BICKERSHAW (Inghilterra) – Si sente dire spessissimo che un medico non dovrebbe lasciarsi trasportare dalla storia personale del proprio paziente. Casi simili certamente si trovano anche in altri contesti ma soprattutto in campo medico questo è un tema delicato. A volte ogni tipo di comunicazione umana ha bisogno di qualche principio in più sul quale reggere poiché sentimenti, relazioni e pensieri non sono sufficientemente giostrabili da un teorema imparato a memoria. Come insegna una nota serie televisiva americana, ciò che si può guadagnare facendo un piccolo gesto in più, serve a contagiare chi ci sta introno piuttosto che gratificare noi stessi. Non fa parte delle puntate di una serie TV il gesto che questi medici e infermieri hanno fatto per un’anziana signora, malata terminale di cancro, per esaudire il suo ultimo desiderio.
Prima di esalare l’ultimo respiro, ha espresso il desiderio di rivedere almeno un’ultima volta il suo adorato cavallo che ha cresciuto per la bellezza di 25 anni fin da quando era un giovane puledro. La visita esclusiva è avvenuta nel cortile dell’ospedale, predisposta anche per le estreme condizioni in cui l’anziana signora si trovava: essendosi accorti che stava peggiorando, i medici hanno approvato la visita dell’animale nella zona ospedaliera, d’accordo con la famiglia della signora che ha esalato il suo ultimo respiro appena qualche ora dopo l’incontro con il suo cavallo.
Così la figlia 33enne la ricorda: “Mia madre amava i cavalli e adorava tutti gli animali. Nel giardino di casa sua ospitava ben 6 cavalli, 3 cani e 3 gatti oltre ad altri animali. Vedendo che nel corso del ricovero le sue condizioni non miglioravano, ci siamo preparati al peggio. Fino a che ne abbiamo avuta la certezza quando i medici ci hanno chiamato per organizzare l’incontro con Bronwen dicendo che era l’ultimo desiderio di mia madre prima di morire. Sarò sempre grata perché ci hanno permesso di darle quest’ultima gioia. È stato un gesto anche molto importante, da sempre mia madre ha lavorato sodo, è sempre stata una di quelle persone che facevano tutto per chiunque”. L’anziana infatti ha dedicato tutta la sua vita ai cavalli, ha lavorato per anni al Haydock Park Racecourse, l’ippodromo locale di una contea del nord est dell’Inghilterra, vicino la più nota Manchester.
La direttrice delle infermiere dell’ospedale ha concesso l’incontro tra il cavallo e la paziente di ottimo grado, commenta che è stato un privilegio prestarsi per agevolare la visita alla signora comprendendo quanto fosse importante per lei e per la sua famiglia. Da un certo punto di vista, afferma che è giusto scavalcare certi tipi di ostacoli purché un paziente e la sua famiglia ricevano attenzioni dignitose, dovute quando un degente si trova in fin di vita. Questa non dovrebbe rimanere soltanto una filosofia ma anche un pratico obiettivo al quale puntare.
La fotografia che ha conquistato il web facendone il giro in poco tempo ritrae la signora distesa sul lettino d’ospedale mentre accoglie il suo amato cavallo che le si avvicina e le strofina il naso contro, come fosse il suo amato animale domestico. Le infermiere che hanno assistito alla scena raccontano che la signora ha chiamato il suo cavallo Bronwen che si è chinato dolcemente su di lei e si è avvicinato con il naso umido sulle sue guance, come per baciarla teneramente. È stata una scena molto commuovente perché è sembrato che si stessero salutando per l’ultima volta. Alcuni membri dello staff ospedaliero hanno fieramente postato l’immagine dell’anziana signora e del suo cavallo sul proprio profilo social, per mandare un semplice messaggio: a volte basta veramente poco per fare quel miglio in più che per altri invece significa molto di più.
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