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venerdì 27 febbraio 2015

Ecco le ragioni per le quali si dovrebbe insegnare la meditazione nelle scuole

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“Se ad ogni bambino di 8 anni venisse insegnata la meditazione, riusciremmo ad eliminare la violenza nel mondo entro una generazione.” – Dalai Lama

Immagina se la meditazione fosse una materia scolastica all’interno della scuola di ogni bambino… Non serve altro per capire quanto sarebbe diverso il mondo! Se ogni bambino fosse in grado di connettersi all’oceano della coscienza che permea tutto ciò che è, il desiderio di fare del male svanirebbe. La meditazione ci permette di scoprire attraverso l’esperienza della verità chi siamo veramente.
Il problema della società di oggi è che siamo costantemente presi da noi stessi, e solo successivamente dalla verità. Siamo così occupati con il lavoro e le attività sociali che non ci prendiamo mai del tempo per scoprire chi c’è veramente al centro del nostro essere.
La maggior parte di noi impara ad essere qualcosa che in realtà non è.
Impariamo ad adattarci, a conformarci e a rispettare le norme sociali. Impariamo come “indossare” una maschera di fronte ad altre persone. Impariamo ad essere schiavi del nostro ego. Diventiamo così bravi a correre lontano da noi stessi, che non siamo più in grado di toglierci la maschera che abbiamo indossato perché ormai è diventata troppo comoda per noi.
Così continuiamo a tradire noi stessi e lasciamo che il nostro ego vaghi libero. Diventiamo insensibili al mondo e ogni essere vivente che lo abita. Vendiamo la nostra anima per l’illusione di chi siamo, e in fondo, una parte di noi sa che stiamo solo scappando. Molti di noi non hanno speranza di riprendere il contatto con il loro sé, perché sono scappati troppo lontano…

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E se non avessimo mai iniziato a correndo lontano da noi stessi? E se avessimo imparato ad essere in pace con noi stessi fin dalla tenera età?
Se le scuole insegnassero la meditazione (come fortunatamente già accade in tanti paesi dell’Asia), i bambini riuscirebbero a scoprire le proprie passioni, i propri interessi e le proprie potenzialità creative. Essi non sarebbero così disturbati dalle loro insicurezze e imparerebbero a vivere nel momento presente, invece di voler raggiungere sempre un posto dove non sono.
La meditazione ha aiutato molti di noi a dare un senso alla propria vita. Ci si collega alla propria anima e questo ci permette di allinearci con lo scopo della nostra vita. I bambini che praticano la meditazione su base regolare non sarebbero così inclini a stress, preoccupazioni e malattie. Riescono a sviluppare legami più forti con tutti gli esseri umani e hanno meno bisogno di competere con i loro coetanei.
Credo che sia fondamentale riuscire a dare ai bambini il dono della consapevolezza. La mia speranza è che un giorno la pratica della meditazione diventi comune come la pulizia dei denti. Molti studi clinici hanno dimostrato che la meditazione aumenta lo spessore corticale del cervello, protegge il corpo dalle malattie e migliora significativamente l’attenzione e la concentrazione.
In un esperimento, l’American Heart Association, ha preso in esame 201 persone, tra uomini e donne, con malattie coronariche e le ha suddivise in due diversi gruppi: una parte è stata sottoposta ad un programma di meditazione trascendentale (TM) e l’altra parte ad un programma di educazione sanitaria. Dopo cinque anni e mezzo, il gruppo TM ha mostrato una riduzione del rischio di infarto e ictus del 48%.
Secondo un altro studio condotto da Pagnoni & Cekic, riguardo alla materia grigia nel cervello dei meditatori Zen, viene evidenziato che seppur la materia grigia con l’avanzare dell’età tende normalmente a ridursi, la materia grigia dei meditatori Zen non si è riduce affatto.

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Nel rapporto, Pagnoni e Cekic hanno dichiarato:
“Nei meditatori, l’individuazione di una ridotta percentuale del volume della materia grigia, sia a livello globale che a livello regionale, in base all’aumento dell’età, può in effetti indicare il coinvolgimento di molteplici meccanismi di neuroprotezione.”
Lazar & Kerr et al. hanno raggiunto una conclusione simile in uno studio sugli effetti che ha la meditazione sullo spessore corticale del cervello:
“La regolare pratica  della meditazione è associata ad un aumento di spessore in un sottoinsieme di regioni corticali legate alle vie somatosensoriali, uditive, visive e le elaborazioni interoceptive. Inoltre, la pratica regolare della meditazione può rallentare il diradamento legato all’età della corteccia frontale.”
Goyal & Singh et al. hanno sottoposto 3515 partecipanti a programmi di meditazione e hanno riscontrato una notevole diminuzione dell’ansia, della depressione e del dolore.
Provate a immaginare i benefici che potrebbero avere future generazioni di bambini, se si sottoponessero a queste regolari pratiche… I vantaggi sarebbero straordinari! Dobbiamo fare tutto il possibile per portare la meditazione nelle scuole, perché se abbiamo intenzione di imparare a vivere in pace con gli altri, dobbiamo prima trovare la pace dentro di noi…

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