Partendo dalla “Macchina Kirlian”, egli ha sviluppato una serie di apparecchi tecnologici chiamati Electrophotonics,
che consentono con il computer di elaborare in tempo reale le emissioni
di elettrofotoni dell’organismo vivente e anche quello di chi ha
lasciato il corpo
All’interessante convegno Il cerchio
della Vita, che si è tenuto a Roma dal 3 al 5 ottobre scorso,
organizzato da Progetto Idea sull’incontro tra scienza e spiritualità
(un binomio sempre più frequentemente affrontato anche nelle nostre
inchieste), abbiamo incontrato Konstantin Korotkov, un ricercatore
universitario russo. Durante la sua relazione, dal titolo Prove fisiche
della coscienza, egli ha illustrato le sue apparecchiature tecnologiche,
utilizzate per misurare i campi elettromagnetici dovuti all’azione
della coscienza, la loro alterazione di fronte a sollecitazioni
interiori o esteriori, le macchine per equilibrare gli ambienti e quelle
per curare le persone normalizzando le frequenze corporee. Ma il
fenomeno più interessante sono state le sue indagini dell’emissione di
energia nei quattro giorni successivi alla morte da parte dei cadaveri, a
dimostrazione che l’energia vitale lascia gradualmente il corpo fisico
inanimato.
Il professor Korotkov, che insegna e fa
ricerca presso l’Istituto di Ricerca della Cultura Fisica e dello Sport
di San Pietroburgo, sperimenta e studia il mondo dello spirito da una
prospettiva scientifica, con finanziamenti pubblici. Le sue ricerche
sono state fatte su migliaia di casi in tutto il mondo. “La nostra
coscienza ha energia”, afferma. “Essa non prende forma dal vuoto
perfetto o dai raggi cosmici; questo processo è l’utilizzo delle risorse
interiori del corpo sotto l’influsso di forti impulsi volontari, è il
processo in cui il corpo è subordinato alla coscienza e in un singolo
impulso manifesta con forza le riserve nascoste”.
Partendo dalla “Macchina Kirlian”, egli ha sviluppato una serie di apparecchi tecnologici chiamati Electrophotonics, che consentono con il computer di elaborare in tempo reale le emissioni di elettrofotoni dell’organismo vivente e non.
L’effetto Kirlian
L’effetto Kirlian è un particolare effetto ottico-fotografico caratterizzato dalla presenza di un alone luminoso attorno a un oggetto osservato e/o fotografato, ottenuto applicando una tensione elettrica di valore elevato (ovvero di decine di Kilovolt) all’oggetto stesso, quindi impressionato su una pellicola fotografica; nella fisica classica e nell’elettrotecnica, questo fenomeno viene comunemente attribuito ed associato al noto effetto corona, e cioè la ionizzazione dei gas in presenza di elevato campo elettrico, che genera a sua volta delle visibili sfumature colorate e luminose attorno all’oggetto osservato.
L’effetto Kirlian è un particolare effetto ottico-fotografico caratterizzato dalla presenza di un alone luminoso attorno a un oggetto osservato e/o fotografato, ottenuto applicando una tensione elettrica di valore elevato (ovvero di decine di Kilovolt) all’oggetto stesso, quindi impressionato su una pellicola fotografica; nella fisica classica e nell’elettrotecnica, questo fenomeno viene comunemente attribuito ed associato al noto effetto corona, e cioè la ionizzazione dei gas in presenza di elevato campo elettrico, che genera a sua volta delle visibili sfumature colorate e luminose attorno all’oggetto osservato.
Tale effetto fu scoperto nel 1939 dal
russo Semyon Davidovich Kirlian, un riparatore di macchine fotografiche e
di apparecchiature elettriche presso l’ospedale della città. Pare che,
durante la riparazione di un generatore ad alta tensione fu investito da
una scarica elettrica ad alta tensione elettrica (alternata ad alta
frequenza), ma di bassa intensità (circa 0.1 A., quindi non dannoso),
sufficiente a dare luogo a dei piccoli aloni luminosi che brillavano
dalle sue dita e dagli elettrodi stessi del generatore. Nei successivi
studi e nelle ricerche, Kirlian coinvolse anche la moglie, Valentina
Khrisanovna Kirliana. I due coniugi continuarono a fotografare parti di
esseri viventi, sia animali che vegetali, morti o vivi, sempre
attraverso un apparecchio fotografico sotto elevato campo elettrico da
lui stesso costruito e sempre più perfezionato, chiamato successivamente
“Camera Kirlian” (alcune volte anche Kirliangrafia), ottenendo lo
stesso risultato positivo.
Korotkov parte dal concetto che Dio è
Luce e di conseguenza la Luce è spirito ed essendo la persona composta
da corpo, mente ed anima può essere applicata ad essa la formula della
relatività di Einstein: e=me², in quanto la massa è energia condensata e
l’anima equivale all’energia. La base della vita sono la luce, l’aria e
l’acqua e questa tripartizione si ritrova perfettamente anche nel corpo
umano dove la luce equivale all’anima, la mente all’aria e l’acqua al
corpo, in pratica i tre stadi solido, liquido e gassoso si replicano in
tutta la creazione, essendo forme energetiche di una stessa matrice.
Oltre a misurare l’emissione di
elettrofotoni dalle dita per ricostruire il campo elettromagnetico di
tutto il corpo e diagnosticare le eventuali malattia degli organi, il
professor Korotkov con le sue apparecchiature può misurare le energie
ambientali e stabilire il livello “patologico” esistente in esso. La
corrispondenza delle sue diagnosi rispetto ad altri protocolli medici
attualmente in uso è dell’80%, anzi, con le sue macchine riesce a fare
anche prevenzione là dove gli accertamenti diagnostici strumentali
attuali ancora non riescono a scoprire il danno dell’organo che poi sarà
colpito da malfunzionamento. Le basi per la formulazione delle sue
diagnosi mediche provengono dalla medicina allopatica occidentale, da
quella Ayurvedica e dalla Medicina Tradizionale Cinese. Korotkov è la
dimostrazione vivente che si può fare scienza avendo delle convinzioni
spirituali e conoscendo bene tutte le leggi esoteriche che
effettivamente descrivono il mondo visibile ed invisibile in modo
corretto, anzi lui ha dato la dimostrazione scientifica per la esattezza
di moltissimo concetti spirituali.
Con il suo gruppo di ricerca e con le
sue apparecchiature ha misurato in tutto il mondo i campi energetici che
si formano nella stanza durante un trattamento effettuato da un
guaritore, indipendentemente dalle tecniche che questi adoperavano per
curare i mali dei loro assistiti. Ha misurato l’energia agli interni e
agli esterni dei crop circles, l’effetto dei suoni sull’acqua, della
musica sul corpo umano, gli scambi energetici tra le persone durante gli
incontri e i diversi stati d’animo manifestati durante le
conversazioni, ha dimostrato l’esistenza di “vampiri energetici” che
assorbono energia dalle persone; ha portato avanti numerose ricerche
anche nel campo del paranormale per stabilire i meccanismi di
trasmissione energetica nella telepatia, telecinesi. I diversi livelli
di rilascio d’energia dopo la morte causata da incidenti, morte naturale
o per causa di malattie di lunga durata, il contatto con “spiriti” –
“fantasmi”.
Per chi fosse interessato a conoscere
tutte le ricerche scientifiche fatte per dimostrare l’esistenza del
mondo spirituale, gli effetti della coscienza in natura e le dinamiche
della trasmissione dell’energia tra gli individui o oggetti inanimati,
può trovare tante conoscenze ed informazioni nei vari libri pubblicati
in Italia. Tutte le spiegazioni spirituali, esoteriche e tecniche dei
fenomeni presi in esame si basano su verifiche fatte con l’utilizzo di
tecnologie ed apparecchi acquistabili in commercio, su esperimenti
ripetibili e di conseguenza le sue affermazioni sono di natura
scientifica. Il prof. Konstantin Korotkov tutti gli anni organizza un
convegno ad inizio luglio a San Pietroburgo dove ricercatori di fama
mondiale si confrontano sulle scienze di confine.
Raffaele Cavaliere
Per saperne di più:Kostantin Korothov: L’energia della coscienza, Verdechiaro Ed., 2012.
Video in inglese (con traduzione): forumbenessere.it
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