Già i numeri del telefonino basterebbero per allarmarsi un po’. Lo guardiamo 150 volte al giorno. Due terzi degli inglesi lo usano sulla tazza da bagno, il 41 per cento dei giapponesi lo porta nella vasca, l’11 per cento degli under 25 americani interrompe un rapporto sessuale se riceve una chiamata. Nel 2009, gli italiani hanno parlato per ben 113,8 minuti sul mobile, contro i 103,8 miliardi di minuti sul fisso, mentre le schede Sim nel mondo sono 5,2 miliardi. Non solo: già nel 2004 uno studio dell’Università di Trieste mostrava che il 56 per cento dei bambini di scuola elementare possedeva un cellulare e che solo il 32 per cento lo spegneva per andare a dormire. Un comportamento ad alto rischio, perchè il cervello dei bambini viene ancor più danneggiato dalle radiazioni dei telefonini di quello degli adulti.
In libro del giornalista Riccardo Staglianò, Toglietevelo dalla testa!Cellulari, tumori e tutto quello che le compagnie telefoniche ci tengono nascosto (Chiare Lettere), fuga ogni incertezza. «È stato difficile anche per me», confida, «accettare che uno strumento attraverso cui passano comunicazioni ed emozioni possa essere pericoloso. Ma la buona notizia è che basta poco per evitare i rischi: usare l’auricolare con fili, ridurre le chiamate e aumentare gli sms, proteggere i bambini».
Cellulari, tumori e tutto quello che le lobby non dicono
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1) Non fare usare i telefoni cellulari ai bambini, se non in caso di emergenza. Tollerati gli SMS, ma è meglio ridurre anche quelli. I bambini devono ancora svilupparsi completamente dal punto di vista cerebrale. Pertanto le radiazioni emesse dai cellulari potrebbero fare danni molto più gravi che in un adulto.;
2) Utilizzare sempre gli auricolari con cavo (non quelli wireless). Anche l’uso del vivavoce è consigliabile;
3) In caso di presenza di poca rete o di mancanza di campo, non effettuare chiamate. In questi casi sarà necessaria più potenza radiante, con conseguenti maggiori radiazioni;
4) Usare il cellulare meno possibile in movimento, come ad esempio in treno e in automobile. Il rischio costante di diminuzione del segnale aumenta in questi casi l’emissione di radiazioni;
5) Non tenete il cellulare vicino in fase di chiamata, quando le radiazioni sono più forti. Durante una chiamata le radiazioni emesse sono più forti. Per questa ragione evitate di accostare il cellulare all’orecchio in questa fase. Aspettate la risposta del destinatario prima di avvicinarvi. In ogni caso limitate l’uso senza auricolari;
6) Non tenete il cellulare in tasca dei pantaloni, nel taschino della camicia o nella giacca che indossate. Le radiazioni emesse non sono pericolose solo per il cervello. Anche il cuore e gli altri organi rischiano danni dalla prolungata esposizione. Dunque cercate di non tenere i cellulari nei taschini interni delle giacche o nelle tasche frontali dei jeans;
7) Accorciate le chiamate. Se proprio non potete, cambiate spesso orecchio durante la conversazione. Questo è utile per dare un po’ di tregua sia al vostro cervello sia all’orecchio. Ma come detto in precedenza è sempre meglio evitare l’uso senza auricolari;
8) Quando state a casa usate la linea fissa per le telefonate. E se avete un PC e internet (non wifi), usate qualche altro mezzo di comunicazione (Skype) e telefonate VoIP;
9) Non addormentatevi mai con il cellulare vicino alla testa, ad esempio usandolo come sveglia. Dormire coi cellulari accanto è davvero molto pericoloso per il cervello;
10) Scegliete sempre modelli che abbiano un basso valore di SAR (tasso di assorbimento specifico delle radiazioni, è specificato nel libretto di istruzioni). I telefoni non emettono tutti lo stesso livello di radiazioni. Anche se è un indicatore imperfetto (considera solo l’effetto termico e non i danni sul dna), scegliete il modello con minore Sar.
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