giovedì 21 maggio 2015

Davvero c’è una gigantesca piramide sul fondo del Triangolo delle Bermuda?

Alcuni ricercatori indipendenti, sono convinti che i misteriosi fenomeni del Triangolo delle Bermuda siano causati da una qualche tecnologia antica - o aliena - sommersa nelle profondità dell'Oceano Atlantico

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Il Triangolo delle Bermuda è uno dei luoghi più misteriosi, pericolosi e, talvolta, mortali di tutto il pianeta Terra.
Per decenni, intrepidi esploratori hanno cercato di risolvere l’enigma che si cela dietro i misteriosi fenomeni generati in questa particolare zona del pianeta.
Lo stesso Cristoforo Colombo registra nei suoi diari strani fenomeni luminosi e malfunzionamenti della bussola. Si racconta di bizzarri eventi meteorologici, sparizioni di navi e di aerei e di altri accadimenti enigmatici che non possono essere liquidati come fenomeni naturali.
Alcuni ricercatori indipendenti, sono convinti che i misteriosi fenomeni del Triangolo delle Bermuda siano causati da una qualche tecnologia antica – o aliena – sommersa nelle profondità dell’Oceano Atlantico, un dispositivo ad altissima energia in grado di creare dei veri e propri portali spazio-temporali capaci di trasportare uomini e cose verso altri mondi e altre dimensioni.
Un team composto da esploratori americani e francesi avrebbe confermato, in maniera indipendente, una scoperta incredibile che ai ricercatori è già nota dal 1968: una strutture gigantesca, una piramide di cristallo, forse più grande della Piramide di Cheope in Egitto, parzialmente trasparente, sembra poggiare sul fondo del Mar dei Caraibi e la sua origine, età e scopo sono del tutto sconosciute.
La lunghezza della base della piramide sarebbe di 300 metri per 200 e il vertice della piramide si innalzerebbe a circa 100 metri dalla base. Una struttura gigantesca, forse più grande della Grande Piramide di Cheope in Egitto.
Sulla cima della piramide ci sarebbero due fori molto grandi, attraverso i quali l’acqua del mare si muoverebbe ad alta velocità generando dei vortici che influenzano fortemente anche la superficie del mare.
I ricercatori impegnati sul luogo ipotizzano che questo movimento vorticoso di acque possa avere qualche effetto sul passaggio di barche e aerei, generando i misteriosi fenomeni che interessano da sempre l’area.
Per quanto riguarda il materiale di composizione, dai risultati preliminari sembrerebbe che questa struttura sia fatta di vetro o di un simil-vetro (cristallo?), in quanto risulta completamente liscia e parzialmente traslucida. Comunque, per maggiori dettagli, i ricercatori rimandano ad uno studio più approfondito che offrirà risultati che al momento è difficile immaginare.

Una scoperta o una ri-scoperta?

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