fonte: http://www.enel.it/attivita/ambiente/ecology/impatto177_hp/impatto177/inseminazione/ La stimolazione delle piogge si ottiene diffondendo nell’aria - al di sotto delle nubi e per mezzo di aerei opportunamente attrezzati - particelle che presentano una struttura cristallina molto simile a quella del ghiaccio. In presenza di alcune condizioni favorevoli, queste particelle vengono catturate dai moti convettivi dell’aria che li portano in alto, fin dentro le nubi, dove innescano un processo di formazione delle gocce di pioggia. La sostanza che viene usata per queste operazioni è lo ioduro di argento. Esso viene bruciato in piccole quantità in una caldaia posta sull’aereo e il fumo che ne deriva risulta costituito, appunto, dalle minuscole particelle che vanno a stimolare le nubi. Sotto il profilo ambientale non sembrano esserci controindicazioni. Si tratta, infatti, di una sostanza inerte e, del resto, se ne usa così poca e in un così vasto volume di aria da risultare quasi non rilev...