mercoledì 21 gennaio 2015

L’establishment del cancro che controlla l’orientamento della terapia

La legislazione sanitaria tende ad accentrare il potere in poche mani e ad accrescere il conservatorismo per salvaguardare il profitto

 

Oggi il progresso scientifico è gravemente penalizzato da:
1) L’influenza e pressione crescente dei circoli di potere (che controllano la medicina e relativi fatturati) sull’informazione, le carriere e i vertici universitari, ospedalieri, e istituzionali della classe medica.
2) La creazione di icone, mostri sacri, battezzati KOLS (Key Opinion Leaders) stelle luminose di un Olimpo, un Gotha medico-scientifico “La c.d. comunità scientifica” cui accedono solo ed esclusivamente quanti entrano a vario titolo e grado in queste lobby. Solo questi centri di potere possono dare l’investitura di membri della “comunità scientifica”, conferire patenti di scientificità, infallibilità, arrogandosi il diritto di scomunicare, censurare, diffamare gli eretici come il Prof Di Bella, che rivendicano una ricerca scientifica realmente e unicamente finalizzata alla salvaguardia della salute e della vita, all’accertamento della verità, della realtà, del progresso della medicina e una pratica medica libera e autonoma, affrancate dalla logica speculativa e commerciale.
Le lobby di potere dogmaticamente impongono prontuari, linee guida terapeutiche vincolanti, autoritarie, coercitive, in gran parte estranee o antitetiche alle evidenze scientifiche, alla razionalità, all’etica. Questo è il reale motivo per cui una rilevante quantità di evidenze scientifiche, cioè dati scientifici definitivamente acquisiti, certificati, incontestabili, non sono trasferiti nella clinica, non sono inseriti nei “prontuari, nelle “linee guida”, nei “protocolli”. Per questo, malgrado una vastissima e autorevole letteratura dimostri che la proliferazione cellulare tumorale è strettamente dipendente dall’interazione tra Prolattina e GH ( ormone della crescita), e da fattori di crescita GH dipendenti , il suo antidoto naturale, la Somatostatina, non viene inserito nei prontuari. L’impiego della somatostatina e analoghi, inibendo con meccanismi molteplici il GH, la massima spinta alla crescita (denominatore comune a ogni tumore), dovrebbe trovare indicazione razionale e scientifica in ogni neoplasia.
Numerosi e documentati studi clinici osservazionali, i vari trials, certificano su Pubmed l’efficacia antitumorale della somatostatina, in sinergismo con inibitori prolattinici, Melatonina, soluzione di Retinoidi in Vitamina E e vitamina D3. I “Signori” della “comunità scientifica”, i KOLS ,i luminari, le sacre e immacolate vastali della scienza, non prendono ancora in considerazione e non trasferiscono in clinica questi studi . Il dato di fatto documentato e verificabile , la verità oggettiva, l’osservazione e lo studio, la verifica della verità, della realtà, da sempre mezzo insostituibile e essenza della ricerca, sono stati sostituiti da funambolismi statistici, da pseudoverità virtuali di trials clinici commissionati e finanziati da multinazionali e impostati condotti e conclusi per portare a successi preconfezionati e relativi fatturati.
Il programma di azzeramento della libertà del medico di prescrivere valorizzando le evidenze scientifiche della letteratura sta ormai rapidamente concludendosi, come chiaramente evidenziato dal nuovo codice deontologico che blocca definitivamente la libertà di prescrivere secondo scienza e coscienza, penalizza gravemente ogni medico che non si attenga  scrupolosamente ai loro dictat terapeutici, indipendentemente dai risultati ottenuti sul paziente, dando ampie coperture medico legali ai medici responsabili di  eventi anche gravi, fino alla morte, se questi medici si sono attenuti al prontuario. Essendo ormai evidente questo disegno, stanno manifestandosi le prime reazioni, alcuni ordini dei medici, tra cui quello di Bologna, hanno respinto e contestato questa umiliazione della dignità del medico,  e il sovvertimento del millenario codice etico di comportamento del medico.
Questo disegno è completato dalla fine programmata della libertà di ricerca scientifica, codificata nel decreto legge N° 158 del 13 sett 2012 e nella legge N° 189 del 8 nov 2012. Sono previste gravissime sanzioni disciplinari e pecuniarie ai ricercatori che, come il Prof Di Bella, in autonomia  e senza il benestare di comitati etici, intraprenda studi clinici e ricerche scientifiche, anche se in autonomia e autofinanziati. In pratica con questi decreti è finita la libertà non solo di cura ma di ricerca. Hanno creato le condizioni per cui solo le multinazionali saranno autorizzare  a finanziare studi clinici  finalizzati alla registrazione di farmaci  con procedure di cui si conoscono e sono stati denunciati  gli espedienti e funambolismi statistici per  arrivare comunque alla registrazione e relativo fatturato ( vedi denunce della Prof Angell e del Nobel Scheckmann).
I comitati etici sono eletti dagli stessi circoli di potere  di emanazione politico-finanziaria, che gestendo le commissioni ministeriali, e le carriere, decidono linee guida e prontuari  coercitivi e vincolanti. Questi per oltre il 70% disattendono le evidenze scientifiche reperibili su Pubmed vanificando la ricerca, la quale, se non viene valorizzata nella clinica, nell’applicazione terapeutica, perde la sua principale ragione d’essere. Il Metodo Di Bella è tanto odiato e vilipeso perché è stato in grado di contrastare questo programma, costringendoli a sospenderlo per 9 anni. Nel 1998 gli esiti positivi del MDB avevano creato un crescente interesse da parte della pubblica opinione, e una minacciosa ostilità da parte di quei circoli di potere che, come scrive Ralph Moss nel noto volume Chemoterapy questions «formano una sorta di establishment del cancro, che controlla l’orientamento della prevenzione, della diagnosi e della terapia del cancro». Ralph Moss conclude che, a livello globale, tutta la legislazione sanitaria tende ad accentrare il potere in poche mani e ad accrescere il conservatorismo in medicina per salvaguardare il profitto. Il tentativo di risolvere la loro critica situazione con una campagna diffamatoria fino al linciaggio morale, l’insulto triviale, e la promulgazione di altisonanti proclami, di autentiche bolle di scomunica, di diffide degli ordini dei medici, di minacce e intimidazioni al professor Di Bella, e al numero crescente di medici che cominciavano a prescrivere il MDB, sortì l’effetto diametralmente opposto, riducendo ulteriormente il già scarso prestigio delle istituzioni sanitarie. Ne uscirono con la pseudosperimentazione del 1998. Per i tanti genuflessi in zelante e servile adorazione di ogni moda, prodotto pseudoculturale e scientifico proveniente dal mondo anglosassone, era inconcepibile, irritante, provocatorio, che un italiano, emarginato dal mondo accademico, in piena autonomia senza finanziamenti statali, senza i miliardi delle vendite nelle piazze di azalee, arance, ortaggi e verdure varie, questue televisive e “giornate della vita” malgrado l’atteggiamento sempre più minaccioso e intimidatorio del potere, abbia osato sfidare colossi e santuari mondiali della ricerca oncologica, gigantesche e inutili cattedrali, generose e instancabili dispensatrici di illusioni (basta considerare la fine di tre componenti della più nota famiglia di imprenditori italiani, di Pavarotti, di Raissa Gorbaciova, di re Hussein ,ecc…), e abbia intuito, concepito, formulato e praticato la prima terapia veramente causale, razionale, scientifica, efficace, tollerata, nella patologia neoplastica.

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