venerdì 20 febbraio 2015

Il passero non canta perché è felice. È felice perché canta

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Il primo articolo di questo blog è stato Mens Sana in Corpore Sano. Il titolo di quel vecchio post già diceva tutto, ad ogni modo ecco un piccolo sunto: ogni cosa è originata dal pensiero, la salute, la malattia, la ricchezza, la povertà, la pasta al sugo che mangerai o l’auto che guidi. Ogni cosa ha origine nell’invisibile per poi concretizzarsi nel mondo materiale. Sono stato sintetico, lo ammetto. Quindi se vuoi sapere di più, dovrai sciropparti il post originale cliccando qui.
Oggi volevo riallacciarmi al discorso della salute e mi pareva doveroso fare un collegamento su quanto già detto in queste pagine.
Molte persone si interrogano su come risolvere i propri problemi di salute ma quando li metti di fronte a una verità tanto semplice quanto potente, dubitano sia così. Forse perché siamo stati abituati (qui in occidente) a trovare soluzioni esterne ai nostri mali (interni). In realtà la pillola da assumere, il farmaco miracoloso, è già in noi.
La verità è che le persone scelgono di ammalarsi. Come? La maggior parte lo fa in maniera (in)consapevole non rendendosi conto che ogni scelta presa può essere categorizzata in nociva o benefica per il proprio stato di salute. Dal cibo all’attività fisica, dal tipo di lavoro alle relazioni interpersonali… ogni cosa, ogni scelta, può procurarci benessere o malessere. In sostanza: le scelte non vengono pensate ma sono prese (in)consapevolmente!
L’inconsapevolezza dell’essere porta l’uomo a non riconoscere ciò che è.
Antonio De Santis
C’è chi fuma e si meraviglia se gli viene un tumore, chi mangia regolarmente nei fast-food e si sente il fegato ingrossato, chi non muove un muscolo e sente le ossa che gli dolgono, chi lotta in ufficio per essere meglio del vicino e soffre di emicranie e ipertensione, chi si arrabbia di continuo e sente i sintomi di un infarto.
Scelte –> Conseguenze, semplice no?
La cosa bella è che c’è chi fa finta di non saperlo, o peggio ancora ti dice: sono costretto a farlo?!? Oppure, cosa vuoi che sia?!? Oppure, sono fatto cosi?!? Io gli chiederei: sei costretto a morire? Chi ti costringe? Dio? L’universo? Il presidente? La verità è che tu scegli ogni istante se vivere o morire. Quando accendi una sigaretta non scegli la VITA. Quando bevi alcolici non scegli la VITA. Quando mangi a dismisura non scegli la VITA. Quando lotti per essere il migliore non scegli la VITA. Quando ti arrabbi non scegli la VITA. Tutte queste cose oltre a indicare la mancanza di voglia di vivere indicano anche un’altra cosa: irriconoscenza verso l’opportunità che ti è stata data. (Dici che ci sono andato pesante? Non importa. Leggiti il post: il somaro scuoteva la testa)
ALT! Io non sono immune da quanto detto sopra. Per molto tempo sono stato irriconoscente verso la VITA e tutt’ora mi capita. Ammetto che ogni tanto un bicchiere di vino me lo bevo pur avendo compreso che il nostro organismo non è stato fatto per assimilare alcool (immagino che su questo molti avranno da ridire, c’è chi dirà che con moderazione si può fare tutto ecc… lo pensavo anche io ma non è così. Siamo ANIMA-li e in quanto tali non possiamo assumere sostanze nocive, anche se in piccole dosi, senza che il nostro organismo subisca danni). Ma una cosa è essere consapevoli delle nostre scelte, del nostro atteggiamento verso la vita, un’altra è non saperlo o fare finta di niente.
Curati dei tuoi pensieri: diventeranno le tue parole.
Curati delle tue parole: diventeranno le tue azioni.
Curati delle tue azioni: diventeranno le tue abitudini.
Curati delle tue abitudini: diventeranno il tuo carattere.
Curati del tuo carattere: diventerà il tuo destino.
Frank Outlaw
Ma sai qual è il peggiore dei mali che spesso ci affligge? È la preoccupazione. Questa è totalmente inutile e deleteria. Al momento che ti preoccupi stai mancando di fiducia verso quello che sei veramente (Sei l’energia che risiede nel corpo e sfrutta la mente, quindi eterno). Si ma tu non sai che problemi ho io… ecc ecc  Sempre la stessa storia.
Tutti hanno problemi ma non sono i problemi a rovinarti la vita. È la mentalità che usi per affrontarli che fa la differenza! Preoccuparsi è la peggiore forma di attività mentale che ci sia, non ha uno scopo (quindi è inutile) e consuma energia preziosa per il tuo benessere. Quando ti preoccupi attivi reazioni biochimiche all’interno del tuo organismo capaci di portarti disturbi di vario genere (Leggi il post: siamo dipendenti dalle emozioni, dove ti spiego dettagliatamente quello che avviene)
Che gli uccelli dell’ansia e della preoccupazione volino sulla vostra testa
non potete impedirlo; ma potete evitare che vi costruiscano un nido.

Proverbio Cinese
Immagina per un attimo se ti trovassi dentro a un labirinto immenso e non trovassi l’uscita. Dovresti andare a tentativi e potresti anche innervosirti o cominciare ad agitarti. E se potessi alzarti di cento metri sopra il labirinto cosa accadrebbe? Vedresti immediatamente com’è fatto e riusciresti a individuare la via d’uscita molto più velocemente.
Prova a fare la stessa cosa quando ti capita un problema nella vita quotidiana. Guardalo dall’alto, da lontano. In modo tale gli togli potere, la preoccupazione svanisce, e lo riesci a vedere per quello che è: VITA, ossia, una cosa meravigliosa che tu hai la fortuna di poter vivere. Vuoi una mano in questo? Guarda il video che segue e renditi conto del valore dei problemi che noi esseri umani crediamo di avere.


Ti rendi conto che la preoccupazione, per qualsiasi cosa, è inutile? Vivere con leggerezza non è sinonimo di incoscienza ma di grande intelligenza e comprensione verso se stessi e verso il sistema in cui siamo inseriti. Quanto credi di vivere? I nostri problemi in confronto a tutto quello che hai visto non hanno valore. Fattene una ragione. Non sei il centro dell’universo. Ma sei una creatura meravigliosa figlia dell’universo e capace di grandi cose. Goditi questa grande opportunità e vivila al meglio! Mostra al mondo la luce che hai dentro e non avere paura. Tra meno di cent’anni io che scrivo e tu che leggi non ci saremo più, sia che ti preoccupi o meno.

Cristiano Mocciola

fonte 

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