L’idea, a quanto pare, gli è venuta guardando sua figlia giocare con una biglia di vetro posta all’interno di un sacchetto. L’architetto riusciva a vedere il punto focale della luce spostarsi seguendo la pallina rotolante. In questo modo, Broessel ha pensato di replicare lo stesso meccanismo a un dispositivo generatore di energia.
Attualmente, attraverso la sua azienda Rawlemon, Broessel ha avviato una campagna di crowdfunding su Indiegogo che mira a raccogliere soldi per realizzare una versione molto più piccola della sfera solare, chiamata Beta.ey, che potrebbe essere utilizzata per la ricarica di cellulari e per altre attività simili. Tra gli obiettivi dell’architetto, anche la produzione di moduli integrati.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.