L’isola di Palmerston, la più lontana e isolata del mondo!
Giusto l’altro giorno vi abbiamo illustrato otto isole deserte (o quasi)
nelle quali è possibile passare una tranquilla e rilassante vacanza
all’insegna del relax, adatte anche a chi possiede un forte spirito
avventuriero ed esplorativo.
Perchè sì, bisogna ammetterlo, un po’
tutti abbiamo desiderato almeno una volta staccare da tutto e tutto per
andarsi a “rifugiare” in un’isola deserta, dove pace e tranquillità la
fanno da padrone, un posto in mezzo al nulla, isolato dal mondo.
E una realtà del genere esiste davvero.
Si chiama Palmerston ed è un atollo appartenente all’arcipelago delle Isole Cook, localizzata a 500 km da Rarotonga. Un’isola che, possiamo dirlo, è ubicata in uno dei luoghi più remoti e sperduti del mondo.
L’arcipelago delle isole di Cook (la cui difesa è gestita dalla Nuova Zelanda) è costituito da 15 piccole isole nell’oceano Pacifico meridionale (Polinesia) con una superficie complessiva di 240 km2 e una popolazione di circa di 18.000 abitanti.
L’isola di Palmerston è costituita da
una serie di isolotti di sabbia legati l’uno all’altro dalla barriera
corallina che crea una laguna sul versante interno.
E’ stata scoperta nel 1774 dal capitano Cook
(da cui le isole prendono il nome appunto), ma si è atterrati
sull’isola qualche tempo più tardi, con precisione il 13 Aprile del
1777.
Cook la trovò completamente isolata, disabitata, anche se furono scoperte alcune tombe antiche.
Nel 1863, poi, William Marsters,
carpentiere di una nave, approdò sull’isola con due mogli polinesiane,
alla quale ne aggiunse poi una terza. E con loro, Marsters generò una grande famiglia di circa 23 bambini, i cui discendenti oggi abitano sull’isola.
Nel 1954, poi, alla famiglia è stata concessa la piena proprietà dell’isola.
La popolazione odierna dell’isola è costituita da appena 62 abitanti.
Tre rami della famiglia Marsters rimangono ancora oggi a Palmerston:
ognuno di questi discende da una delle tre mogli di William, ma il
matrimonio all’interno di un gruppo familiare è vietato.
Palmerston Island, inoltre, è l’unica isola nelle Isole Cook per i quali l’inglese è la lingua madre.
Ma cosa possiamo trovare sull’isola di Palmerston?
Un vero e proprio paradiso tropicale
terrestre, uno scenario estasiante per i nostri occhi, fatto di un mare
limpido e cristallino, spiagge bianche, alberi, palme e capanne.
Insomma, quando ci capita di immaginare un’isola deserta nella nostra
mente ci appaiono immagini facilmente riconducili, seppur
inconsciamente, all’isola di Palmerston.
Nonostante ciò, come prevedibile, si
tratta di un luogo lontano dai classici comfort a cui siamo generalmente
abituati: è possibile trovare appena due toilette su tutta l’isola mentre l’acqua che viene bevuta è quella piovana.
L’energia elettrica e altre utilità moderne sono disponibili sull’isola, anche se per poche ore al giorno.
Di recente, inoltre, è stata costruita una stazione telefonica, unico collegamento permanente con il mondo esterno.
La barriera corallina è abitata da molluschi e pesci, anche se le specie sono a rischio a causa della pesca eccessiva. Da ammirare anche le numerose tartarughe marine e la moltitudine di uccelli rari.
L’economia non è molto ricca perchè
l’estrema lontananza dell’isola produce un mercato difficile da
mantenere. Il denaro, dunque, viene utilizzato per acquistare beni fuori
dall’isola.
La comunità di Palmerston è molto
tranquilla ed ospitale, e conduce una vita molto semplice, lontana dalla
frenesia e dai ritmi incalzanti a cui siamo ormai abituati a vivere.
Lì, infatti, la vita sociale si svolge attorno alla chiesa e alla
preparazione di cibi e pasti da consumare insieme.
Com’è possibile raggiungere l’isola di Palmerston?
L’isola non è disposta di un aeroporto e non è possibile raggiungerla nemmeno con l’idrovolante,
questo perchè per questi mezzi non sarebbe possibile atterrare nè in
laguna, per via di una barriera corallina troppo vicina alla superficie
dell’acqua, né in mare aperto, a causa delle condizioni perennemente
agitate dell’oceano.
L’unico mezzo con cui l’isola può essere raggiunta è la barca, ma si tratta di ore di viaggio e bisogna sempre tenere in considerazione le condizioni dell’oceano. Le navi da carico, inoltre, vi si recano un paio di volte l’anno per le provviste e i rifornimenti.
Cosa dite: abbiamo stuzzicato la vostra voglia di partire?
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