbie, The Plastic Religion”. La famosa bambola bionda veste questa volta i panni della Vergine Maria, di divinità hindu e molte altre icone della religione.
23 settembre 2014
Ci eravamo da poco abituati alla presenza di Barbie su Linkedin nelle vesti di consulente per aiutare le giovani donne nell’ardua impresa di seguire i propri sogni, che ecco spuntare un’altra iniziativa che coinvolge la bambola ossigenata più famosa del mondo.
Questa volta non c’entra niente la sua casa di produzione, la Mattel, bensì è tutta opera (è il caso di dire) di due artisti argentini, Pool Paolini e Marianela Perelli, autori di una collezione di bambole, soprattutto Barbie, ispirate alle religioni di tutto il mondo.



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Sacro e profano si mescolano confondendo i propri confini. Barbie lascia i vestiti patinati e glamour per indossare quelli della Vergine Maria, della Vergine di Lourdes, la Madonna di Fatima con i tre pastorelli, Maria Maddalena, Giovanna D’Arco, Santa Lucia, la Vergine dei sette dolori, la dea Kali e molte altre icone legate alla credenza religiosa. E poi c’è Ken. Ken-Buddha, Ken-San Sebastiano, Ken-San Rocco. Insomma non ci si fa mancare nulla.
Il culmine dell’espressione artistica della coppia argentina si ottiene però con Ken nei panni di Gesù in croce. Tra il blasfemo e il sacrilego, il progetto artistico ha scatenato l’inevitabile reazione del popolo religioso, in tutte le sue gerarchie, che non ha esitato a condannare i due artisti. In primis i vescovi che, tramite il Sir, l’agenzia di stampa cattolica, hanno ovviamente preso le distanze da questa iniziativa di restyling audace” della classica iconografia cristiana.




ken

In risposta alle critiche mossegli, gli artisti nella loro pagina Facebook affermano: “In un mondo che premia pensare, agire e sentire in maniera omologata è importante affermare un ribelle umorismo per sottolineare la sua sconnessione con l’universo storico e politico”.
Tra gli altri, non è stata risparmiata neanche la piccola Kelly che è diventata la Vergine Maria bambina.


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Sono 33 gli esemplari prodotti dal duo Paolini-Perelli che fanno parte dell’esposizione “Barbie, The Plastic Religion” che verrà presentata a La Boca, quartiere alla moda di Buenos Aires, presso la galleria Popa Gallery.

pool

Ci si chiede se la Barbie-Madonna sarà mai in commercio, ma i vescovi assicurano di no. La Chiesa è salva.

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