Anche in Italia si potrà coltivare e distribuire cannabis a scopo terapeutico e farmaceutico. Ecco cosa prevede la legge
Ecco cosa prevede la legge: “Il decreto Ministeriale rende possibile prescrivere ed utilizzare questi principi attivi, quindi mette nelle disponibilità un ulteriore strumento terapeutico per la cura palliativa del dolore o per altre applicazioni terapeutiche in molte forme di disabilità fisica e mentale a discrezione del medico, dietro presentazione di ricetta medica, da rinnovarsi di volta in volta nel caso di preparazioni magistrali”. La cannabis si è infatti dimostrata efficace contro dolore, nausea, vomito, anoressia, chachessia, spasticità e disturbi del movimento: tra le malattie “d’interesse” elencate dal testo normativo, troviamo quindi glaucoma, epilessia, stress post-traumatico, depressione, emicrania, ictus, sindrome di Tourette, sindrome bipolare, artrite reumatoide, asma bronchiale. Fanno parte della lista anche il morbo di Alzheimer, di cui oggi ricorre la Giornata Mondiale, e l’Aids, “malattia nella quale solo raramente si hanno dolori neuropatici ma spesso si osserva grave deperimento organico ed inappetenza”. A suffragare la decisione ci sono una vasta letteratura scientifica, che approfondisce le singole proprietà terapeutiche e palliative dei cannabinoidi nelle loro varie forme, e “le esperienze cliniche internazionali dello scorso decennio, che hanno mostrato per i cannabinoidi una apprezzabile efficacia nel trattamento di particolari sintomi, associata a una minore incidenza di effetti collatarali di rilievo rispetto a molti dei farmaci di comune impiego”.
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