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domenica 9 febbraio 2014

p-Teletrasporto

Il Giornale OnlineQuesto è un estratto dal rapporto speciale: Studio Psichico di teletrasporto di Eric W. Davis, approvato per la pubblica distribuzione e distribuzione illimitata nell’agosto 2004. Rilasciato dal Laboratorio di ricerca dell’Areonautica, Comando bellico dell’Areonautica degli Stati Uniti, Base areonautica Edwards CA93524-7048


Traduzione: Matteo Bedendo
Editing: Laura Rizzotto


5.1 Fenomeno PK
Il p-Teletrasporto è una forma di psicocinesi (o PK) simile alla telecinesi, ma usata di solito per rivelare il movimento di oggetti (chiamati apports) attraverso altri oggetti fisici o attraverso grandi distanze. La telecinesi è una forma di PK, la quale descrive il movimento di oggetti immobili, senza l’uso intermedio di nessuna forza fisica conosciuta o strumentazione.

Riguardo alla PK e il relativo paranormale (a.k.a. “psi”, “paranormale” o parapsicologia),ci sono state ricerche compiute e/o documentate, rigorosamente controllate in moderni laboratori scientifici da Rhine (1970), Schmidt (1974), Mitchell (1974a, b, vedi anche i riferimenti all’interno), Swann (1974), Puthoff e Targ (1974, 1975), Hasted e altri (1975), Targ e Puthoff (1977), Nash (1978, vedi anche i riferimenti all’interno), Shigemi e altri (1978), Hasted (1979), Houck (1984a), Wolman e altri (1986, vedi anche i riferimenti all’interno), Schmidt (1987), Alexander e altri (1990), Giroldini (1991), Gissurarson (1992), Radin (1997, vedi anche i riferimenti all’interno), Tart e altri (2002), Shoup (2002),e Alexander (2003).

Un noto programma teorico/sperimentale/operativo diretto da H. E. Puthoff, R. Targ, E. May e I. Swann fu condotto all’SRI International e all’NSA, e sponsorizzato diverse volte dalla CIA, l’Agenzia per la difesa dei servizi segreti (DIA), e il Comando per la sicurezza e servizi segreti dell’esercito (INSCOM) per più di due decenni; e il programma fu continuato più avanti da E. May al SAIC (Alexander, 1980; Puthoff, 1996; Targ, 1996; Schnabel, 1997; Tart e altri, 2002).

Fu chiamato il Programma per la visione a distanza, e fu un programma compartimentalizzato ad accesso speciale, avente una vasta gamma di nomi in codice, durante i suoi 22 anni di operatività. La visione a distanza riguarda la precognizione e la chiaroveggenza, e permette a chi la pratica di acquisire informazioni indipendentemente della distanza intercorrente o dal tempo. Il programma di visione a distanza terminò nel 1994 e il Presidente W.J.Clinton lo declassificò ufficialmente nel 1995.

Il lettore dovrebbe notare che i veri primi programmi su psi, PK e controllo mentale delle forze armate e servizi segreti americani R&D furono condotti da H.K. (Andrija) Puharich, M.D., L.L.D. Durante il suo servizio militare al Centro per le armi chimiche e guerra biologica a Fort Detrick, Maryland tra i 1940 e il 1950, Puharich ebbe un interesse nella chiaroveggenza e PK, e si cimentò nelle teorie per accrescere e sintetizzare elettronicamente e attraverso farmaci le capacità paranormali. Mentre era nell’esercito, Puharich partecipò a una moltitudine di esperimenti parapsicologi, e tenne conferenze a gruppi dell’esercito, aviazione e marina sulla possibilità della guerra mentale. Egli fu riconosciuto come esperto di ipnosi e microelettronica. Il fenomeno PK fu anche esplorato nel programma per la visione a distanza.

Il colonnello J.B. Alexander (USA, ritirato) accredita all’ingegnere professionale aerospaziale Jack Hpuck di “aver catturato PK fenomeni e averli trasformati in una forma osservabile” (Houck, 1982, 1984a, b; Alexander e alti, 1990; Alexander, 2003). Durante le passate tre decadi, Houck (seguito da Alexander) tenne un numero di sedute PK, durante le quali ai partecipanti veniva insegnato il processo di induzione PK, e come far iniziare delle manifestazioni PK usando diversi tipi di campioni metallici (forchette, cucchiai, ecc.). Le persone erano capaci di piegare completamente o contorcere i loro campioni metallici senza che nessuna forza fisica venisse in alcun modo applicata.

Molti consulenti scientifici governativi e ufficiali militari graduati presero parte e/o furono testimoni di questi eventi, i quali si svolsero al Pentagono, nelle case degli ufficiali o scienziati, e in un incontro trimestrale dell’INSCOM presenziato dal comandante in capo e un gruppo di colonnelli e generali al comando di unità INSCOM su tutto il globo. La deformazione spontanea dei campioni metallici che fu osservata all’incontro sulla PK condotto durante il ritiro INSCOM, causò un grande scalpore tra i presenti. Altri rilevanti osservatori qualificati presero parte alla sessione, ed esaminarono criticamente l’evento.

Lo psichico Uri Geller (1975) è il modello originale per dimostrare il piegamento dei metalli attraverso PK. Durante una conferenza che tenne al campidoglio americano, Uri causò il piegamento all’indietro di un cucchiaio con nessuna forza applicata, e poi il cucchiaio continuò a piegarsi dopo che lo mise giù e continuò con la sua conferenza (Alexander 1996).

Jack Houck continua nei suoi dettagliati lavori sperimentali e di raccolta dati su micro e macro-fenomeni PK. Esperimenti di PK scientificamente controllati furono condotti, all’Università di Princeton nel laboratorio di ingegneria per la ricerca di anomalie, da Robert Jahn (Decano emerito della Facoltà di Ingegneria), il quale ha riferito che in laboratorio erano stati ripetutamente ottenuti consistenti risultati nel modificare cose materiali con la mente (Jahn e Dunne, 1987). Negli anni ’80 Jahn partecipò ad un incontro riguardo la PK al Laboratorio di ricerca della marina, e avvisò che oppositori stranieri avrebbero potuto utilizzare micro– o macro-PK per indurre i piloti di caccia americani a perdere il controllo del loro aereo e schiantarsi.

Le prime ricerche di esperimenti sul p-Teletrasporto avvennero durante il 19° secolo e primi del 20° secolo. I molti casi che furono studiati, e gli esperimenti compiuti, erano senza dubbio dovuti a frodi, e pochi di essi erano stati condotti sotto condizioni controllate, in quel periodo. Tuttavia, i più credibili rapporti scientifici di fenomeni di p-Teletrasporto e relativi (controllati) esperimenti avvennero nel tardo del 20° secolo (vedi ad esempio, Alexander e altri, 1990; Radin, 1997).

Alcuni di quei lavori scientifici coinvolsero l’investigazione di Uri Geller e una quantità di altri ricorrenti fenomeni spontanei di PK (Hasted e altri, 1975; Puthoff and Targ, 1975; Targ and Puthoff, 1977; Nash, 1978; Wolman e altri, 1986). Lo psichico Uri Geller (1975) e Ray Stanford (1974) dichiararono di essersi teletrasportati in diverse occasioni. I casi più conclamati di teletrasporto umano del corpo da un posto a un altro sono accaduti in assenza di testimoni. Ci sono anche un piccolo numero di rapporti attendibili d’individui, che riportarono di essere stati teletrasportati da/a UFO durante un incontro ravvicinato, che furono scientificamente investigati (Vallee, 1988,1990,1997). Ma ci sono un maggior numero di tali rapporti che sono empirici, là dove il fatto testimoniato tende a essere inaffidabile.

Tuttavia, confineremo la nostra discussione agli esperimenti controllati in laboratorio che sono stati fatti e riportati.

Uno degli esempi più interessanti di esperimenti controllati con Uri Geller fu quello in cui fu capace di far scomparire un cristallo di vanadio di carburo (Hasted e altri, 1975). Il cristallo fu racchiuso in modo che non poteva essere toccato, e posto in modo tale che non poteva essere scambiato con un altro cristallo con un gioco di prestigio.

Una serie più spettacolare di esperimenti rigorosamente controllati (e ripetibili!) accaddero nella Repubblica Popolare Cinese (PRC). Nel settembre del 1981, uno straordinario articolo fu pubblicato nella PRC sul giornale “Zirah Zazhi” (traduzione: Giornale sulla Natura) e questo articolo era intitolato, Alcuni esperimenti sul trasferimento di oggetti compiuti da abilità inusuali del corpo umano (Shuhuang e altri, 1981). L’articolo riportava che bambini dotati, erano capaci di causare un apparente teletrasporto di piccoli oggetti (micro-trasmettitori radio, carta fotosensibile, orologi meccanici, tafani, e altri insetti, ecc.) da un posto ad un altro (che era distante metri) senza che loro avessero toccato gli oggetti in anticipo.

L’esperimento era operato in condizioni eccezionali e ben controllate (entrambe cieco e doppio-cieco). I ricercatori coinvolsero non solo osservatori dalle varie università della PRC e istituti di ricerca medica, ma anche rappresentanti dalla Commissione per le scienze della difesa nazionale della PRC. A causa del coinvolgimento di quest’ultimo, fu ritenuto necessario che fosse preparato un rapporto non classificato per i servizi segreti dalla DIA (vedi Shuhuang e altri, 1981), che incluse una dettagliata traduzione inglese dell’articolo.

Un’ulteriore ricerca implementata dall’Istituto di Ingegneria di Medicina aerospaziale a Pechino fu riportata nel numero di luglio del 1990 della rivista cinese “Scienze somatiche” (Kongzhi e altri, 1990; Jinggen e altri, 1990; Banghui, 1990), che fu anch’esso tradotto in inglese dalla DIA. In molti articoli sono riferiti esperimenti riguardanti la registrazione e la fotografia ad alta velocità del trasferimento di campioni test (noci, scatole di cerini, pillole, unghie, fili, carta fotosensibile, carta trattata chimicamente, spugne imbevute in FeCl3, ecc.) attraverso le pareti di buste di carta sigillata, buste di carta di tipo KCNS a doppio strato, bottiglie di plastica sigillata e tubi con tappi sigillati, e un contenitore sigillato di film plastico senza che le pareti di nessuno di questi contenitori fossero state aperte.

Tutti gli esperimenti cinesi riportati usavano bambini dotati e giovani adulti, che possedevano ben conosciute e straordinarie abilità di PK per causare il teletrasporto dei vari campioni test. In tutti i casi sperimentali che furono presentati, i campioni in esame teletrasportati erano completamente inalterati o invariati rispetto al loro stato iniziale, anche gli insetti erano invariati dall’essere stati teletrasportati. Gli esperimenti erano ben controllati, scientificamente registrati, e i risultati degli esperimenti erano sempre ripetibili.

L’articolo cinese è tutto estremamente interessante e molto ben scritto, e mostra fotografie e diagrammi schematici di come gli esperimenti erano impostati. Il protocolli degli esperimenti erano ampiamente dettagliati, e attraverso dati e analisi statistiche erano presentati i risultati. L’unione dei risultati dei diversi esperimenti cinesi mostra che:

1. differenti gruppi di ricerca progettarono differenti protocolli sperimentali, usarono differenti psichici dotati, usarono differenti contenitori sigillati, e usarono differenti campioni d’esame (insetti vivi, grandi quantitativi di oggetti inanimati, e anche micro-trasmettitori radio erano utilizzati per tracciare i luoghi dei campioni) che dovevano essere teletrasportati;

2. il tempo richiesto per il teletrasporto dei campioni in esame attraverso le diverse barriere passava ovunque da una frazione di secondo a diversi minuti, e questo non dipendeva dal test utilizzato, dal contenitore sigillato che era usato (o dallo spessore della barriera), quale protocollo sperimentale era in atto, o quale psichico era stato utilizzato;

3. la fotografia e la registrazione ad alta velocità registrarono in una serie di esperimenti che i campioni test fisicamente si fondevano o si mischiavano con le pareti dei contenitori sigillati; e registrarono in una differente serie di esperimenti che il test semplicemente scompariva dall’interno del contenitore solo per riapparire in un altro luogo (accadde dopo secondi per molti minuti), in modo tale che il campione in esame non subì una totale disintegrazione/reintegrazione materiale durante il teletrasporto; questo dato è importante, perché senza l’aiuto degli strumenti di monitoraggio elettronico, gli organi sensoriali di una persona media e un normale metodo di rilevamento sono incapaci di percepire l’esistenza (ambigua) del campione durante il processo di teletrasporto;

4. i micro-trasmettitori radio utilizzati come campioni test in una serie di esperimenti (Shuhuang e altri, 1981) inviarono un segnale radio a diversi strumenti/ricevitori elettronici stazionari, così che il campione potesse essere tracciato e monitorato (attraverso misurazioni del segnale d’ampiezza e frequenza) durante il processo di teletrasporto; gli esperimenti svelarono che c’era una ampia fluttuazione d’intensità (in entrambe ampiezza e frequenza) del segnale monitorato con l’effetto che ciascuno sarebbe completamente scomparso o diventato estremamente debole (nella misura in cui gli strumenti di monitoraggio potevano appena rilevarlo); ci si accorse che c’era un correlazione definita tra il cambio in forza (ossia la frequenza radicale cambiava rispetto a dove era osservata) del segnale radio monitorato e il teletrasporto del test, tale che il segnale debole o assente indicava che il campione era “non esistente” (o in uno stato fisico alterato) durante il teletrasporto (nota: il segnale di ampiezza e frequenza del test monitorato dal micro-trasmettitore era stabile prima e dopo il teletrasporto);

5. prima e dopo “il passaggio attraverso la barriera/parete del contenitore”, il test e la barriera/parete del contenitore erano entrambe oggetti solidi completi;

6. agli psichici dotati non era mai permesso di vedere (erano bendati in molti esperimenti) o toccare ogni campione test o i contenitori sigillati prima e dopo che gli esperimenti erano condotti, e solo per gli esperimenti che necessitavano il tocco del campione e i contenitori (si usavano entrambi i protocolli, cieco e doppio-cieco);

7. i risultati degli esperimenti erano tutti ripetibili;

8. le condizioni di falsi e giochi di prestigio furono totalmente eliminati, e diversi testimoni indipendenti esterni (esperti tecnici e di spionaggio militare) erano presenti ogni volta per assicurare la completa fedeltà degli esperimenti.


Gli esperimenti con il radio micro-trasmettitore e la fotografia e la registrazione ad alta velocità offrono dati importanti per determinare quale sia il meccanismo del teletrasporto, e verrà discusso più avanti nella Sezione 5.1.1.

I cinesi non furono capaci di dare nessuna significativa spiegazione fisica che poteva spiegare i risultati. Alcuni ricercatori affermarono che era necessario chiamare in causa una nuova fisica, la quale in qualche modo unificasse la coscienza umana (cioè, la fisica della coscienza) con la fisica quantica e dello spazio-tempo, per comprendere i fenomeni relativi al p-Teletrasporto e alla PK. I ricercatori erano entusiasti dei loro risultati ripetuti, ed erano appena capaci di sondare l’alterato “stato d’essere” che i campioni in esame ebbero durante il teletrasporto.

È anche importante sottolineare che durante la Guerra fredda la DIA produsse tre (ora declassati) rapporti sulla ricerca parapsicologica del’Unione sovietica e i suoi alleati del Patto di Varsavia (LaMothe, 1972; Maire e LaMothe, 1975; rapporto DIA, 1978; altri studi relativi furono riportati da Groller, 1986, 1987).

Lo scopo dei rapporti era quello di raccogliere e riassumere informazioni dei servizi segreti, descrivere in grande dettaglio, e stimare l’Unione sovietica e il Patto di Varsavia R&D (Ricerca e Sviluppo) su parapsicologia e parafisica. I rapporti evidenziarono la storia della Russia pre-rivoluzionaria (Zarista), della seconda guerra mondiale, del dopoguerra, del Dipartimento di ricerca e sviluppo sovietico sulla psicotronia, sulla mente umana/controllo comportamentale, e l’intero spettro della parapsicologia.

Le informazioni sovietiche menzionano anche di materiale del Dipartimento di ricerca e sviluppo su parapsicologia/psicotronia, che i militari sovietici presero da vari centri di ricerca nazisti in Germania alla fine della seconda guerra mondiale. L’intero spettro dei fenomeni parapsicologi fu esplorato dai sovietici, che risultò in una gran quantitá di dati sperimentali e relativa letteratura di ricerca scientifica.

Un rapporto della DIA sottolineò, che c’era un dibattito scientifico est contro ovest nella letteratura scientifica sulla veridicità dei fenomeni paranormali e dei relativi dati scientifici, oppure se fossero paragonabili scientificamente agli studi scientifici occidentali e filosofici. Un altro rapporto della DIA elenca i nomi e gli affiliati di tutti i ricercatori, come anche i nomi dei vari centri di ricerca sovietici e del Patto di Varsavia che erano coinvolti. Anche, Pratt (1986) esamina e riassume la storia della ricerca psicotronica sovietica.

I servizi segreti americani erano preoccupati della possibilità che i sovietici e i loro alleati del Patto di Varsavia stessero conducendo progetti di ricerca e sviluppo sul controllo mentale ed effetti psicotronici con l’intento di scoprire come utilizzare e controllare i potenti fenomeni, che potevano essere usati contro gli Stati Uniti e i suoi alleati. LaMothe (1972) annotò come i sovietici abbiano ricercato metodi per influenzare il comportamento umano per oltre 60 anni.

I sovietici e i suoi alleati esplorarono approfonditamente la tecnologia dell’influenza che loro chiamarono “comportamento offensivo controllato”, che è definita come “ricerca sulla vulnerabilità umana come si applica a metodi di influenza e alterazione del comportamento umano” (LaMothe, 1972). Inoltre, LaMothe (1972) descrive le tecniche rivoluzionarie che i sovietici studiarono per influenzare il comportamento umano che includevano: suono, luce, colore, odori, deprivazione sensoriale, sonno, campi elettromagnetici, biochimica, autosuggestione, ipnosi, e fenomeni parapsicologici (come psicocinesi, telecinesi, percezione extrasensoriale ESP, proiezioni astrali, chiaroveggenza, precognizione e sogni, ecc.). Il rapporto LaMothe (1972) divenne un aiuto nello sviluppo di contro misure per la protezione del personale americano e/o dei suoi alleati.

Psicotronico è la parola generale che era usata nella prima Unione sovietica e dai paesi del Patto di Varsavia per classificare i molti fenomeni psichici che erano sotto investigazione scientifica. Le conclusioni che furono raggiunte nel rapporto della DIA sono che all’interno della categoria psicotronica, i sovietici identificarono due caratteristiche separate (LaMonthe, 1972):

1. bioenergetici: quei fenomeni associati con la produzione di effetti obiettivamente percettibili come psicocinesi, telecinesi, effetti di lievitazione, trasformazioni di energia, cioè l’alterazione o interessamento della materia;

2. bioinformazioni: quei fenomeni associati con l’ottenimento di informazioni attraverso mezzi, oltre che con i normali canali sensoriali (cioè ESP), come telepatia, precognizione, e chiaroveggenza, come l’uso della mente per inserirsi nei pensieri di altri e acquisire informazioni presenti o future circa eventi obiettivi nel mondo.


Questi fenomeni coinvolgono l’uso della mente e/o qualche “campo” del corpo per colpire altre menti e oggetti inanimati indipendentemente dalla distanza o dal tempo trascorso, e senza coinvolgere nessuno strumento convenzionale.

Bioenergetica e bioinformazione sono due classificazioni che fanno parte di un solo ramo della scienza, che i sovietici preferiscono chiamare biocomunicazione. La ricerca sovietica sulla biocomunicazione è principalmente interessata all’esplorazione dell’esistenza di un definito gruppo di fenomeni naturali, controllati da leggi che non sono basate su nessuna influenza (energetica) conosciuta.

I tipi di fenomeni di biocomunicazione (psicotronici) includono speciali attività biofisiche sensoriali, cervello e controllo della mente, comunicazione telepatica o trasmissione bioinformatica, bioluminescenza e emissioni bioenergetiche, e gli effetti di stati alterati di coscienza sulla psiche umana. La psicotronia e la visione a distanza forniscono capacità che hanno, ovviamente, applicazioni di spionaggio. I sovietici e i loro alleati del Patto di Varsavia investirono milioni di dollari in ricerca e sviluppo psicotroniche perché capirono ciò, e videro il potenziale profitto per le applicazioni militari e di spionaggio.

La risposta degli Stati Uniti ai programmi di ricerca e sviluppo psicotronici sovietici era il Programma per la visione a distanza. In aggiunta, l’esercito americano iniziò il progetto JEDI nel 1983, che cercò di incrementare il potenziale umano usando modelli comportamentali e fisici eccellenti, che si potevano insegnare, attraverso mezzi non convenzionali (Alexander e altri, 1990).

Il progetto JEDI era inizialmente un esperimento per modellare le prestazioni umane, attraverso le capacità di programmazione neuro-linguistica (PNL), là dove furono usate tecnologie avanzate d’influenza, per modellare eccellenti prestazioni nell’essere umano. Il programma passò sotto le protezioni dell’esercito (INSCOM) e la Scuola per l’organizzazione dell’efficacia, e fu sponsorizzata come un gruppo di un’agenzia interna del governo degli Stati Uniti. Infine, dovrebbe essere sottolineato che il programma addestrò con successo centinaia di persone, tra cui membri del Congresso (come Al Gore, Jr. e Tom Downey), prima di essere chiuso.

C’è un gran numero di dati di ricerca basati su fatti scientifici da tutto il mondo che attestano la fisica realtà del p-Teletrasporto e i relativi fenomeni anomali di Psi (Mitchell, 1974b; Targ e Puthoff, 1977; Nash, 1978; Radin, 1997; Tart e altri, 2002).

Gli scettici non dovrebbero rapidamente scartare la materia trattata in questo capitolo, perché si deve rimanere con la mente aperta circa questo argomento e considerare il p-Teletrasporto come una valida e ulteriore esplorazione scientifica. L’argomento psicotronico è controverso all’interno della comunità scientifica occidentale. Il dibattito tra gli scienziati e filosofi scientifici è altamente sovraccaricato a volte, e diviene malevolo al punto tale che rispettabili scienziati scettici cessano di essere imparziali rifiutando di esaminare i dati degli esperimenti o le teorie, e preferiscono scavalcare discorsi razionali facendo attacchi personali e adducendo argomenti irrazionali (da salotto).

Il p-Teletrasporto e i relativi fenomeni sono veramente anomali, e sfidano i paradigmi scientifici moderni. Lightman e Gingerich (1991) scrivono, “Gli scienziati sono riluttanti nel cambiare i paradigmi, per la pura ragione psicologica che essi gli sono familiari, il che è spesso più confortevole della non familiarità, e che la fiducia in tali incongruenze non è confortante”. Le teorie cambiano col tempo, quando delle anomalie si inserisco nello scenario. Le anomalie sono particolarmente di aiuto per sottolineare il punto di inadeguatezza di un vecchio modello e indicarci la via verso uno nuovo.

Fatti scientifici anomali sono inaspettati e difficili da spiegare all’interno di un quadro teorico esistente. Kuhn (1970) descrive le scoperte scientifiche come un processo complesso, in cui un fatto di natura anomala è riconosciuto, e poi seguito da un adeguamento del quadro teorico esistente (cioè, un modello) che fa del nuovo fatto non più un’anomalia. Kuhn affermò che, “le scoperte iniziano con la consapevolezza di un’anomalia; attraverso il riconoscimento che la natura ha in qualche modo violato la pre-indotta aspettativa, che governa la normale scienza”.

Questa dichiarazione descrive esattamente e con chiarezza, cosa accadde durante la rivoluzione storica che ebbe luogo nella fisica tra la classica meccanica/elettrodinamica era nel 19° secolo e la quantica/atomica/nucleare/relativistica era nel 20° secolo. Queste non sono le uniche volte, nella storia dell’uomo, che i modelli scientifici sono cambiati drammaticamente. La scoperta del p-Teletrasporto già iniziò nel 20° secolo, così lasciateci continuare le scoperte e creare un nuovo modello fisico per il 21° secolo.
25 novembre 2003 di Eric W. Davis

Traduzione: Matteo Bedendo
Editing: Laura Rizzotto


Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.9042

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