Le raccomandazioni per la prevenzione del cancro non seguite dal Ministero
Il MIUR e quelle raccomandazioni sulle bevande zuccherate
Ormai
è chiaro, ci sono degli alimenti e dei comportamenti che si dovrebbero
evitare per prevenire i tumori. Lo scorso 15 ottobre l’Agenzia
Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), un organo
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità impegnata nella ricerca sul
cancro, ha pubblicato la nuova edizione del Codice Europeo contro il
Cancro, che consiste in 12 raccomandazioni da seguire per ridurre il
rischio di contrarre il cancro. Queste raccomandazioni non sono arrivate
solo dall’OMS, ma anche da altre autorevoli organizzazioni come il
Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF) che nel 2007 aveva
pubblicato i suoi consigli per la prevenzione dei tumori, che riflettono
le raccomandazioni dell’IARC.
Fra le raccomandazioni c’è quella di evitare le bevande zuccherate, ma sul sito ilgustofascuola.it, lanciato di recente dal
MIUR
(Ministero dell’Istruzione) in collaborazione con Federalimentare, non
si può leggere questa raccomandazione, come denunciato dalla
nutrizionista Chiara Cevoli, che ha inviato una mail al ministero, ma
non ha ancora ricevuto risposta.
MIUR, le raccomandazioni per prevenire i tumori assenti dal sito Ilgustofascuola.it
La
dottoressa Cevoli ha fatto notare come, invece che sconsigliare il
consumo di bevande zuccherate, vengano soltanto messi in evidenza alcuni
“plus” e “minus”, rispettivamente la capacità di idratare il nostro
organismo e gli effetti negativi legati all’eccesso nel consumo. Eppure
sul sito si legge anche che nel nuovo Protocollo d’Intesa tra
MIUR e
Federalimentare “
viene
ribadita la convinzione, condivisa da entrambe le parti, che
l’educazione alimentare, combinata ad un’adeguata attività fisica,
rappresenti l’unica via per combattere il sovrappeso e l’obesità e
vengono individuati gli strumenti formativi idonei a raggiungere tale
obiettivo“. Insomma, buone le intenzioni, ma la realtà è diversa, scrive la nutrizionista Chiara Cevoli, che aggiunge: “
Di
legumi non se ne parla in nessuna pagina del sito, mancano le sezioni
sulle uova e sul pesce. E questa la chiamano educazione alimentare“. La dott.ssa Cevoli ha affermato di aver inviato una mail sia al
MIUR
che al Ministero della Salute richiedendo spiegazioni e che siano fatte
le opportune modifiche al sito, ma non ha ancora ricevuto risposta.
Non solo MIUR, le raccomandazioni assenti dal sito del Ministero della Salute
Il fatto che alcune raccomandazioni siano assenti dai siti web dei ministeri porta a pensare che “
non si tratti di una svista“,
come aveva affermato il dottor Franco Berrino nell’intervista che
abbiamo realizzato la scorsa settimana con riferimento all’assenza della
raccomandazione sull’evitare il consumo di carni conservate che era
inizialmente assente dal sito
www.salute.gov.it. “
la
cosa vergognosa del nostro Ministero della Salute è che nella
traduzione italiana che è comparsa sul sito del Ministero della Salute,
questa raccomandazione di evitare carni conservate non c’è. Può essere
stata una svista o può essere stata una scelta. Io temo che sia stata
una scelta per non danneggiare l’industria nazionale. Ma noi con
l’industria nazionale dobbiamo lavorare perché facciano dei prodotti
migliori“, aveva detto Berrino nel video che potete vedere sotto:
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