Quello che vi proponiamo è un articolo datato, ma molto significativo
sul fatto che molto spesso, tutt’oggi, vengono fatte affermazioni
distorte, da eminenti personaggi che cercano di non dire tutta la verità
su fatti storici del passato. E’ il caso di uno dei più grandi
psicologi e psichiatri, se non il più grande, mai esistiti al mondo.
Stiamo parlando di Carl Gustav Jung. In ambito ufologico è famoso per
aver scritto il libro “Su cose che si vedono in cielo”, editato
nell’anno 1958. Secondo gli scettici, Jung aveva affermato che gli
avvistamenti di “dischi volanti” erano da addebitarsi ad un “mito
moderno”, creato dall’inconscio, attraverso immagini unificatrici a
scopo di rassicurazione. Ma stranamente nessuno scettico dichiara che
Jung non si riferiva a tutti gli “UFO”. La prova in questo articolo che
uscì su “L’Europeo, numero 669, 10 agosto 1958″. Jung affermava che i
“dischi volanti” sono reali e non sono spiegabili con fatti psicologici
collettivi. Cari “debunked” come la mettiamo con ciò?
Sotto le due parti dell’articolo in questione
Sopra parte 1
Sotto parte 2
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