1 gennaio 2013 - di Gianni Lannes - Di
naturale c'è niente. Si tratta di attività sismiche indotte dai
riscaldatori ionosferici in uso alle forze armate degli Stati Uniti
d'America che stanno procurando disastri in gran parte del mondo,
scagliando energia elettromagnetica contro le faglie sismiche attive:
Iran, Usa, Messico, Venezuela, Cile, Giappone, Grecia, Nuova Zelanda,
Romania, Egitto, Spagna, Turchia, Cipro, Filippine e soprattutto Italia.
E'
in atto una guerra ambientale non convenzionale e non dichiarata,
vietata dalla Convenzione internazionale Enmod in vigore dal 1978.
Oggi
nel Belpaese, tanto per fornire un esempio calzante, l'Istituto
Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato soltanto dalle ore
13:30 alla ore 16:40, ben 20 venti scosse nelle seguenti regioni:
Piemonte, Toscana, Umbria, Marche e Basilicata. Tutte ma proprie tutte
le aree colpite presentano ipocentri superficiali, ossia dai 4 ai 23
chilometri di profondità. Addirittura il 16 dicembre 2013 è stata
registrata nel Golfo di Napoli una scossa con ipocentro a zero
chilometri (caso unico al mondo). Ergo: la Natura non è responsabile
delle azioni criminali dall'uomo in divisa e doppiopetto ordinate dai
maggiordomi di Washington.
Se
si estende l'analisi del predetto fattore ipocentro, dal 1999 ai giorni
nostri si accerta inequivocabilmente che, appunto, il 99 per cento dei
terremoti che hanno colpito l'Italia vantano una profondità "rasoterra"
(per usare un eufemismo), indice di una matrice artificiale, ovvero
indotta da attività bellica.
Non
a caso, qualche giorno prima del catastrofico terremoto a L'Aquila
mandato in onda il 6 aprile 2009 alle ore 03:32:39, le autorità del
governo italiano hanno segretamente sgomberato la sede centrale della
Protezione civile a L'Aquila nonché la prefettura, mentre al contempo
fino all'ultimo istante avevano raccomandato la popolazione civile di
restare nelle proprie case.
Non
dimentichiamo che il governo Usa è responsabile unitamente a quello
italiano di una strage di civile inermi ed ignari: ben 309 persone sono
state assassinate in quella tragica occasione. Ora, stanno tentando di
replicare su più ampia scala quel genocidio, dopo la prova dell'anno
scorso in Emilia.
Il
Sud Italia sarà la prossima vittima, come hanno già previsto gli
esperti dello Stato tricolore. Se per la scienza i terremoti sono
imprevedibili come avranno fatto gli addetti ai lavori italidioti a
sapere come, dove e quando? Forse, sono stati dotati in tutta fretta, di
una sfera di cristallo dai potenti padroni, pardon, alleati? E i
pennivendoli a buon mercato hanno sempre il ruolo di confondere le
acque, spargere menzogne e aggredire sgangheratamente chi denuncia la
situazione.
Sempre
secondo i dati ufficiali dell'INGV, il 99 per cento dei terremoti che
hanno attanagliato l'Italia dal 1 gennaio al 31 dicembre 2013 hanno un
ipocentro estremamente superficiale. Vale a dire, una firma
inconfondibile di attività tellurica indotta, in correlazione alla
registrazione di potenti anomalie elettromagnetiche nelle aree colpite.
D'altronde,
la sismicità naturale dello Stivale è un'ottima copertura per colpire
anche il nostro Paese ed avere sempre un alibi come nel caso della Nato.
Infine,
l'attività sismica viene stimolata anche attraverso la massiccia
irrorazione di scie chimiche imbottite di particolato metalico
(alluminio, bario, eccetera) che rende l'aria maggiormente
elettroconduttiva, in modo da consentire alle onde Elf sparate contro la
ionosfera e rifratte sulla Terra, di penetrate nella crosta terrestre.
La paura è la più potente arma di controllo delle masse in attesa del peggio.
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