Pubblicato il 20 gennaio, 2014 |
di Luca P.
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L’eolico è stata la maggior fonte di energia in Spagna nel 2013
Siamo stati compagni di crisi per diverso tempo, ora la Spagna pare ne sia uscita fuori mentre noi ancora non si capisce in che direzione stiamo virando. Su una cosa però i nostri cugini si sono distinti da noi, sull’utilizzo delle energie rinnovabili, soprattutto nel settore eolico.C’è da dire che il nostro paese ha sicuramente visto un incremento sostanziale dell’uso di energie alternative, come quella solare, che hanno portato vantaggi sia per i singoli che per le comunità, ma siamo ancora ben lontani da paesi più virtuosi che, teoricamente, hanno sempre avuto condizioni climatiche a nostro modo di vedere meno piacevoli, ma a quanto pare più favorevoli, delle nostre.
La Spagna si è gettata a capofitto nelle rinnovabili e i risultati si vedono: nel 2013 il settore eolico è quello che ha fornito più energia elettrica alla nazione. Secondo il rapporto preliminare (qui in pdf) della REE, la Red Eléctrica de España, per la prima volta l’eolico si è piazzato al primo posto come fornitore di energia, staccando di un misero 0,1% l’energia nucleare.
Questo 21,1% del settore eolico equivale a 53926 GWh di elettricità, il 12% in più del 2012, mentre il settore idroelettrico ha visto un incremento del 16%, dovuto alle copiose piogge nei 12 mesi appena trascorsi. Discorso opposto per le altre fonti di energia tradizionali, che hanno visto diminuire il loro apporto anche in maniera considerevole: -8,3% del nucleare, -27,3% delle centrali a carbone e -34,2% delle centrali a ciclo combinato. Questo significa che, di questo passo, la Spagna potrebbe presto vedere il traguardo del 50% di energia generata dalle rinnovabili.
Continuando a parlare di percentuali, il calo delle fonti tradizionali di energia a favore di quelle rinnovabili ha portato un altro vantaggio. Nonostante la domanda si elettricità sia calata del 2,1% rispetto al 2012, questo assortimento di fonti ha portato a ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera di 61,4 milioni di tonnellate, ovvero il 23,1% di emissioni in meno rispetto all’anno precedente.
Non è solo la Spagna, però, ad aver colto questa opportunità. Anche il Portogallo ha fatto vedere che raggiungere certi livelli di produzione solo con le rinnovabili non è impossibile, anche se non facile. Ecco perché nel primo quadrimestre del 2013 il 70% dell’energia elettrica da loro prodotta veniva da vento e sole.
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