martedì 31 marzo 2015

Nuovo strato nel mantello della Terra? Ecco come nascerebbero i terremoti profondi

Terra 

Nel mantello terrestre, ad una profondità di 1.500 chilometri, potrebbe esistere uno strato mai identificato finora e molto denso, tanto da far ‘incagliare’ temporaneamente le placche che vi si muovono sopra come su un nastro trasportatore: nascerebbero così molti dei terremoti profondi che finora sembravano inspiegabili. E’ quanto suggerisce lo studio pubblicato su Nature Geoscience dai fisici dell’Universitaà dello Utah. Non potendo sondare direttamente il mantello terrestre, caratterizzato da un ambiente estremo, i ricercatori hanno pensato di ricreare le stesse condizioni di pressione in laboratorio comprimendo i minerali tipici di questo strato tra due ‘incudini’ di diamante. I risultati della simulazione indicano la presenza nel mantello inferiore di uno strato molto viscoso, che potrebbe perfino rallentare la risalita del calore interno della Terra: per questo i ricercatori ipotizzano che il ‘cuore’ del Pianeta possa essere più caldo del previsto.
”La Terra è come una cipolla: ha molti strati che vengono definiti in base ai minerali che contengono”, spiega il geologo Lowell Miyagi, che ha coordinato lo studio. ”Noi abbiamo essenzialmente scoperto un nuovo strato che non è definito dai suoi minerali bensi’ dalla loro forza”. Questo parametro è stato stimato comprimendo in una pressa di diamante dei microscopici campioni dei minerali del mantello (grandi quanto un capello). Per misurare lo spazio tra gli atomi dei minerali e la forza con cui interagivano fra loro, i geofisici hanno usato i raggi X dell’acceleratore del Lawrence Berkeley National Laboratory in California. Per dare un’idea della consistenza ottenuta, i ricercatori spiegano: ”se la viscosità dell’acqua è pari a 0,001 e il burro di arachidi equivale a 200, allora lo strato piu’ duro del mantello arriva a 1.000 miliardi di miliardi”.

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