Come leggere in modo corretto le etichette alimentari di olio e vino? Il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura ha pubblicato una guida molto utile sull'argomento, che porta il titolo di "Guida alla lettura delle etichette alimentari. Etichette di olio e vino" (a cura di Gabriella Lo Feudo, Autori vari).
Quando le etichette di olio e vino
sono appropriate e facili da leggere, tutto diventa più semplice sia per
le aziende che per i consumatori. Le aziende dovranno adeguarsi alle nuove normative europee sulle etichette alimentari. L'etichetta rappresenta una vera e propria carta d'identità del prodotto, che facilita le scelte d'acquisto, ed è una vetrina positiva sia per l'olio che per il vino e per altri alimenti.
Data di scadenza, origine del prodotto, caratteristiche nutrizionali e ingredienti: le etichette alimentari forniscono informazioni essenziali al consumatore che vuole effettuare una spesa orientata all'acquisto di prodotti di qualità. Come leggere le etichette al meglio? Ecco alcune indicazioni basate sul decalogo compilato dai NAS e sulla guida di Ente Cra.
Etichette dell'olio
1) Diffidate dalle etichette poco trasparenti,
che presentano scritte minuscole e che sono poco chiare sull'origine
dei prodotti. Le etichette devono indicare bene marchio, processo
produttivo, luogo di produzione e caratteristiche del prodotto.
2) Verificate che sulle etichette siano presenti i marchi di qualità previsti dall'Unione Europea, se siete alla ricerca di un prodotto di valore. Ad esempio potrete trovare le diciture DOP, IGP, STG e "Biologico". I prodotti provenienti dall'estero possono contenere Ogm e questa caratteristica deve essere indicata in etichetta.
3) Le etichette alimentari devono rispettare 3 caratteristiche fondamentali:
devono essere chiare, leggibili e indelebili. Per quanto riguarda
l'olio extravergine, ad esempio, devono riportare nome del prodotto,
denominazione di vendita, volume nominale e data di scadenza entro cui
consumarlo.
4) Le etichette devono rispettare i regolamenti vigenti nell'Unione Europea. Devono dunque descrivere con precisione la tipologia di olive utilizzate per la produzione dell'olio e i metodi adottati
per ottenere il prodotto, ad esempio "unicamente mediante procedimenti
meccanici". Inoltre, devono riportare le indicazioni per la conservazione. Ad esempio "Conservaare in un luogo asciutto al riparo dalla luce e da fonti di calore".
5) Denominazione di vendita.
Fate molta attenzione alle denominazioni di vendita presenti sulle
confezioni. Ad esempio, per l'olio d'oliva tra le dicitura valide
troviamo: olio extravergine d'oliva, per l'olio di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e solo con processi meccanici, e olio di oliva vergine,
cioè olio d'oliva ottenuto direttamente dalle olive, solo con
procedimenti meccanici, ma non di qualità superiore. Altre indicazioni
sempre obbligatorie per le etichette dell'olio d'oliva sono nome o
ragione sociale o marchio depositato e sede del produttore o del
confezionatore o di un venditore stabilito nell'Unione Europea.
Etichette del vino
1) Anche le etichette
del vino devono rispettare le indicazioni stabilite dai regolamenti
europei. Sulle etichette dovrete ricercare la denominazione del prodotto,
la tipologia di vino, ad esempio "rosso" o "bianco", il quantitativo di
prodotto contenuto nella bottiglia e la percentuale di alcol presente
nel prodotto.
2) Tre le informazioni obbligatorie
da inserire nelle etichette del vino troviamo: denominazione di
vendita, indicazione dell'imbottigliatore, indicazione dell'importatore
nel caso di vini importati, indicazione della provenienza, del lotto,
della presenza di sostanze allergizzanti e modalità di conservazione.
Per i vini DOP o IGP sarà obbligatorio inserire la denominazione di
origine protetta o l'indicazione geografica protetta.
3) I solfiti
sono potenzialmente allergizzanti. Vengono indicati in etichetta quando
la loro quantità supera i 10 mg per litro. I derivati delle uova e del latte usati per il processo di chiarificazione del vino devono essere sempre indicati, indipendentemente dalla quantità presente.
4) Su alcune etichette di vini DOP o IGP possiamo trovare termini o illustrazioni
come Torre, Castello, Abbazia, Villa o Rocca, che possono essere
ricollegate all'azienda produttrice. Si tratta di termini, a volte
accompagnati da illustrazioni, che possono essere usati solo se i vini
sono ottenuti esclusivamente da uve provenienti dai vigneti coltivati
direttamente dall'azienda in questione.
5) Sui vini liquorosi, i vini frizzanti e i vini frizzanti gassificati sono presenti talvolta indicazioni sul tenore di zuccheri residui,
che non deve esser superiore ai 40g/l per il vino secco. Per il vino
semisecco o amabile il tenore di zucchero è compreso tra 40 e 100 g/l,
mentre per il vino dolce il tenore di zucchero deve essere superiore a
100 g/l.
Scarica qui la Guida completa alla lettura delle etichette di olio e vino.
Marta Albè
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