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mercoledì 30 aprile 2014

Truppe Nato si concentrano al confine con la Russia


Il generale russo ha avuto un colloquio con il capo dello Stato maggiore Usa, Martin Dempsey, in riferimento alle crescenti attività militari della Nato, sulla base di quanto sostenuto da un rapporto del ministero della difesa russo. Nel rapporto si sottolinea che Gerasimov Dempsey ha richiamato l’attenzione di Dempsey sull’incremento dell’ attività militare Nato a ridosso del confine russo e sull’aumento del numero dei mezzi d’aviazione e delle truppe in Polonia e nei paesi baltici. Questo Sabato circa 150 soldati statunitensi sono arrivati ​​in Lituania. I soldati parteciperanno a una serie di esercitazioni congiunte. Pochi giorni fa,  Polonia  e Lettonia hanno accolto 300 soldati americani ed è in programma per lunedì l’invio di 150 soldati americani in Estonia.
La Nato sta anche aumentando la presenza nella regione di sue navi da guerra. Un gruppo di quattro cacciamine (il Makkum olandese, il belga Belis, il norvegese Otra e l’estone Admiral Cowen) e una nave di approvvigionamento, la norvegese Valkyrien, sono in navigazione alla volta del Mar Baltico per: “migliorare la sicurezza marittima nella regione.” In questo momento nel Mar Nero restano due navi della Nato: la fregata americana Taylor e la nave spia francese Dupuy de Lome. La Taylor è vicina al porto rumeno di Costanza, mentre la nave francese rimane nel porto di Batumi in Georgia. Il cacciatorpediniere della marina degli Stati Uniti Donald Cook, con il sistema di difesa missilistico Aegis, ha appena  lasciato  il Mar Nero, mentre la fregata francese  Dupleix è in procinto di entrarvi. 

martedì 29 aprile 2014

Terza Guerra Mondiale: ci stanno abituando all’idea

Barack Obama e gli strateghi alla Dottor Stranamore: il genio profetico del film di Stanley Kubrick, che negli anni ‘60 «ha rappresentato con precisione la follia e i pericoli della guerra fredda» mettendo in scena «personaggi basati su persone reali e maniaci veri», oggi illumina la drammatica attualità mondiale, con gli Usa che minacciano le frontiere russe tradendo la solenne promessa fatta nel 1990 a Gorbaciov – la Nato non avanzerà di un pollice verso est – e si preparano ad assediare la Cina. In un arco che si estende dall’Australia al Giappone, Pechino dovrà affrontare i missili e bombardieri nucleari Usa. Una base navale strategica è in costruzione sull’isola coreana di Jeju a meno di 400 chilometri dalla metropoli cinese di Shanghai, il cuore industriale dell’unico paese il cui potere economico sta per superare quello degli Stati Uniti. Il “Pivot” di Obama, sostiene John Pilger, è stato progettato per minare l’influenza della Cina nella regione: «È come se fosse cominciata un’altra guerra mondiale, ma con altri mezzi».
L’obiettivo dell’ultima missione asiatica di Obama, scrive Pilger in un post ripreso da “Come Don Chisciotte”, è quello di convincere i suoi “alleati” nella Chuck Hagel con Obama
regione, principalmente il Giappone, a riarmarsi e a prepararsi per una eventuale possibilità di guerra con la Cina. «Entro il 2020, quasi i due terzi di tutte le forze navali statunitensi in tutto il mondo saranno trasferite nella zona Asia-Pacifico. Dopo la seconda guerra mondiale, questa è la più grande concentrazione militare in quella vasta regione». Non è una fantasia da Stranamore: il segretario alla difesa di Obama, Charles “Chuck” Hagel, è stato a Pechino per consegnare un avvertimento minaccioso: la Cina, come la Russia, potrebbero trovarsi isolate e in pericolo di guerra se non si piegheranno alle richieste degli Stati Uniti. Hagel paragona l’annessione russa della Crimea con la ben più complessa disputa territoriale che ha in atto la Cina con il Giappone sulle isolette disabitate nel Mar Cinese Orientale, da tempo contese.
La situazione è sempre più pericolosa, avverte Pilger, considerata la capacità di menzogna della Casa Bianca e dei media mainstream: se negli anni ‘60 finsero di sopravvalutare la potenza missilistica dell’Urss per creare il “terrore rosso”, oggi lo stesso scenario si ripete nei confronti di Russia e Cina. E’ un copione, quello della “false flag”, che è stato adottato in modo sistematico negli ultimi 13 anni: il ruolo-fantasma di Bin Laden nell’11 Settembre, le inesistenti armi di distruzione di massa di Saddam, le stragi di Gheddafi e quelle di Assad. Lo scorso febbraio, continua Pilger, gli Usa hanno messo a punto uno dei loro favolosi “colpi per procura” contro il governo dell’Ucraina, regolarmente eletto. «Le truppe d’assalto, però, stavolta erano fasciste. Per la prima volta dal 1945 un partito nazista, apertamente antisemita, ha preso il controllo delle aree-chiave del potere statale in una Crimea, una colonna russa 
 capitale europea. E non c’è stato un solo leader dell’Europa occidentale che abbia condannato questa rinascita del fascismo sui confini della Russia».
Morirono trenta milioni di russi, ricorda Pilger, quando i nazisti di Hitler invasero il loro paese, appoggiati dall’esercito collaborazionuista ucraino, l’Upa, che si rese responsabile di tanti massacri di ebrei e polacchi. L’Upa era il braccio armato che ispira oggi il partito Svoboda, insediato al potere a Kiev dai miliziani addestrati dalla Nato. «Dal putsch di Washington a Kiev – e la risposta inevitabile di Mosca nella Crimea russa, per proteggere la sua Flotta del Mar Nero – la provocazione e l’isolamento della Russia hanno sostituito nelle notizie la “minaccia russa” del 1964. Un piano d’azione per l’adesione alla Nato, «orchestrato direttamente dalla stanza della guerra di Stranamore», è il regalo americano «alla nuova dittatura in Ucraina». Un “Attacco a Tridente” porterà le truppe Usa sul confine russo dell’Ucraina e una “Brezza di Mare” metterà navi da guerra americane in vista dei porti russi. «Allo stesso tempo, i giochi di guerra della Nato in tutta l’Europa orientale serviranno a intimidire la Russia: non è difficile immaginare quale sarebbe stata la reazione se questa follia fosse avvenuta a ruoli invertiti». Ed è solo l’inizio. La minaccia si sta già estendendo alla Cina. La miccia è pronta: le isolette contese dal Giappone.

Quando Marte era blu


Ridi?

"Quando scoprirai chi sei, riderai di ciò che credevi di essere."

Mantra Oriental Shop & Comunità

 

Relazioni con il prossimo

Il prossimo non è separato da noi stessi, siamo tutti parti di un insieme unico che costituisce la coscienza universale: il rapporto che abbiamo con gli altri rivela la qualità della relazione che abbiamo con noi stessi.

 

 

domenica 27 aprile 2014

Calza a pennello

Un film "complottista" da vedere

Un film del 2009 in cui in segreto si manipola il clima. Più che film... un real-film, da vedere!




 
LA TRAMA:

 Il milionario Robert Terrell nutre un interesse ossessivo verso la tecnologia in grado di influire sui fenomeni meteorologici e per questo ha fondato un vero e proprio istituto di ricerca sperimentale. Durante un esperimento, avviene un'esplosione di energia che colpisce la ionosfera terrestre, causando una serie di catastrofici eventi atmosferici. E questo sara' solo l'inizio, perchè in breve tempo la situazione precipita e salvarsi diventa un'impresa ai limiti dell'impossibile. Ma Terrell è pronto a tutto pur di invertire gli effetti dell'imminente disastro naturale.

Eh già! ;)

"Penso 99 volte e non trovo niente. Smetto di pensare, nuoto nel silenzio e la verità mi arriva.."
 
(Albert Einstein)
 

venerdì 25 aprile 2014

Superillusione cosmica

Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori giapponesi svela l’effetto sorprendente del fenomeno della lente gravitazionale: una supernova di tipo Ia amplificata di circa 30 volte da una galassia. I risultati pubblicati su Science
La supernova PS1-10afx. Crediti: Credit: Kavli IPMU/CFHT
La supernova PS1-10afx. Crediti: Credit: Kavli IPMU/CFHT
Una lente di ingrandimento molto, molto speciale. È lo strumento messo in campo da un gruppo di ricerca coordinato dal giapponese Kavli Institute for the Physics and Mathematics of the Universe (Kavli IPMU), che ha appena pubblicato su Science i risultati di un’osservazione decisamente fuori dal comune.
Il laboratorio è l’Universo, e il principale strumento di misura non potrebbe essere più naturale di così: una galassia.
Sì, perché la tecnica in questione coinvolge una delle più semplici eppure più geniali intuizioni dell’astronomia degli ultimi anni: utilizzare un oggetto celeste per osservarne un altro. È la cosiddetta teoria della lente gravitazionale, già sfruttata recentemente per la caccia di esopianeti.
Ma questa volta il risultato è stato davvero sorprendente, perché l’effetto amplificatore della lente cosmica è avvenuto passando attraverso i miliardi di stelle e gas di una galassia osservata per la prima volta dai ricercatori del Kavli IPMU. Galassia che, a ben guardare, nascondeva qualcosa: una supernova di tipo Ia. La cui luminosità era resa circa 30 volte più intensa dalla galassia stessa.
Ecco che l’effetto della lente gravitazionale questa volta si è trasformato in un vero e proprio faro puntato nello spazio, in grado di spiegare fenomeni celesti altrimenti indecifrabili.
Ed è proprio questo il caso della nostra supernova, che è una vecchia conoscenza: si chiama PS1-10afx, e fu osservata per la prima volta nel 2010 grazie al telescopio Pan-STARRS. Le sue caratteristiche fecero subito pensare a una supernova di tipo Ia, ma i conti non tornavano: la stella aveva picchi di brillantezza circa 30 volte più luminosi di quanto ci si sarebbe aspettato. Un’anomalia decisiva, che fece addirittura credere agli astronomi di trovarsi di fronte a un tipo di supernova completamente nuovo, dalle caratteristiche non ben definite.
Oggi, dopo 4 anni, il mistero viene finalmente svelato: nessuna stranezza, PS1-10afx è esattamente come dovrebbe essere. Soltanto, è collegata a un impianto di amplificazione molto potente: la galassia che le sta davanti, che funge da lente gravitazionale aumentando (solo apparentemente) la luminosità della supernova.

Illustrazione schematica dell'amplificazione della supernova per effetto della lente gravitazionale. Crediti: Aya Tsuboi/Kavli IPMU

Illustrazione schematica dell’amplificazione della supernova per effetto della lente gravitazionale. Crediti: Aya Tsuboi/Kavli IPMU
Ecco che l’illusione cosmica è stata svelata, e il risultato può essere considerato doppio. Da un lato è una dimostrazione senza precedenti del potere delle lenti di ingrandimento naturali sparse nel cosmo; dall’altro, allarga ufficialmente di un membro la famiglia delle supernovae conosciute.
PS1-10afx entra così a far parte di una categoria molto preziosa per gli astronomi: le supernovae di tipo Ia possono infatti essere utilizzate per fare misure dirette del tasso di espansione dell’Universo, il cosiddetto parametro di Hubble. Come se non bastasse, sono anche utilissime per lo studio dei componenti più misteriosi del cosmo, quali la materia e l’energia oscure. Questo perché le supernovae, che sono sempre originate dall’esplosione di una nana bianca, hanno picchi di luminosità molto simili, indipendentemente dalla loro posizione: una proprietà utilissima per misurare le distanze cosmologiche.
“A questa scoperta potrebbero seguirn altre” ha commentato Masamune Oguri, del Dipartimento di Fisica dell’Università di Tokyo. “Perché le supernovae più distanti hanno probabilità più alte di subire l’effetto della lente gravitazionale: gli oggetti celesti amplificati di solito sono nascosti nell’Universo lontano”.

25 aprile

Hai o sei?

Tu non hai un'anima
Tu SEI L'ANIMA

(anonimo)

 

mercoledì 23 aprile 2014

L'Universo Informato

Quali sono le più importanti scoperte della fisica contemporanea? Cosa ci dicono sulla nascita e il destino dell'Universo?


Carlo Donadio - 10/03/2014

L'Universo Informato Negli ultimi venti anni il panorama della ricerca scientifica, in particolare nella fisica, si è pro-gressivamente rimodellato in un crescendo tanto silenzioso, quanto radicale, al punto di sembrare sostanzialmente immutato al grande pubblico, fatta eccezione per i grandi eventi che hanno avuto un forte impatto mediatico, come la scoperta del Bosone di Higgs. Nel contempo si sono accumulati diversi lavori di notevole spessore teorico rimasti però circoscritti all’ambito dei “tecnici”, lavori che lasciano intravedere una significativa svolta di carattere concettuale verso orizzonti ancora poco esplorati o, addirittura, sottovalutati da folte schiere di scettici.

I Pilastri della Fisica
Quali sono gli attuali fondamenti della fisica contemporanea e quali i suoi limiti?
Per rispondere esaurientemente a questa domanda è necessario fare una rapidissima panoramica concentrandoci con attenzione sul XX° secolo, crocevia di vere e proprie rivoluzioni scien-tifiche. Questa esaltante epoca si apre proprio nel 1900 con l’enunciazione “embrionale” della teoria dei quanti da parte di Max Planck, proseguendo poi nel 1905 e nel 1916 con le rivoluzionarie teorie relativistiche di Einstein le quali hanno dato inizio così a una vera e propria escala-tion scientifica che dura sino a nostri giorni, seppur con qualche battuta di arresto. Dopo vari sforzi teorici e sperimentali costellati da numerosi successi, possiamo sintetizzare le attuali conoscenze scientifiche in ambito fisico raggruppando da un lato le interazioni fondamentali esistenti in natura e da un altro le teorie che cercano di comprendere le leggi che le governano.

Le interazioni fondamentali conosciute sono:

-    Nucleare Forte
-    Nucleare Debole
-    Elettromagnetica
-    Gravitazionale

I modelli teorici di riferimento sono invece:

-    Teoria della Relatività Ristretta e Generale
-    Meccanica Quantistica

Questi due paradigmi hanno sempre avuto difficoltà nel conciliarsi poiché il primo, la relatività, funziona molto bene su scale cosmiche, nell’immensamente grande, e riesce a descrivere in maniera abbastanza esauriente il comportamento di stelle, pianeti e galassie introducendo concetti innovativi come spazio-tempo e curvatura, mentre il secondo, la meccanica quantistica, viene applicata con enorme successo nell’infinitamente piccolo su scala atomica e sub-atomica.
L’uno completa l’altro, ma non riescono a trovare un linguaggio comune.
Nel corso degli anni la relatività è rimasta sostanzialmente invariata fatta eccezione per qualche soluzione particolare delle sue equazioni ricavata successivamente alla sua enunciazione, come ad esempio per i casi limite dei buchi neri, mentre la meccanica quantistica ha avuto notevoli e importanti evoluzioni sino a consolidarsi nella Teoria Quantistica dei Campi (QFT) e conseguentemente nel Modello Standard abbracciando anche i sottomodelli dell’Elettrodinamica Quantistica (QED) e delle Cromodinamica Quantistica (QCD) riuscendo a coprire in maniera soddisfacente la descrizione delle prime tre interazioni prima menzionate, cioè quelle che rie-scono a tenere insieme il nucleo degli atomi e che governano elettroni e fotoni.
Grande sogno dei fisici è quello di riuscire a formulare una teoria quanto più semplice ed elegante possibile che riesca ad esprimere in maniera unitaria tutte le leggi della natura, ma l’impresa è molto ardua seppur si intravedono accenni di una soluzione e qualche progresso è stato già fatto. Si pensi alla teoria di unificazione elettrodebole, sperimentalmente verificata, che unisce l’interazione nucleare debole con l’elettromagnetismo.
Sono state anche matematicamente formulate delle possibili teorie di Grande Unificazione (GUT) volte a sintetizzare le prime tre interazioni, unificando quindi la forza elettrodebole alla nucleare forte
Il grande ostacolo sembra essere la forza di gravità, così blanda e inafferrabile quanto impor-tante, descrivibile matematicamente ma quasi impossibile da rilevare strumentalmente al pari delle altre.
Su di essa sono stati versati fiumi di equazioni nel tentativo di trovare una soluzione al suo mistero. Uno spiraglio si intravede in quella che viene chiamata Teoria delle Stringhe, un costrutto matematico capace di descrivere tutte e quattro le forze. Essa prevede delle minuscole quantità di energia vibranti in dimensioni extra, cioè oltre le tre spaziali e quella temporale ma non percepibili. Vibrando a diverse frequenze danno così luogo alle diverse interazioni. Una mi-croscopica quanto immensa orchestra cosmica che dà forma al tutto ma che attualmente non si è in grado di dimostrare sperimentalmente per via delle energie necessarie che sono ben oltre la portata dell'attuale tecnologia. Tuttavia essa rappresenta un modello estremamente affascinante che ha aperto nuove ed avveniristiche prospettive.
Notevole di menzione è anche la Teoria della Gravità Quantistica a Loop, ancora in fase di sviluppo ma molto promettente data la sua rigorosa impostazione matematica

Gravità Olografica
Nel 1995 la Teoria delle Stringe ha raggiunto un apice di eleganza teorica con l’esposizione dalla M-Teoria ad opera del fisico Edward Witten il quale è riuscito a formalizzare un modello matematico in ben 11 dimensioni, 10 spaziali e una temporale, capace di coniugare coerentemen-te le cinque principali versioni sino a quel momento elaborate.
Successivamente nel 1997 Juan Maldacena propose alla comunità scientifica il suo importantissimo lavoro sulla corrispondenza tra gli Spazi anti-de Sitter e le Teorie di Campo Conforme (AdS/CFT), ovvero sulla stretta relazione di corrispondenza che intercorre tra la Teoria delle Stringhe e la Meccanica Quantistica. A tutt’oggi esso è considerato tra gli sforzi più importanti della fisica teorica, una pietra miliare di riferimento che vanta innumerevoli citazioni e rappresenta la più congrua realizzazione matematica del Principio Olografico proposto originariamen-te da Gerard ‘t Hooft e successivamente promosso e sviluppato da Leonard Susskind.
Questo principio, che viene applicato alla forza di gravità, sostiene il legame tra le proprietà termodinamiche di una massa circoscritta a un volume e l’interazione della sua superfice con lo spazio circostante, cioè tra una proprietà tridimensionale e una bidimensionale legate tra di loro dall’entropia intrinseca alla massa stessa come analogamente, ma in senso relativistico, ipotizzò Ted Jacobson già nel 1995.
Tra il 2009 ed il 2010 l’olandese Erik Verlinde ha esposto un’ulteriore evoluzione a questi concetti avanzando l’ipotesi che la gravità sia una proprietà emergente e non fondamentale, una forza entropica che nella sua descrizione riesce a includere sia le equazioni della Relatività Generale che quelle della Gravitazione Newtoniana. Un risultato tanto notevole quanto oggetto di critiche e scetticismi.
Di significativo pregio anche il lavoro di Daniele Pesolillo, una tesi di Laurea Magistrale pubblicata nel 2011, che risulta essere il primo lavoro accademico di questo tipo in lingua italiana, anch’esso accolto con scarso entusiasmo da tradizionalisti e conservatori.

Maledette Particelle
Probabilmente nell’ormai leggendario anno 2012 anziché “la fine del mondo”, ha avuto luogo l’inizio di una nuova era scientifica a circa 100 metri di profondità nel sottosuolo tra la Svizzera e la Francia nella monumentale installazione del CERN di Ginevra. I rilevatori dell’LHC, l’acceleratore di particelle più grande e sofisticato mai costruito prima, hanno osservato qualcosa di estremamente affine alle previsioni fatte per il Bosone di Higgs, scoperta che pare ormai confermata dalle numerose analisi sui dati.
Questa particella costituiva il tassello mancante e fondamentale del Modello Standard che, in sua assenza, sarebbe privo di consistenza essendo essa responsabile del meccanismo che conferisce la massa alle altre particelle.
Per chiarire meglio il concetto è necessario esplicitare nel linguaggio comune i principi su cui si fonda il Modello Standard. Esso è una schematizzazione della Teoria Quantistica dei Campi in relazione alle particelle elementari, che costituiscono la materia, e alle interazioni fondamentali che le governano, fatta eccezione per la forza di gravità che non viene inclusa.
Molto grossolanamente possiamo generalizzare la suddivisione in due macro-famiglie di particelle:

-    i Fermioni, costituenti la materia effettiva;
-    i Bosoni, mediatori di interazione e del relativo campo.

Sinora questo modello ha fornito precise previsioni puntualmente verificate sperimentalmente con l’aggiunta talvolta di qualche lieve variante esotica, ma per essere pienamente sostenibile si rendeva necessaria l’esistenza di un campo scalare e onnipervasivo, cioè costante e presente ovunque nell’universo, tale da fornire una base su cui i Fermioni potessero acquisire consistenza materiale, potessero essere cioè dotati di massa. Questo effetto è detto Meccanismo di Higgs ed è in grado anche di spiegare il fenomeno della Rottura Spontanea della Simmetria, ovvero il processo primordiale di differenziazione delle interazioni fondamentali.
Essendo questo campo, detto Campo di Higgs, esso stesso quantizzato, operando una sufficiente perturbazione al suo interno è possibile rilevarlo, ma per rendere fattibile e affidabile questa osservazione si è reso necessario l’utilizzo delle avanguardistiche tecnologie presenti nell’LHC, che alla fine hanno dato i loro frutti premiando gli sforzi di oltre 50 anni di ricerca.
È un risultato che fornisce importantissime risposte ma apre la strada ad altre domande, come giusto che sia nella ricerca scientifica di base. Resta però ancora esclusa l’incomprensibile interazione gravitazionale che in questo modello, in assenza della rispettiva particella mediatrice, l’ipotizzato Gravitone, proprio non può starci. Le Stringhe e altre teorie correlate come la Supersimmetria risolverebbero il problema, ma al momento sembrano richiedere tecniche di ri-scontro ancora non disponibili.

Intriganti Scenari
Apriamo una riflessione sul significato di questa scoperta cercando di estendere la filosofia fondante il Modello Standard tenendo anche presente quanto esposto in precedenza.
I principi di una gravità olografica, vista come forza entropica, potrebbero non essere in disaccordo con la presenza di un tale campo, anzi, questi due aspetti, apparentemente distinti, sono interpretabili come due prospettive diverse di uno stesso principio, la prima come una valutazione statistica su scala macroscopica e la seconda peculiare su scala quantistica offrendo possibilità di ricongiunzione con la Relatività Generale rimanendo coerente anche con la Teoria delle Stringhe.
Si potrebbe avanzare quindi l’ipotesi di una revisione del Modello Standard in chiave olografica considerando come riferimento universale il Campo di Higgs e tutte le altre particelle come proiezione di un'informazione quantistica, analogamente a come viene ricostruita un’immagine tridimensionale da una lastra bidimensionale. Analogia che, nella realtà fisica, potrebbe trovare riscontro nella corrispondenza AdS/CFT a più dimensioni. In questa visione la gravità assumerebbe il ruolo particolare di proprietà emergente strettamente geometrica prodotta dall’interazione del Campo di Higgs e la massa da esso stesso conferita. Per rendere meglio l’idea visivamente, è un effetto molto simile a quello prodotto da un corpo immerso parzialmente in un liquido leggermente perturbato, un po’ come un ciottolo sulla sponda di un lago, che in questa interazione produce localmente un fenomeno di autointerferenza con il liquido stesso.
La forza di gravità potrebbe essere quindi interpretata come una proprietà plastica del vuoto di cui il Campo di Higgs, date le sue caratteristiche, è un elemento fondamentale. Essa può essere descritta secondo principi olografici in uno spazio-tempo curvo secondo la Relatività Generale, considerando, cioè, in cui in ogni punto, una superficie “virtuale” di proiezione, un oggetto puramente matematico, che ne codifica la geometria di interazione. In ultima analisi il Campo di Higgs potrebbe essere una manifestazione del vuoto stesso, una sua varietà, e conseguentemente dello spazio-tempo che si rivelerebbe così anch’esso quantizzato e consistente dal punto di vista sperimentale
Per penetrare ancora più efficacemente questa ipotesi è necessario soffermarsi con attenzione sul concetto, tutt’altro che aleatorio, di informazione, intesa in un senso strettamente fisico e misurabile a livello sia statistico che quantistico. Se l’intero universo è un ologramma cosmico, come suggerisce Susskind, deve essere inevitabilmente prodotto da informazioni definite ee opportunamente codificate.
Ricordiamo che l’olografia si basa sul principio dello schema di interferenza, ovvero di un ag-gregato di onde che possono interferirsi sia in ampiezza che in fase e che così correlate tra di loro rappresentano fedelmente un’informazione.
Il concetto di onda in Meccanica Quantistica è fondamentale per descrivere la realtà e di recente è stato anche approfondito in maniera molto raffinata. David Tong ha strutturato un modello per la Cromodinamica Quantistica interpretando i gluoni, mediatori dell’interazione forte tra i quark che costituiscono protoni e neutroni, come solitoni, particolari onde che hanno la proprietà di non disperdersi, né di attenuarsi lungo il loro tragitto. Essi vengono studiati anche in fisica non lineare applicandoli alla propagazione di segnali a lunghissima distanza e tra le loro singolari caratteristiche hanno quella di interferire non in ampiezza, ma in fase, senza perdere la loro individualità.
Solitoni e olografia sono matematicamente integrabili tra di loro in una codifica a modulazione di fase prevedendo come caso secondario la modulazione in ampiezza per le onde che decadono con comportamento lineare.

Ordine e Disordine
Seguendo questa linea di pensiero, seppur al momento puramente speculativa, è inevitabile prolungarsi sino all’orizzonte cosmologico ma, per affrontare efficacemente questo impegno, è assolutamente necessario valutare una revisione del concetto di entropia.
Ricordiamo, in estrema sintesi, che l’entropia è un parametro dipendente dallo stato di “disordine” di un dato sistema. Più è elevata l’entropia tanto più è elevato il disordine che caratterizza il sistema.
Si è sempre dedotto che, essendo l’intero Universo assimilabile a un sistema chiuso e limitato, la sua entropia totale non può che aumentare giungendo sino ad un limite massimo definito “morte termodinamica” oltre cui non sono più possibili interazioni fisiche e chimiche di alcun genere.
Alla luce delle moderne osservazioni che mostrano il cosmo in continua espansione ed unitamente ai risultati teorici precedentemente citati, questa deduzione, formulata nel XIX° secolo, perde decisamente consistenza.
Molto più plausibilmente è possibile riconsiderare l’entropia in senso informazionale, così come formulata da Claude Shannon, in un contesto olografico su scala cosmica senza necessariamente demolire la termodinamica classica, ma ridefinendola in maniera ancor più rigorosa in accordo con la Teoria dell’Informazione, così come già suggerito in un precedente articolo.
Le conseguenti implicazioni cosmologiche sono di rilevanza non trascurabile.
Si potrebbe considerare l’Universo come un immenso agglomerato di informazioni codificato olograficamente, in cui il contenuto del suo volume è equivalentemente impresso sulla sua ipotetica superfice.
In quest’ottica il decorso che va dal Big Bang sino all’attuale e futuro stato di evoluzione può essere paragonato, per analogia tecnologica, a un processo di decompressione di informazioni che vanno via via strutturandosi come un sistema dinamico tendente a un attrattore.
Ciò mette in discussione anche le congetture di uno stato iniziale infinitamente piccolo e denso, nonché di singolarità, che andrebbero sensibilmente riviste.
Potremmo ipotizzare, diversamente, un primo stadio di accumulazione/condensazione di ener-gia/informazione che, giunto a uno stato critico, innesca una singolarità destabilizzante a cui fa seguito lo stadio di espansione ancora in atto. Espandendosi l’Universo struttura se stesso ge-nerando spazio, tempo e materia, dando luogo a stelle, galassie, pianeti e tutto ciò che esiste come in un progetto che va realizzandosi autonomamente.
Materia Oscura ed Energia Oscura, ovvero ciò che attualmente l’astrofisica non riesce ancor bene a definire, seppur elementi predominanti ed estremamente influenti nel contesto cosmo-logico, delineerebbero universalmente le due tendenze evolutive di sintropia ed entropia, con-vergenza e divergenza, Logos e Caos, che si compenetrano, equilibrandosi, in un’armoniosa danza creativa.

Conclusioni
Abbiamo esaminato in questa panoramica solo alcuni dei più recenti sviluppi in ambito scientifico che ci fanno però intuire quanto esso sia interdipendente da quello umanistico, dal pensiero umano in genere.
Per un significativo progresso tecnico e sociale è inevitabilmente necessario un profondo cambio di approccio, di impostazione concettuale, uno sforzo di spregiudicata, ma rigorosa, apertura al nuovo teso al superamento degli attuali limiti che, spesso, sono dettati da altre circostanze.
Un cammino di riconciliazione culturale possibile per cui auspico feconde prospettive.

Riferimenti Bibliografici
-    Wikipedia, “Quantum Field Theory”, http://en.wikipedia.org/wiki/Quantum_field_theory
-    Wikipedia, “String Theory”, http://en.wikipedia.org/wiki/String_theory
-    Wikipedia, “M-Theory”, http://en.wikipedia.org/wiki/M-theory
-    J. M. Maldacena, "The Large N Limit of Superconformal Field Theories and Supergravity", Adv. Theor. Math. Phys. 2:231-252, 1998
-    L. Susskind, “The World as Hologram”, SU-ITP-94-33, 1994
-    E. P. Verlinde, “On the Origin of Gravity and the Laws of Newton”, JHEP 1104:029, 2011
-    D. Pesolillo, “La Gravità come Forza Entripica e l’Espansione Accelerata dell’Universo”, Tesi di Laurea Magistrale in Astrofisica e Cosmologia, Università di Bologna, A. A. 2010-2011
-    Wikipedia, “Higgs Boson”, http://en.wikipedia.org/wiki/Higgs_boson
-    Wikipedia, “Spontaneous Symmetry Breaking”, http://en.wikipedia.org/wiki/Spontaneous_symmetry_breaking
-    D. Tong, “Baths and Quarks: Solitons Explained”, http://www.youtube.com/watch?v=Ederft9dkag

Corrado Malanga - 22 aprile 2014 @ Border Nights

Limiti

"Felicità sta nel conoscere i propri limiti ed amarli"
 
(R. Barthes)


domenica 20 aprile 2014

Fatti centrifugati!

Pensiero e Sincronizzazione Elettroncefalografica


“Nella nostra epoca l’uomo ha perso ideologicamente la strada… La scienza si è spinta troppo oltre nel distruggere la fiducia dell’uomo nella sua grandezza spirituale… e gli ha istillato la convinzione di essere semplicemente un insignificante animale, che si è evoluto per caso e necessità in un altrettanto insignificante pianeta, sperduto nella grande immensità del cosmo… Noi dobbiamo renderci conto dei grandi misteri della struttura materiale e del funzionamento dei nostri cervelli, della relazione tra cervello e mente e della nostra immaginazione creativa.” 
 
Sir John Eccles, Nobel per la neurofisiologia

  Lo studio delle neuroscienze trova addentellati con la sincronicità junghiana attraverso una branca medica ancora di sponda -la parapsicologia- per mezzo dell’analisi delle relazioni che intercorrono fra pensiero e sincronizzazione elettroencefalografica.
Numerosi esperimenti condotti per mezzo dell’ausilio dell’elettroencefalogramma dimostrano come durante circostanze particolarmente coinvolgenti dal punto di vista emozionale, quali l’innamoramento, il fervore politico idealistico o religioso, amore o amicizia profonde, nella relazione maestro e discepolo,  si creano delle modifiche dei tracciati elettroencefalografici del singolo e del gruppo degni di nota, che corrispondono a stati d’animo affini ed empatici. I tracciati EEG delle persone in suddette particolari circostanze tendono a mostrare simmetria di segnali fra l’emisfero cerebrale  dx e il sx in un medesimo individuo, ma ancora piu’ sorprendente come possano diventare simili fra soggetti distinti. La scienza ufficiale afferma che la probabilita’ statistica che due persone abbiano tracciati EEG identici è nulla, in quanto ognuno assume caratteristiche personali che rispecchiano gli stati emotivi altalenanti e difficilmente riproducibili. Risultano quindi significativi i risultati riportati di seguito. Sebbene la scienza ufficiale non lo consideri un dato rilevante, sembra impossibile considerare casuale quanto verrà descritto.
L’EEG funziona da vero e proprio indicatore dello stato psicofisico, potendo documentarne con la sua coerenza interemisferica lo stato di integrità dell’individuo. Da esperimenti neurofisiologici viene documentato come una stessa persona presenti EEG altamente sincronizzato fra i due emisferi in relazione alla sua condizione ( nella salute la sincronizzazione interemisferica è molto elevata e viceversa assume connotazioni non sincrone nella sofferenza e nelle forme depressive ). Le onde armoniche caratterizzano stati creativi e di grande pace interiore: infatti i tracciati EEG di persone meditative e spirituali si presentano di forma sferica e ricchi di onde alfa, al contrario dei quadri tipici delle persone fredde e razionali che risultano prevalenti in onde delta e teta. Le onde sferiche presenti nelle persone meditative hanno una caratteristica forma a spirale che riporta alla terza matrice archetipica. Questo fa riflettere sulla simbolicità dei testi religiosi e della tradizione antica e moderna, che vede di frequente l’utilizzo della forma a spirale come simbolo che rappresenta la forza cosmica che agisce in senso continuo e centripeto.
Dagli esperimenti effettuati è emerso come esista una campo di “sincronizzazione collettiva” ovvero un campo di coerenza condiviso fra persone in gruppo, ad esempio in riunione, in preghiera o in meditazione: gli EEG tendono infatti a sincronizzarsi reciprocamente su frequenze stabilite. Inoltre il tracciato EEG di un soggetto meditante tende a desincronizzarsi nel momento in cui si avvicina un secondo soggetto estraneo e non interessato. L’ allontanamento del soggetto riporta il tracciato a valori di sincronicità interemisferica. Nell’ambito della relazione uomo-donna, il substrato elettroencefalografico dell’attrazione sessuale è una sincronizzazione altissima, ma di segno opposto, e rappresenta simbolicamente lo yin e lo yang.
Gli esperimenti condotti con l’ausilio dell’elettroencefalogramma fanno propendere per l’esistenza di una forma di comunicazione extrasensoriale fra le menti, comunemente identificata con il termine di “feeling” o di “empatia”. Le onde elettroncefalografiche e le correnti neuronali trasmetterebbero dei veri e propri segnali di benessere o malessere; le stesse onde verosimilmente possono essere in grado di creare campi energetici che permettono una sorta di comunicazione non verbale fra individui. E’plausibile pensare che i segnali che poi analizziamo come onde elettroencefalografiche possano essere vera e propria energia che rispecchia l’ energia psicofisica della persona nel momento; ci risulta quindi vera ora la citazione attribuita a Sivanada:
“il pensiero è una forza vitale e vivente,la forza piu vitale, sottile e irresisibile che esita nell’universo…il pensiero vive”

Esiste un’altra ipotesi per spiegare questi fenomeni: ed è la sincronicità, cioè la possibilità che eventi distinti si presentino in modo sincrono, in virtu’ della presenza di un vuoto subaquantistico che si sincronizza istantaneamente con eventi neuropsichici analoghi, senza barriere di spazio tempo. In questo caso il processo di astrazione che dobbiamo fare per superare le nostre accezioni comuni è ancora piu’ grande, ovvero non solo immaginare che il pensiero sia vera e propria energia e come tale si trasmetta, ma che possa comunicare con altri pensieri affini anche senza venirne a contatto, in una matrice primordiale dove eventi simili si sincronizzano senza l’avvento della causalità.
 

Sii leone

"Forza di volontà e determinazione... fanno di ognuno di noi un leone..."

sabato 19 aprile 2014

Cotone Ogm: in India bandite le sementi Monsanto dopo i pessimi raccolti di BT Cotton

NO OGM IN FRIULI VENEZIA GIULIA, NO MULTINAZIONALI; NO MONSANTO

cotone ogm india

Il Governo di Kamataka, uno Stato del sud-ovest dell'India, ha deciso di mettere al bando le sementi di cotone Ogm e ibride a seguito dei pessimi risultati dei raccolti. Le sementi vengono prodotte dalla Maharashtra Hybrid Seeds Company (Mahyco) in stretta collaborazione con Monsanto.
Kamataka è una delle regioni in cui avviene la maggiore produzione di cotone indiana. Le coltivazioni biotech non si sono rivelate valide né dal punto di vista della resistenza agli attacchi di insetti e parassiti, né per quanto riguarda le rese. Il fallimento dei raccolti ha causato gravi perdite economiche ai contadini di 7 distretti.
Dopo le proteste degli agricoltori, il Governo ha diramato una notifica per la messa al bando della vendita dei semi Ogm BT e ibridi con effetto immediato. Ai distributori e ai rivenditori è stata vietata la commercializzazione delle sementi incriminate. Chi non rispetterà le regole, subirà conseguenze legali.
Il Governo ha inoltre avvisato gli agricoltori dell'accaduto, affinché non seminino più cotone Ogm. Gli agricoltori hanno coltivato le sementi BT e ibride su 510 mila acri di terreno, nella speranza di ricchi raccolti. Ma le rese ottenute non si sono per nulla avvicinate alle promesse dell'azienda biotech.
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Gli agricoltori avevano utilizzato le sementi Mahyco MRC-7351 e Nikkiplus BT. Ora si preparano a fare causa all'azienda. Il Governo ha dichiarato che la messa al bando rimarrà in vigore fino a nuovo ordine. La vicenda ha coinvolto in particolar modo i distretti di Haveri, Belgaum, Chitrandurga, Davangere e Dharwad.
L'azienda aveva pubblicizzato le proprie sementi biotech come superiori alle altre, ma i risultati sono stati ben diversi. I campi di cotone sono stati attaccati dai parassiti e in gran parte delle aree le piante coltivate non sono risultate per nulla produttive. Il Governo si muoverà per risarcire gli agricoltori danneggiati. La messa al bando delle sementi e le azioni legali creeranno un precedente importante per futuri casi analoghi.
L'incidente mostra che le coltivazioni Ogm non offrono le garanzie promesse da chi supporta la loro diffusione. Non si tratta della prima vicenda fallimentare per il cotone Ogm. In India i campi di cotone ibrido e biotech sono stati attaccati dal "mal rosso", una patologia delle piante contro cui i pesticidi non hanno avuto alcun potere. Agricoltori volenterosi hanno già trovato delle soluzioni per la coltivazione del riso senza ricorrere ad Ogm, grazie al System of Rice Intensification. Ora la speranza è che un metodo analogo possa essere applicato anche al cotone.
Marta Albè
Leggi anche: Ogm:

Transcendence: altro film interessante al cinema...


Kepler trova un ‘cugino’ della Terra

Chiamato Kepler-186f, il nuovo pianeta è più grande del 10% rispetto alla Terra ed è il più esterno di cinque pianeti che ruotano intorno ad una nana rossa. Poiché il pianeta ruota intorno ad una stella piccola e piuttosto fredda viene considerato più come un cugino della Terra che non un suo gemello
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Scoperto il primo pianeta roccioso di dimensioni del tutto simili a quelle della Terra sul quale potrebbe scorrere acqua allo stato liquido: una condizione fondamentale, questa, per poter ospitare forme di vita. Si trova nel nostro stesso angolo della Via Lattea ed è stato identificato dall’occhio del più celebre “cacciatore di pianeti” della NASA, il telescopio spaziale Kepler.
Le sue caratteristiche sono riassunte in una dettagliata carta d’identità pubblicata sulla rivista Science.
Chiamato Kepler-186f, il nuovo pianeta è più grande del 10% rispetto alla Terra ed è il più esterno di cinque pianeti che ruotano intorno ad una nana rossa (una stella più piccola e fredda del nostro Sole) distante 500 anni luce. Secondo i calcoli della Nasa, Kepler-186f completa la sua orbita in 130 giorni, e la distanza che lo separa dalla sua stella è pari a quella che c’è tra il Sole e Mercurio: si trova dunque nella cosiddetta fascia abitabile, ossia nella regione in cui riceve luce e calore tali da poter mantenere acqua liquida sulla sua superficie.
Per la coordinatrice della ricerca, Elisa Quintana, dell’istituto Seti e del Centro di ricerche Ames della NASA, il pianeta potrebbe ricevere dalla sua stella la “giusta” dose di luce e calore, “non troppo né troppo poco”, perché l’acqua possa esistere allo stato liquido. Per questo motivo Kepler-186f è molto diverso dagli altri pianeti simili alla Terra finora scoperti. Questi ultimi sono infatti troppo vicini alla loro stella per poter avere acqua liquida. Kepler-186f è il primo pianeta roccioso identificato nella zona abitabile ad avere dimensioni del tutto simili a quelle della Terra.
In ogni caso, poiché il pianeta ruota intorno ad una stella piccola e piuttosto fredda viene considerato più come un cugino della Terra che non un suo gemello. Le nane rosse sono molto numerose nella Via Lattea e hanno caratteristiche che le rendono particolarmente interessanti agli occhi dei cacciatori di vita nello spazio, come la loro longevità: ciò significa che c’è più tempo disponibile affinché sulla superficie dei pianeti circostanti avvengano le reazioni biochimiche necessarie alla nascita e all’evoluzione della vita.
D’altro canto, però, le stelle più piccole sono in genere più attive ed emettono quantità maggiori di radiazioni.

Schiavi e padroni

"Il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte. Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà."

(Silvano Agosti)

 

venerdì 18 aprile 2014

Moneta unica mondiale: il Nuovo Ordine Mondiale (NWO) non si smentisce

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Simbologia della corona vertebrale

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La spina dorsale da un punto di vista simbolico potrebbe essere correlata con l’accumulazione delle esperienze di vita. Alcuni dicono corrisponda a una “scala”, ovvero ogni vertebra (o metamero) sarebbe un gradino di esperienza e in certa misura forse di consapevolezza: la colonna è composta da 33 vertebre e in ebraico il numero 33 sarebbe lamed (= 30) + gimel (= 3), entrambe con una forte nozione di movimento (l’ideogramma di lamed corrisponde a un pungolo, l’altro a un cammello). Le parole che contengono questa combinazione di lettere (con lamed, gimel) hanno spesso un significato legato al concetto di “liberazione”.
Ad esempio: dopo i 33 anni Cristo è libero e con sè libera l’Uomo. Alla fine della scala e delle esperienze di vita rappresentate dalla colonna, ovvero compiuti i 33 scalini attraverso un movimento attivo, si prospetta una liberazione. Analogamente, il Cristo che muore a 33 anni è come se avesse fatto tutte le esperienze possibili del mondo. La colonna, contenendo il midollo, è come se racchiudesse “tutte le esperienze possibili”.
Inoltre, essendo la spina dorsale un segmento verticale fatto di metameri o pezzi discreti, è come se ognuno di essi fosse un gradino, quindi esprime anche una certa gradualità delle esperienze, dalla più “basiche” alle più complesse.
In medicina cinese: la colonna è dove si raccolgono tutti i tendino-muscolari, attraverso il meridiano di BL, verso il GV (cfr. J. Yuen), ossia dove i movimenti fatti nel mondo diventano strutturali. In questo modello si individuano anche vari punti sulla colonna a cui corrispondono stadi (ciclici) di evoluzione individuale e riflessi di crescita (es. 4 GV quando il bimbo comincia a camminare, 14 GV postura eretta della testa).
Inoltre alla colonna sono anche associati i 7 Po, e anch’essi rappresentano una scala di evoluzione individuale. (per questo alcuni relazionano traumi della colonna a fasi o età particolari della vita)
Questa idea che ci siano dei livelli “discreti” nella evoluzione (o elevazione) è ricorrente.. Una certa analogia vi è anche in discipline scientifiche: in meccanica quantistica, gli orbitali degli elettroni sono possibili sono secondo livelli discreti di energia, dall’interno all’esterno (1s, 2s, 2p ecc. http://it.wikipedia.org/wiki/Configurazione_elettronica)
La colonna è messo di giunzione delle 3 cavità: cranio, torace e bacino, cui corrispondono le 3 sostanze (Jing, Qi e Shen) e come abbiamo visto, il numero 3 è collegato al movimento di vita, alla vita in sè. La colonna è ciò che assicura la connessione: come per l’ideogramma cinese di “Imperatore” (una linea verticale che unisce 3 orizzontali), la colonna è il pontefice, cioè fa da ponte tra i 3 livelli (Terra, Uomo, Cielo), connettendo ciò che è sacro (= separato, messo in riserva, con riferimento all’osso sacro) con l’Alto da cui esso proviene (simboleggiato dalla volta cranica). Le curve della colonna, come un serpente, ci ricordano che la vita si ha nel movimento e il movimento dell’esperienza non è lineare, retto, ma si adegua ai vuoti e ai pieni.
Il “pontefice” non è solo elemento di connessione, ma supporto e sostegno, cioè da solo sorregge tutto l’asse verticale dalla Terra al Cielo.
Visto che abbiamo parlato spesso di numeri, se guardiamo i numeri della colonna abbiamo:
5 sacrali, fuse: il rapporto tra 1 e 5 è quello tra l’inizio (1) e la connessione con l’esterno (5): 5 dita, 5 estremità (4 arti + testa) ecc. sono la connessione tra microcosmo (uomo) e macrocosmo (tutto l’intorno). Il sacro è il bambino, per cui tutto il mondo è se stesso (tutto “mio”), unito al mondo ma allo stesso tempo separato, non ancora formato (le vertebre fuse) ma ancora al massimo delle sue potenzialità, ancora connesso con l’Uno. Problemi sacrali sono problemi delle fondamenta.
5 lombari: il bambino è formato e conosce il mondo, la molteplicità. Problemi lombari avranno a che fare con il mancato accordo con il mondo e con le sue stagioni, le sue fasi.
12 toraciche: l’uomo entra nell’ “ordinarietà” della vita, che si distribuisce “in ogni dove”. i 12 apostoli, i 12 mesi dell’anno, i 12 meridiani, le 12 tribù di Israele si occupano di distribuire il Qi, l’energia vitale ovunque nel mondo. Problemi dorsali sono problemi relazionali.
7 cervicali: Il compimento dell’opera umana, l’evoluzione umana passa attraverso una “piccola morte”: finito un lavoro, bisogna arrestarsi per poter ricominciare. il settimo giorno Dio si ferma, così l’uomo, finita l’opera di diffusione (21 toraciche) deve arrivare a compimento e arrestarsi, prima di procedere oltre. Problemi cervicali sono relazionati col “non sapersi fermare” o non saper rinunciare.
Claudio Cardone
Fonte: www.nominaomina.org
http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0/

Un mondo fittizio...

"Viviamo in un mondo completamente irreale, fittizio, discutiamo idee inesistenti, inseguiamo scopi inesistenti, inventiamo ogni cosa, persino noi stessi. È impossibile anche soltanto immaginare un uomo libero dalle suggestioni, che realmente pensi, senta e si comporti come egli stesso può pensare sentire e comportarsi. L'educazione ricevuta a casa, la famiglia, le sorelle e i fratelli più anziani, i genitori, i parenti, i domestici, gli amici, la scuola, i giochi, le letture, il teatro, i giornali, le conversazioni, l'educazione più avanzata, il lavoro, le donne (o gli uomini), la moda, l'arte, la musica, il cinema, lo sport, il gergo di un determinato circolo, il tipo di umorismo, i divertimenti obbligatori, i gusti e i tabù obbligatori - tutte queste e molte altre cose rappresentano una sorgente di suggestioni sempre nuove. Tutte queste suggestioni sono invariabilmente duali, cioè creano simultaneamente ciò che deve essere mostrato e ciò che deve essere nascosto. Nei suoi credo, nel suo modo di vedere le cose, nelle sue convinzioni, nelle sue idee, nei suoi sentimenti, nei suoi gusti, in ciò che gli piace o non gli piace, in ogni movimento e in ogni pensiero, un uomo è costretto da migliaia di suggestioni, alle quali si sottomette, anche senza notarle, autosuggestionandosi per convincersi di sentire e pensare a modo suo. Questa sottomissione a influenze esterne permea sin a tal punto l'intera esistenza di un uomo, e la sua suggestionabilità è così grande, che il suo stato ordinario può essere definito semi-ipnotico; in certe situazioni la suggestionabilità può aumentare fino a portare un uomo alla completa perdita di qualsiasi decisione o scelta indipendente."

(P.D. Ouspensky)


giovedì 17 aprile 2014

La resa dei conti con la Russia farà male a tutti

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telegraph.co.uk
La resa dei conti per la finanza degli Stati Uniti con la Russia è più pericolosa di quello che sembra, il Tesoro degli Stati Uniti deve combattere contro una preda formidabile, il più grande produttore mondiale di energia con un fatturato da duemila miliardi di dollari, con degli scienziati eccellenti ed un arsenale nucleare di prim'ordine: La Russia.
Gli Stati Uniti hanno costruito una bomba al neutrone finanziario. Negli ultimi 12 anni hanno affidato ad un dipartimento di elite del Tesoro Usa il compito di affilare gli strumenti per una guerra economica, progettando come mettere il paese (la Russia) in ginocchio senza sparare un colpo.
Questa strategia si basa sul controllo egemonico del sistema bancario globale, sostenuto da una rete di alleati e da una serie di paesi neutrali che, pur se con riluttanza, devono collaborare. È il "Progetto Manhattan" dei primi anni del 21º secolo.


"È un nuovo tipo di guerra, una specie di insurrezione finanziaria strisciante, con l'intento di incidere sulla linfa vitale finanziaria dei nostri nemici, senza precedenti per portata ed efficacia" -dice Juan Zarate, il responsabile del Tesoro e della Casa Bianca che ha contribuito a ridisegnare la politica dopo l'11 settembre.

"Questo nuovo gioco dicevo economico può essere più efficiente e sottile di qualsiasi altro confronto geopolitico del passato, ma non è meno spietato e distruttivo"-scrive nel suo libro: La guerra del Tesoro: lo scatenamento di una nuova era di guerra finanziaria.
Bisogna tener presente che in questo modo Washington può stringere il cappio intorno al collo della Russia di Vladimir Putin, lentamente chiudendo l'accesso al mercato per banche aziende ed enti statali russi per un debito in dollari di 714 miliardi (Sberbank data).
L'arma invisibile è una "lettera scarlatta", messa a punto secondo quanto stabilito dal Cap. 311 del Patriot Act USA, per cui se una banca si macchia di mancato rispetto delle norme previste - se viene accusata di riciclaggio di denaro o di sovvenzione ad attività terroristiche o di reati collaterali - diventa radioattiva, viene catturata nell' "abbraccio mortale di un boa conscriptor" come ammette lo stesso Zarate.
Questa può essere una condanna a morte, anche se il creditore non svolge nessuna operazione negli Stati Uniti. Le banche europee non hanno il coraggio di sfidare le autorità di regolamentazione USA e rompono tutti i loro rapporti con la vittima.
Così fanno pure i cinesi, come si vide già nel 2005, quando gli Usa colpirono il Banco Delta Asia (BDA) di Macao, accusandolo di essere stato un canale di pirateria commerciale verso la Corea del Nord. La Cina staccò la spina e il BDA fallì entro due settimane. La Cina poi fece anche una soffiata a Washington quando Putin propose un attacco congiunto sino-russo contro le obbligazioni di Fanny Mae e Freddie Mac nel 2008, per tentare di innescare il crac del dollaro.

Zarate mi ha detto che gli USA possono "andare da soli", con le sanzioni se necessario. E quindi poco importa se la UE vuol mettere un piede in Ucraina, gli USA optano per il minimo comune denominatore di mantenere Bulgaria, Cipro, Ungheria e Lussemburgo a bordo. Washington ha la forza di dettare il ritmo.
Il nuovo arsenale fu schierato contro l'Ucraina - ovunque -  a dicembre 2002, quando accusarono le sue banche di riciclaggio di fondi della criminalità russa organizzata. Kiev capitolò in breve tempo.
NAIRU, Birmania, il Nord di Cipro, la Bielorussia e la Lettonia sono state abbattute una ad una, tutte costrette a uniformarsi alle richieste degli Stati Uniti. La Corea del Nord poi fu paralizzata. Ma il primo premio è stato vinto contro l'Iran che, finalmente, è stato portato al tavolo.

"Si sta facendo una guerra segreta su scala globale di lungo termine. Questo è un tipo di guerra in cui il nemico dà per scontato che potrà sconfiggere la nazione iraniana" - disse l' allora Presidente Mahmoud Ahmadinejad al Parlamento iraniano con aria di sfida. Invece stava prevedendo il futuro. 
Il Tesoro degli Stati Uniti deve combattere contro una preda formidabile, il più grande produttore mondiale di energia con un fatturato da duemila miliardi di dollari, con degli scienziati eccellenti ed un arsenale nucleare di prim'ordine: la Russia, che è anche strettamente legata alle economie tedesca e dei paesi orientali. Gli Stati Uniti rischierebbero di mettere in pericolo il proprio sistema di alleanze se dovessero calpestare i loro amici. E' più o meno la stessa situazione della Gran Bretagna alla metà del 19° secolo, quando grazie alla sua supremazia navale, si permetteva di servirsi delle (presunte?) navi negriere di tutto il mondo, sotto qualsiasi bandiera, mettendo il naso ovunque.
Il Presidente Putin sa esattamente che cosa possono fare gli USA con le loro armi finanziarie. La Russia entrò nel loop quando i due paesi erano per un pò sono stati "alleati" nella lotta contro il terrorismo jihadista. Putin diede incarico al lealista Viktor Zubkov - poi Primo Ministro - di gestire i rapporti con il Tesoro degli Stati Uniti.
Zarate ha detto che la Casa Bianca di Obama ha aspettato anche troppo a lungo per fare sul serio, aggrappandosi alla speranza che Putin avrebbe smesso presto di strappare le pagine del libro delle regole del mondo. "Dovrebbero togliersi i guanti. Più aspettano, più dovranno muoversi pesantemente" - ha detto.

Quella era una escalation calibrata, quando si mandò una lettera scarlatta alle banche russe che aiutavano il regime siriano. Zarate crede che potrebbe essere già troppo tardi per mantenere il controllo dell'Ucraina orientale, ma non troppo tardi per far pagare un prezzo molto caro.

"Se il Tesoro degli Stati Uniti affermasse che tre banche russe sono coinvolte in preoccupanti operazioni di riciclaggio, siamo sicuri che UBS o Standard Chartered non ci rimetterebbero niente? "

Questo potrebbe far mettere delle sanzioni progressive alle imprese della difesa russa, alle esportazioni di minerali e di energia - cercando di non danneggiare troppo le attività della BP in Russia- aggiunge con tatto - e conclude dicendo che basterebbe una stretta su Gazprom, per far fallire tutto il resto.

Sia che siamo pro o contro questo programma, non dobbiamo farci nessuna illusione su quello che significa: Vivremmo in un mondo diverso, dove la S&P 500 si dimenticherà di vedere il suo titolo commercializzato a Wall Street a un valore che possa avvicinarsi a 1.850.
E' vero che la Russia non ha più il potere di una volta e questo lo possiamo vedere da questi grafici di Sberbank che confrontano il rapporto economico con la Cina e l'Europa .


Questa non è un'altra guerra fredda. Non c'è nessun plausibile equilibrio tra Russia e Occidente, e nessuna ideologia mistica da contrapporre.

La Russia ha 470 miliardi di dollari di riserve estere, ma sono già diminuite di 35 miliardi dall'inizio della crisi, perché la sua banca centrale combatte la fuga dei capitali e difende il rublo. Mosca non può gettare, senza pensarci, parte delle sue riserve per evitare una crisi senza che ci sia una contrazione del denaro circolante, aggravando una recessione che è quasi certamente in corso. Il Ministro delle Finanze Anton Siluanov dice che la crescita sarà pari a zero quest'anno. La Banca Mondiale teme invece che sarà -1.8%, mentre Danske Banks dice che potrebbe arrivare al -4%.

Putin non può contare su alleati globali per aiutarlo a superare la crisi. Solo Venezuela, Bolivia, Cuba, Nicaragua, Bielorussia, Corea del Nord, Siria, Sudan, Zimbabwe e Armenia sono si allineate con Putin alle Nazioni Unite quando si è parlato di Crimea, una cosa veramente irrilevante. Eppure, come dice il vecchio proverbio:

"La Russia non è mai tanto forte come sembra, ma la Russia non è mai tanto debole come sembra."

Il Professor
Harold James, di Princeton, ricorda gli echi degli eventi precedenti la prima della prima guerra mondiale, quando la Gran Bretagna e la Francia immaginarono di poter usare una guerra finanziaria per controllare la potenza tedesca : rompere gli equilibri che sostengono la finanza mondiale significa che niente potrà più contenerla. Le sanzioni rischiano di innescare una serie di reazioni a catena simili allo shock del 2008. "Lehman era solo un piccolo istituto se lo dovessimo confrontare con le banche austriache, francesi e tedesche che sono oggi altamente esposte al sistema finanziario della Russia. Un congelamento dei beni russi potrebbe essere catastrofico per i mercati finanziari europei - anzi per i mecati globali" - ha scritto il professore su Project Syndicate.
Forse il Cancelliere George Osborne era all'oscuro dei piani segreti USA, infatti la scorsa settimana ha mandato un avviso a Washington, per informare i banchieri della City di prepararsi alle ricadute per effetto delle sanzioni. "La città è preziosa" - ha detto - "ma questo non significa che i suoi interessi possano prevaricare gli interessi di sicurezza nazionale del nostro Paese".

Il rischio maggiore è sicuramente una replica "asimmetrica" dal Cremlino. Gli esperti russi di guerrra-cibernetica sono tra i migliori, e fecero un giro di prova sull' Estonia nel 2007. Un fermo cibernetico di un sistema idrico dell'Illinois
nel 2011 è stato attribuito a fonti russe. Non sappiamo se la US Homeland Security possa essere in grado di contrastare un  attacco in piena regola che preveda un "blocco-dei-servizi" alle reti elettriche, ai sistemi idrici, al controllo del traffico aereo, o peggio ancora al ​​New York Stock Exchange, o a Washington stessa.
 
"Se scoppiasse una guerra cibernetica oggi, gli Stati Uniti perderebbero. Siamo semplicemente un paese molto dipendente e vulnerabile", disse il Capo del Servizio di Spionaggio USA Mike McConnell nel 2010.

Il segretario alla difesa statunitense Leon Panetta mise l'allerta per un possibile cyber-attack tipo Pearl-Harbour nel 2012: "Potrebbero bloccare la rete elettrica di vaste zone del paese. Potrebbero far deragliare treni passeggeri o, ancor più pericolosamente, far deragliare treni passeggeri carichi di sostanze chimiche letali o potrebbero contaminare la fornitura di acqua nelle grandi città ". Una battuta esagerata per chiedere più fondi al Congresso? Vedremo.

Le sanzioni sono vecchie come il mondo, così come le lezioni salutari. Pericle cercò di spaventare la città-stato di Megara nel 432 a.C. bloccando tutti i suoi commerci con i mercati dell'impero ateniese e cominciarono così le guerre del Pelopenneso che portarono la fanteria oplita di Sparta ad abbattersi su Atene e distruggere tutto.
 
Il sistema economico della Grecia cadde in rovina e in balia della Persia. Questo fu un assaggio di asimmetria.

Ambrose Evans Pritchard
Fonte :  http://www.telegraph.co.uk
Link : http://www.telegraph.co.uk/finance/comment/ambroseevans_pritchard/10771069/US-financial-showdown-with-Russia-is-more-dangerous-than-it-looks-for-both-sides.html
16.04.2014
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l'autore della traduzione Bosque Primario.

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