Come sapere se si tratta di un semplice raffreddore o di una patologia più grave
Pubblicato il 26/03/2015 da
Il muco è importantissimo per la nostra salute, in quanto protegge le vie aeree, intrappolando le particelle estranee che fanno il loro ingresso nel naso mentre respiriamo e impedisce che i tessuti si disidratino. Se però si verifica un incremento della sua produzione significa che si sta sviluppando una patologia come, ad esempio, il raffreddore, ma potrebbe anche essere una malattia ben più grave. L’analisi del colore del muco ci aiuta a capire se si tratta, appunto, di un semplice raffreddore o se abbiamo bisogno di essere visitati da uno specialista. Valutando la tonalità del colore, l’odore e la consistenza, i medici saranno in grado di stabilire di quale patologia si tratta.
Cosa ci dice il colore del muco sulla nostra salute
Leggiamo su Mypersonaltrainer:“Catarro liquido, schiumoso e biancastro: è costituito in prevalenza da muco, segno di un’irritazione bronchiale aspecifica, non sostenuta o comunque solo in parte, da patogeni. E’ tipico dei fumatori, delle allergie, ma anche degli asmatici e dei soggetti affetti da BPCO (in queste ultime due categorie di pazienti può essere particolarmente denso).
Catarro vischioso e giallognolo-verdastro: è causata da un infezione del naso e/o delle vie respiratorie; più denso, risulta di difficile espettorazione e si caratterizza per la presenza di materiale purulento (pus), ricco cioè di leucociti; è tipico delle infezioni batteriche (quando verdastro degli anaerobi).
Catarro verde: è indice di un ristagno prolungato di muco purulento nei bronchi, che oltre al tipico colorito acquista anche un odore fetido (espettorato gangrenoso). E’ tipico degli ascessi e delle gangrene polmonari, o delle bronchiectasie causate da infezioni batteriche ripetute.
Catarro rossastro: la presenza di striature di sangue nell’espettorato può essere la conseguenza di microlesioni della mucosa respiratoria prodotte durante gli sforzi per tossire. Si tratta, in ogni caso, di un sintomo da non sottovalutare, poiché comune anche a neoplasie, infarti polmonari e polmoniti batteriche di varia natura [in questi casi il catarro assume un colorito che va dal rosato (tipico dell'edema polmonare) al rosso ruggine (tipico della polmonite da pneumococco), per la contemporanea presenza di sangue e materiale purulento)].
Catarro a gelatina di ribes: tipico della polmonite da Klebsiella Pneumoniae
Catarro nerastro: tipico dell’antracosi, una malattia professionale – oggi rara – causata dall’inalazione prolungata di particelle di polvere di carbone“.
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