Proviamo a immaginare come sarebbe il
mondo se potessimo entrare nel nostro mini elicottero, alzarci in volo
senza possedere nessuna licenza da pilota e raggiungere la nostra
destinazione in grande stile evitando il traffico cittadino. Grazie al
progetto myCopter finanziato dall’Unione Europea, questo sogno potrebbe
presto diventare realtà.
Figura 1. myCopter - rappresentazione artistica. Copyright Gareth Padfield, Flight Stability and Control.
L’idea è nata nel 2007 con Heinrich H. Bülthoff, ricercatore del Max Planck Institute, in seguito alla proposta dell’Unione Europea di cercare nuove idee per migliorare il sistema dei trasporti in Europa. Attualmente sei istituzioni europee stanno partecipando all’iniziativa che è ancora agli inizi.
La prima fase del progetto, che prevede l’avvio di piattaforme sperimentali e la programmazione di alcuni aspetti del sistema di controllo, è quasi completata.
L’aumento dei problemi legati al traffico che, secondo le previsioni, nei prossimi anni tenderanno a peggiorare, costituisce la spinta motivazionale per portare avanti il progetto. L’idea è quella di sviluppare un sistema di trasporto aereo personale, cha sia sostenibile non solo dal punto di vista ambientale ma anche dal punto di vista economico.
I veicoli verrebbero progettati in modo tale da poter essere pilotati da persone senza alcuna esperienza di volo. Inoltre, le stazioni di terra per il controllo del traffico aereo non sarebbero necessarie in quanto, volando a bassa quota, i mini-elicotteri non interferirebbero con l’attuale regime del traffico aereo.
Figura 2. myCopter interno della cabina di pilotaggio. rappresentazione artistica. Copyright Gareth Padfield, Flight Stability and Control.
Danny Hakim, giornalista del New York Times, ha colto al volo l’occasione per effettuare un test presso il simulatore di volo del centro di ingegneria dinamica dell’Università di Liverpool. Il giornalista ha così descritto la sua esperienza: «Non so come volare e non sono nemmeno un guidatore appassionato, tuttavia sono riuscito a decollare facilmente da quello che sembrava un campo circondato da sei case nella campagna inglese. Subito dopo, volando attraverso una serie di quadrati rosa distribuiti lungo l’orizzonte simulato, ho percorso un’autostrada aerea virtuale che si stendeva davanti a me».
I ricercatori della suddetta università hanno lavorato con ex piloti collaudatori militari con l’obiettivo di elaborare un sistema di facile utilizzo per persone prive di qualsiasi esperienza di volo. Gli studiosi stanno utilizzando i simulatori per capire come le persone possano riuscire a destreggiarsi ai comandi del veicolo virtuale.
Il progetto MyCopter ha ancora tanta strada da percorrere. Gli scienziati, infatti, dovranno trovare un sistema che impedisca alle persone di scontrarsi tra loro mentre sono alla guida del veicolo e dovranno lavorare alle infrastrutture che sarebbero necessarie qualora il progetto diventasse realtà.
Secondo quanto riportato dal New York Times, sebbene il progetto sia ancora agli albori il team spera di riuscire a entrare presto nella seconda fase, per poter coinvolgere le aziende private ed elaborare potenziali modelli e prototipi di mini-elicotteri.
Figura 1. myCopter - rappresentazione artistica. Copyright Gareth Padfield, Flight Stability and Control.
L’idea è nata nel 2007 con Heinrich H. Bülthoff, ricercatore del Max Planck Institute, in seguito alla proposta dell’Unione Europea di cercare nuove idee per migliorare il sistema dei trasporti in Europa. Attualmente sei istituzioni europee stanno partecipando all’iniziativa che è ancora agli inizi.
La prima fase del progetto, che prevede l’avvio di piattaforme sperimentali e la programmazione di alcuni aspetti del sistema di controllo, è quasi completata.
L’aumento dei problemi legati al traffico che, secondo le previsioni, nei prossimi anni tenderanno a peggiorare, costituisce la spinta motivazionale per portare avanti il progetto. L’idea è quella di sviluppare un sistema di trasporto aereo personale, cha sia sostenibile non solo dal punto di vista ambientale ma anche dal punto di vista economico.
I veicoli verrebbero progettati in modo tale da poter essere pilotati da persone senza alcuna esperienza di volo. Inoltre, le stazioni di terra per il controllo del traffico aereo non sarebbero necessarie in quanto, volando a bassa quota, i mini-elicotteri non interferirebbero con l’attuale regime del traffico aereo.
Figura 2. myCopter interno della cabina di pilotaggio. rappresentazione artistica. Copyright Gareth Padfield, Flight Stability and Control.
Danny Hakim, giornalista del New York Times, ha colto al volo l’occasione per effettuare un test presso il simulatore di volo del centro di ingegneria dinamica dell’Università di Liverpool. Il giornalista ha così descritto la sua esperienza: «Non so come volare e non sono nemmeno un guidatore appassionato, tuttavia sono riuscito a decollare facilmente da quello che sembrava un campo circondato da sei case nella campagna inglese. Subito dopo, volando attraverso una serie di quadrati rosa distribuiti lungo l’orizzonte simulato, ho percorso un’autostrada aerea virtuale che si stendeva davanti a me».
I ricercatori della suddetta università hanno lavorato con ex piloti collaudatori militari con l’obiettivo di elaborare un sistema di facile utilizzo per persone prive di qualsiasi esperienza di volo. Gli studiosi stanno utilizzando i simulatori per capire come le persone possano riuscire a destreggiarsi ai comandi del veicolo virtuale.
Il progetto MyCopter ha ancora tanta strada da percorrere. Gli scienziati, infatti, dovranno trovare un sistema che impedisca alle persone di scontrarsi tra loro mentre sono alla guida del veicolo e dovranno lavorare alle infrastrutture che sarebbero necessarie qualora il progetto diventasse realtà.
Secondo quanto riportato dal New York Times, sebbene il progetto sia ancora agli albori il team spera di riuscire a entrare presto nella seconda fase, per poter coinvolgere le aziende private ed elaborare potenziali modelli e prototipi di mini-elicotteri.
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