Cerca nel blog...

mercoledì 3 febbraio 2010

Enel e "scie chimiche"

fonte:
http://www.enel.it/attivita/ambiente/ecology/impatto177_hp/impatto177/inseminazione/

La stimolazione delle piogge si ottiene diffondendo nell’aria - al di sotto delle nubi e per mezzo di aerei opportunamente attrezzati - particelle che presentano una struttura cristallina molto simile a quella del ghiaccio.
In presenza di alcune condizioni favorevoli, queste particelle vengono catturate dai moti convettivi dell’aria che li portano in alto, fin dentro le nubi, dove innescano un processo di formazione delle gocce di pioggia.
La sostanza che viene usata per queste operazioni è lo ioduro di argento. Esso viene bruciato in piccole quantità in una caldaia posta sull’aereo e il fumo che ne deriva risulta costituito, appunto, dalle minuscole particelle che vanno a stimolare le nubi.
Sotto il profilo ambientale non sembrano esserci controindicazioni. Si tratta, infatti, di una sostanza inerte e, del resto, se ne usa così poca e in un così vasto volume di aria da risultare quasi non rilevabile.
Per applicare questa tecnologia occorre, però, un’organizzazione efficiente, in grado di cogliere tempestivamente le condizioni atmosferiche favorevoli all’inseminazione. Ovvero, in grado di monitorare l’arrivo delle formazioni nuvolose segnalate dai satelliti, cercando di valutare tempestivamente la presenza di quelle condizioni di quota, umidità e temperatura che si prestano all’intervento. Solo se la lettura di questi dati lascia intravedere un ragionevole margine di successo, si fanno partire gli aerei. E si aspetta, fiduciosi, che lassù qualcosa succeda.

"si fanno partire gli aerei" eh già... ma già da qualche annetto!

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Visualizzazioni totali