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sabato 20 dicembre 2014

MIUR, bevande zuccherate: la denuncia di una nutrizionista

Le raccomandazioni per la prevenzione del cancro non seguite dal Ministero

 

Il MIUR e quelle raccomandazioni sulle bevande zuccherate

Ormai è chiaro, ci sono degli alimenti e dei comportamenti che si dovrebbero evitare per prevenire i tumori. Lo scorso 15 ottobre l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), un organo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità impegnata nella ricerca sul cancro, ha pubblicato la nuova edizione del Codice Europeo contro il Cancro, che consiste in 12 raccomandazioni da seguire per ridurre il rischio di contrarre il cancro. Queste raccomandazioni non sono arrivate solo dall’OMS, ma anche da altre autorevoli organizzazioni come il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF) che nel 2007 aveva pubblicato i suoi consigli per la prevenzione dei tumori, che riflettono le raccomandazioni dell’IARC.
Fra le raccomandazioni c’è quella di evitare le bevande zuccherate, ma sul sito ilgustofascuola.it, lanciato di recente dal MIUR (Ministero dell’Istruzione) in collaborazione con Federalimentare, non si può leggere questa raccomandazione, come denunciato dalla nutrizionista Chiara Cevoli, che ha inviato una mail al ministero, ma non ha ancora ricevuto risposta.

MIUR, le raccomandazioni per prevenire i tumori assenti dal sito Ilgustofascuola.it

La dottoressa Cevoli ha fatto notare come, invece che sconsigliare il consumo di bevande zuccherate, vengano soltanto messi in evidenza alcuni “plus” e “minus”, rispettivamente la capacità di idratare il nostro organismo e gli effetti negativi legati all’eccesso nel consumo. Eppure sul sito si legge anche che nel nuovo Protocollo d’Intesa tra MIUR e Federalimentareviene ribadita la convinzione, condivisa da entrambe le parti, che l’educazione alimentare, combinata ad un’adeguata attività fisica, rappresenti l’unica via per combattere il sovrappeso e l’obesità e vengono individuati gli strumenti formativi idonei a raggiungere tale obiettivo“. Insomma, buone le intenzioni, ma la realtà è diversa, scrive la nutrizionista Chiara Cevoli, che aggiunge: “Di legumi non se ne parla in nessuna pagina del sito, mancano le sezioni sulle uova e sul pesce. E questa la chiamano educazione alimentare“. La dott.ssa Cevoli ha affermato di aver inviato una mail sia al MIUR che al Ministero della Salute richiedendo spiegazioni e che siano fatte le opportune modifiche al sito, ma non ha ancora ricevuto risposta.

Non solo MIUR, le raccomandazioni assenti dal sito del Ministero della Salute

Il fatto che alcune raccomandazioni siano assenti dai siti web dei ministeri porta a pensare che “non si tratti di una svista“, come aveva affermato il dottor Franco Berrino nell’intervista che abbiamo realizzato la scorsa settimana con riferimento all’assenza della raccomandazione sull’evitare il consumo di carni conservate che era inizialmente assente dal sito www.salute.gov.it. “la cosa vergognosa del nostro Ministero della Salute è che nella traduzione italiana che è comparsa sul sito del Ministero della Salute, questa raccomandazione di evitare carni conservate non c’è. Può essere stata una svista o può essere stata una scelta. Io temo che sia stata una scelta per non danneggiare l’industria nazionale. Ma noi con l’industria nazionale dobbiamo lavorare perché facciano dei prodotti migliori“, aveva detto Berrino nel video che potete vedere sotto:

 http://www.lafucina.it/2014/12/18/miur/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter


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