Nel deserto di Abydos, una spedizione di archeologi egiziani e
dell’Università della Pennsylvania ha portato alla luce i resti di un
faraone la cui tomba era finora sconosciuta.
Woseribre Senebkay era uno dei primi re della dimenticata dinastia di
Abydos (1.650-1.600 a.C.), coeva delle dinastie XV e XVI. Giaceva in
una tomba di quattro camere in mezzo ai resti della sua bara, della sua
maschera funeraria e del vaso canopico, usato per contenere gli organi
di un individuo.
La tomba di Senebkay risale a circa il 1.650 a.C., durante il secondo
periodo intermedio, quando l’autorità centrale collassò, dando origine a
diversi piccoli regni. È stato rinvenuto vicino a un più grande
sarcofago reale, recentemente identificato come appartenente al faraone
Sobekhotep (probabilmente Sobekhotep I, 1.780 a.C. circa) della XIII
dinastia.
Secondo gli archeologi, i re della dinastia di Abydos furono sepolti
vicino alle tombe dei più antichi faraoni del Medio Regno, tra cui
Sesostri III della XII dinastia (1.880 – 1.840 a.C.) e Sobekhotep I.
In effetti, ci sono prove di circa 16 tombe reali appartenenti alla
dinastia, la cui esistenza era stata per prima ipotizzata
dall’egittologo Kim Ryholt nel 1997.
“È emozionante scoprire non solo la tomba di un faraone finora
sconosciuto, ma la necropoli di un’intera dinastia dimenticata”, dice
Josef Wegner, conservatore della sezione egizia al Penn Museum, a capo
delle ricerche.
Gravemente saccheggiata dai tombaroli, la tomba di Senebkay è modesta
nelle dimensioni. Consiste di una camera funeraria in pietra calcarea
con immagini delle dee Nut, Nefti, Selket e Iside a fianco del santuario
per vasi canopi di Senebkay.
Altri testi nella tomba identificano il faraone come il “re dell’Alto e del Basso Egitto, Woseribre, il figlio di Ra, Senebkay”.
Sebbene i tombaroli abbiano fatto a pezzi la mummia, il team di
Wegner è stato in grado di recuperare e riassemblare lo scheletro del
faraone. Un esame preliminare indica che fosse alto circa 1.75 metri.
Morì intorno ai 40 anni.
Il nome di Senebkay potrebbe essere apparso in una parte mancante
della Lista Reale di Torino, un papiro scritto durante il regno di
Ramses II (1.200 a.C. circa) ritenuto contenere la lista più lunga dei
re compilata dagli Egizi.
“Due re col nome ‘Woser…re’ sono registrati all’inizio di un gruppo
di più di una dozzina di re, la maggior parte dei quali sono
completamente perduti”, spiegano al Penn Museum.
Secondo gli archeologi, i resti gravemente deteriorati del vaso
canopico di Senebkay forniscono dei dati importanti sulla situazione
economica del regno di Abydos, che si trovava tra i più grandi regni di
Tebe (dinastie XVI-XVII) e gli Hyksos (dinastia XV).
“Questo vaso venne creato con del legno di cedro riutilizzato dalla
vicina tomba di Sobekhotep I, e portava ancora il nome di quel
precedente re coperto dalla decorazione in oro”, spiegano gli
archeologi.
Un tale riutilizzo di oggetti rivela le piuttosto limitate risorse e
la situazione economica isolata del regno, i cui faraoni finirono
completamente dimenticati dalla storia.
“Il lavoro continuato nelle tombe reali della dinastia di Abydos
promette di gettare nuova luce sulla storia politica e sulla società di
una era importante ma poco compresa dell’antico Egitto”, dice Wegner.
Discovery
Penn Museum
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