Alessandro Di Battista rilancia la denuncia del deputato 5 Stelle Paolo Parentela
Etichette alimenti: via l’obbligo di citare lo stabilimento di produzione
Dal
14 dicembre non ci sarà più l’obbligo di specificare in etichetta lo
stabilimento di produzione dei prodotti alimentari, perciò il deputato
del M5S Paolo Parentela lancia l’appello: “
Abbiamo fatto di tutto per fermare questa follia ma ora abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti voi“,
si legge sulla sua pagina Facebook. I 5 Stelle hanno scritto una
proposta di legge sulle etichette alimentari molto chiara e concisa per
far sì che l’Italia mantenga in etichetta l’obbligo di citare lo
stabilimento di produzione. Il M5S è intervenuto già mesi fa prima con
un’interrogazione parlamentare, poi una risoluzione, un’interpellanza e
anche delle lettere rivolte ai Ministri competenti. Ma non c’è mai stata
una risposta. È fondamentale, secondo Parentela, che quest’obbligo
rimanga per difendere il Made in Italy dalle contraffazioni e ha quindi
presentato una proposta di legge per l’Indicazione della sede dello
stabilimento di produzione e confezionamento.
Etichette alimenti, Di Battista: “Col cibo non si scherza”
Il deputato Alessandro Di Battista ha rilanciato su Facebook l’appello del collega scrivendo: “Con
il cibo non si scherza. Oggi vi chiedo un aiuto. Più siamo e più sarà
IMBARAZZANTE il loro silenzio. Più siamo e più saranno costretti ad
ascoltarci. Aiutateci a far passare la nostra proposta di legge per far
sì che l’Italia mantenga l’obbligo di citare lo stabilimento di
produzione nelle etichette dei prodotti alimentari. Il mio collega Paolo Parentela della Commissione Agricoltura sta facendo un grande lavoro. Sosteniamolo!”
L’aiuto di cui Di Battista parla consiste nell’accedere all’area del
blog di Beppe Grillo riservata al Movimento 5 Stelle e inviare
attraverso un form la seguente mail ai ministri Guidi e Martina e al
premier Matteo Renzi:
“Spett. On.Guidi, On.Martina e Presidente Renzi,
Vi
chiedo di notificare alla Commissione Europea entro il 14 dicembre la
volontà di legiferare per mantenere l’obbligo di indicare in etichetta
lo stabilimento di produzione e confezionamento dei prodotti alimentari
commercializzati in Italia.
Il Paese non può aspettare ancora per avere risposte più rapide su questi temi.
Ringrazio per l’attenzione”
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