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domenica 26 ottobre 2014

Come spendere 100 euro al mese viaggiando 6 mesi con le piattaforme di sharing economy

unlearning
Lucio, Anna e Gaia sono rientrati dal loro lungo viaggio. Erano partiti lo scorso aprile con l’intenzione di viaggiare 6 mesi barattando tutto ciò che potessero avere bisogno. Ecco come hanno fatto. 

Il viaggio è una delle prime cose a cui rinunciare quando i soldi cominciano a scarseggiare. Noi però volevamo partire. Avevamo progettato  un lungo viaggio (qui su www.unlearning.it ne saprete di più) e la nostra intenzione era di stare via sei mesi. Ma i soldi erano pochi. Così abbiamo pensato di barattare o “portare a reddito” tutto quello che possedevamo e scambiarlo con tutto quello che ci sarebbe servito. A partire dagli spostamenti. Sarebbe stato difficile trovare un’azienda tradizionale così abbiamo pensato a tutte le auto con una sola persona che viaggiano da una parte all’altra dell’Europa e siamo arrivati a Blablacar.
Blablacar e il ridesharing
BlaBlaCar è un modo economico di viaggiare. Il servizio mette in contatto chi ha uno o più posti auto con passeggeri che devono andare nella stessa direzione. Abbiamo percorso quasi tutti i 6000 km del nostro viaggio con autisti che hanno condiviso con noi il loro viaggio. Molto spesso ci hanno portato fino al punto desiderato, ci hanno aiutato con i bagagli e abbiamo chiacchierato del nostro progetto e delle loro vite. Con Francesco, che ci ha portato da Graz a Vienna, l’amicizia si è protratta oltre viaggio. Con gli autisti di BlaBlaCar siamo riusciti a barattare il viaggio con crediti Reoose, notti a casa nostra, cene con Gnammo. Questo video racconta come ha funzionato.
Reoose e il baratto asincrono
La nostra casa è piena di beni che non usiamo più. Prima di partire l’abbiamo fotografata e pubblicata su Reoose, una piattaforma di baratto dove un oggetto vale per quello che serve e non per la sua marca. Una borsa, per esempio, vale 25 crediti perchè serve a metterci dentro delle cose, che sia di Winnie Pooh o di Louis Vuitton. Quando pubblichi un bene il sito ti riconosce un corrispettivo in “crediti”, che è possibile utilizzare per prendere altri oggetti. Su Reoose ci siamo così sbarazzati di un po’ di cose che avevamo in casa e abbiamo barattato i crediti con una poltrona letto, una giacca per Gaia e quelli rimasti li abbiamo offerti a chi ci offriva i passaggi.
Gnammo e il social eating
Gnammo permette di organizzare cene e pranzi in case privati, lasciando libera la fantasia di ognuno di creare menù di tutti i tipi, cene tematiche o quello che ti passi per la testa. Anna è un ottima cuoca e quando abbiamo scoperto Gnammo il suo talento si è trasformato in una risorsa per il nostro viaggio. Abbiamo organizzato un po’ di cene a casa, e abbiamo ricavato denaro per il viaggio che abbiamo speso per i trasporti o anche per mangiare da altri cuochi di Gnammo. Il concetto è sempre lo stesso: fai di una sera casa tua un ristorante, e poi investi quanto guadagnato in viaggio!
Timerepublik e la condivisione dei talenti
Timerepublik permette di scambiare servizi con persone di tutto il mondo. Il tempo è la sua moneta.Come una banca del tempo, ma digitale e globale. Un’ora di lavoro di un grafico vale quanto un’ora di un giardiniere. Le ore passano di “portafoglio” in “portafoglio” in modo circolare, proprio come il denaro, così i servizi non devono essere per forza ricambiati. Io sono un video maker. Ci sono moltissimi gruppi musicali che vogliono un videoclip ma non possono permetterselo. Così, prima di partire, ho proposto ad alcuni di loro di pagarmi in ore. “Per fare un videoclip ci metto circa 15 ore. Procuratevi 15 ore su Timerepublik, facendo dei lavoretti, dando lezioni di musica. E pagatemi con questo tempo”.
Detto-fatto: alcuni di loro mi hanno “versato” 15 ore su Timerepublik, in cambio gli ho preparato un videoclip e noi abbiamo usato queste ore durante il viaggio per richiedere servizi di ogni tipo, come una guida turistica a Graz (in Austria), un passaggio attraverso la Sicilia, una lezione di Yoga, un esperto di Social Network che ci ha aiutato ad ottimizzare la nostra pagina Facebook. Importantissimo! Con le ore abbiamo pagato il nostro amico Michele, per il tempo che ha dedicato per gestire la nostra casa, quando l’abbiamo scambiata con Homelink.
Home link e lo scambio casa
Homelink è uno dei tanti servizi che permette di scambiare la propria casa con persone di tutto il mondo. L’abbiamo scelto, tra le diverse piattaforme simili, perchè è conduzione famigliare. Se si ha un dubbio o un problema, basta scrivere o telefonare ad Annalisa.Abbiamo fatto alcuni scambi casa cosidetti sincroni: mentre una famiglia  era a casa nostra a Genova, noi vivevamo nella loro abitazione.
Altri scambi sono stati non simultanei: famiglie che venivano dalla Germania, dall’Inghilterra e dalla Nuova Zelanda hanno dormito nei nostri letti e noi abbiamo ancora un “bonus” per farci mesi di vacanza intorno al mondo. Un modo per viaggiare, conoscere e aprirsi al prossimo. E risparmiare.
Airbnb per pagare le bollette
Mentre noi eravamo in giro per il mondo la nostra casa costava: mutuo, bollette e condominio dovevamo continuare a pagarli. Così abbiamo pensato di mettere la nostra casa su Airbnb. Tramite questa piattaforma è possibile affittare la propria casa per brevi periodi a turisti che possono così avere un’esperienza di viaggio molto più autentica, vivendo in una casa di qualcuno del posto.
Siamo fortunati: la nostra casa è in centro a Genova e appena l’abbiamo messa sul sito (con una bella descrizione in italiano ed inglese) le richieste sono cominciate ad arrivare.
Anche i nostri amici Michele e Gaia ci hanno aiutato nella gestione della casa e con il denaro ricavato noi abbiamo pagato il mutuo e le spese della casa e i nostri amici un volo in Giappone al nostro ritorno. Quel poco che ci è avanzato lo abbiamo dato come “cupon” ai driver di BlaBlaCar che hanno accettato questo pagamento in cambio del passaggio.
Abbiamo anche usato Airbnb come viaggiatori una notte… Ed è bello avere qualcuno ti viene a prendere, ti racconta la sua casa e ti offre la sua ospitalità. Si entra nel “mood” del posto con molta più facilità!
Wwoffing, Workaway e Helpx vitto e alloggio in cambio di lavoro
La maggior parte del viaggio si è svolta con l’aiuto di questi tre serviziche mettono in contatto viaggiatori con famiglie e comunità disposte ad ospitare in cambio di aiuto. C’è chi possiede terre e chiede braccia per coltivarle, chi chiede aiuto a costruire qualcosa, chi più semplicemente vuole imparare una cucina o ha bisogno di spaccare legna per l’inverno.
Wwoofing, il più famoso di questo tipo di servizi, permette di ottenere un posto dove dormire e cibo in cambio di lavoro in una fattoria biologica. Workaway e helpx, invece permettono scambi in tutti i settori. Questo modo di viaggiare permette non solo di abbattere i costi ma di vivere un turismo diverso e imparare qualcosa di nuovo. Nella nostra prima esperienza in Inghilterra (che vedete nel nostro trailer) siamo stati a casa di una musicista: lavorando 4 ore al giorno abbiamo dipinto muri, pulito l’orto e aiutato in cucina e nel molto tempo libero rimasto abbiamo fatto i turisti e migliorato l’apprendimento della lingua inglese. Durante il viaggio di www.unlearning.it, invece, siamo stati in un ecovillaggio che punta all’indipendenza energetica, in una scuola democratica, in una comune libertario, in una fattoria sociale, in un circo, in un rifugio sperduto sulle Alpi; abbiamo conosciuto nuovi amici, trovato nuove idee e imparato nuovi lavori.
Couchsurfing e l’ospitalità gratuita
Spesso le nostre tappe erano lontane fra loro ed era difficile andare da una parte all’altra con un solo passaggio. Per le piccole “intertappe” ci siamo affidati a couchsurfing.org. Su questa piattaforma puoi mettere a disposizione il tuo divano gratuitamente a viaggiatori di tutto il mondo. In cambio di cosa? Di viaggiare con i loro racconti, di un piccolo regalo, di una cena tipica cucinata nelle loro pentole e così via. Ma anche in cambio di niente perché chi ospita su Couchsurfing sa che c’è sempre qualcun altro couchsurfer pronto a lui.
Può sembrare strano ma il couchsurfing ti cambia. Ora che siamo tornati, dopo aver viaggiato per mesi in questo modo, ci è venuto naturale aprire la nostra casa e rendere indietro, anche se a persone diverse, le decine di serate passate in giro per l’ Europa.
Tutto questo lo abbiamo fatto con Gaia, che ha quasi 6 anni. Quindi non fatevi problemi: i vostri figli non sono una palla al piede ma viaggiano tranquillamente con voi e, anzi, di problemi se ne fanno davvero pochi. Se scambiate casa dovranno preparare la loro cameretta per un bambino che arriva dall’altra parte del mondo e giocherà con i suoi dinosauri. Un bel modo di aprire loro la mente.
Non è obbligatorio partire per 6 mesi, ma spero che il nostro articolo possa dare alcuni spunti validi per la prossima estate. Certo serve molta fiducia per viaggiare con uno sconosciuto, dormire a casa di uno sconosciuto, invitare a cena uno sconosciuto e scambiare del tempo con lui, ma se lasciamo da parte un attimo la paura possiamo guardare la realtà con occhi un po’ diversi e, con le nostre azioni, generare un “circolo di buone pratiche” che fa bene a noi stessi e a tutti quelli che incrociano le nostre vite.
Lucio, Anna e Gaia Basadonne unlearning.it

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