La berlina model S prodotta da Tesla Motors, concorrente elettrico della BMW Serie 5 |
La decisione mette fuori legge il modello di business della società
californiana Tesla Motors, fondata da Elon Musk (uno dei fondatori di
PayPal), che commercializza la spider sportiva Tesla Roadster e la berlina Model S senza intermediari.
Per spingere le vendite nel nord-est del Paese (dove si trova il New
Jersey), nel 2012 Tesla aveva creato delle stazioni di carica rapida,
servizio a titolo gratuito per i Clienti Model S.
Il New Jersey si accoda ad Arizona e Texas nel mettere fuori gioco
Tesla, mentre California, Colorado, Massachusetts e Virginia hanno
approvato il suo il metodo di vendita.
Ma perché prendersela con un produttore che lo scorso anno ha venduto poco più di 20mila auto in un mercato da 14 milioni di unità?
Perché potrebbe creare un precedente, e – potenzialmente – far perdere
un sacco di soldi ai concessionari USA che hanno quindi deciso di
investire una parte di questo denaro per pagare attività lobbistiche contro ogni rischio di essere tagliati fuori dalla catena di distribuzione, ora o in futuro.
Oltre a ciò i potenti gruppi di concessionarie USA vedono di cattivo occhio tutto ciò che ha a che fare con il trasporto elettrico,
avendo questi veicoli bisogno di meno manutenzione, attività portata a
termine dalle officine e che rappresenta una parte sensibile dei loro
introiti.
Ciliegina sulla torta, anche la lobby dei produttori di carburanti –
anch'essa vicina ai Repubblicani – potrebbe essere in gara per fare
quanti più sgambetti possibile a Tesla.
Quindi: nulla di personale nei confronti di Elon Musk e dei suoi amici, semplicemente Tesla rappresenta tutto ciò che è male e potenzialmente pericoloso per il mantenimento dell'attuale status quo. E quindi va combattuto.
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