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domenica 27 luglio 2014

BOB: Preparare lo zaino (Bug Out Bag)

 bob
BOB, ovvero “bug out bag” (la borsa per svignarsela). Il nome originale forse non è dei più eroici anche se è quello che rende meglio l’idea del concetto che sta alla base di questo kit. La BOB nasce come concetto nell’ambiente del survival. Alcuni siti delle diverse omologhe della protezione civile hanno degli strumenti che permettono di creare la lista consigliata della propria BOB partendo da una descrizione delle proprie esigenze e necessità. Negli USA appunto, ma FEMA (Federal Emergency Management Agency) ha nominato questo “kit da 72 ore” perchè si è accorta che quello è il tempo che le è servito per organizzarsi e cominciare a distribuire i soccorsi alle vittime durante il disastro causato dall’uragano Katrina nel 2005 in Louisiana.

Il contesto

Un prepper progetta una sua BOB in modo analitico e realistico. Sa che a fronte di una serie di possibili emergenze improvvise avrà pochissimo tempo in cui organizzarsi, prendere la propria BOB e poco altro, radunare i prorpi cari e uscire di casa propria senza potervi fare ritorno per parecchie ore. Il valore strategico principale delle BOB è quello di farci risparmiare molto tempo prezioso in un frangente in cui non ne abbiamo affatto.

Obiettivo e scopo

Alcuni commettono l’errore di pensare che una BOB sia un kit di sopravvivenza formato XXL sotto steroidi, altri che sia “il kit omnicomprensivo che permetterà loro di sopravvivere all’Armagheddon e ricostruire la civiltà”. Può tranquillamente includere un kit di sopravvienza, senza dover per forza ruotare attorno ad esso. Senza un chiaro obiettivo in mente si corre il rischio di portare oggetti che sarebbero molto poco utili, diventando quindi troppo dispersivo o troppo specifico, poco efficace… e persino inutile. Gli obiettivi sono l’autosufficienza e l’autosostentamento per le ore che vanno dal manifestarsi dell’emergenza all’arrivo dei soccorsi o all’arrivo ad un luogo sicuro designato in precedenza. Parleremo più diffusamente delle BOL in articoli dedicati, per ora limitiamoci a dire che potrebbe essere casa di parenti o amici oppure una seconda casa di villeggiatura (di cui ovviamente ho una copia delle chiavi nella mia BOB). Alcuni concetti fondamentali nell’assemblamento della BOB sono:

Limiti di peso e dimensione: non possiamo portare facilmente addosso per 3 giorni una borsa da 25kg. E’ necessario limitare il peso e l’ingombro con saggezza ed astuzia. Potremmo trovarci in situazioni in cui dover correre o spostarci agilmente.

Regole e principi collaudati: applicheremo alla BOB gli stessi principi visti per la realizzazione di un kit d’emergenza o di sopravvivenza tenendo sempre ben presente la regola del 3

Per una persona ma non DI una persona: La BOB deve essere accessibile a tutte le persone della casa che devono sapere dove si trova e poterla prendere facilmente. Diversamente si può provvedere a preparare una BOB per ogni membro della famiglia.

Comodità e praticità d’uso: Se usassimo come contenitore un sacco di iuta avremmo la certezza che quello che ci serve è sempre in fondo al sacco o è uscito dal buco sul fondo. Una bob deve essere compartimentata ed organizzata in modo dale da permetter una facile estrazione degli specifici oggetti di cui abbiamo bisogno.

Inoltre non dovremmo trovarci nella situazione di estrarre un oggetto dalla BOB e chiederci “e questo che diavolo ci fa qui?”

Efficacia rispetto allo scopo designato: Se ci siamo dati come scopo quello di raggiungere i parenti in un’altro stato la nostra BOB dovrà contenere i nostri documenti e tutto l’occorrente per emigrare con le nostre risorse economiche il più possibile intatte. Se confidiamo nell’arrivo dei soccorsi e quindi a resistere, saranno indispensabili acqua, cibo, medicine, coperte e vestiti. Difficilmente un kit da pesca o da caccia all’orso avranno qualche utilità pratica.

Solitamente un prepper tiene la propria BOB sotto il letto o in un altro angolo della casa facilmente raggiungibile, con di fianco un paio di bottiglie d’acqua piene da prendere al volo.

Consigli pratici e contenuto

Se il kit di sopravvivenza/emergenza è personalizzabile, lo stesso vale per la BOB, a cui si aggiunge la specificità di essere utile rispetto ad uno o più piani di emergenza programmati in anticipo. Questo basta a mettere fuori dalla porta tutte le BOB e 72-hours-kit commerciali. Tuttavia, col solo beneficio dell’inventario possiamo cercare di elencare alcuni possibili oggetti.

(foto)copie dei documenti d’identità
soldi, senza scordarsi i pezzi di piccolo taglio (10/5€ e monetine)
copie di altri documenti (bancari?)
riferimenti telefonici utili (su carta!!)
penne e block notes
un cambio di biancheria
una coperta e/o indumenti caldi
un cellulare con carica-batterie (con sim con numeri e credito)
acqua (almeno 2 litri)
cibo (scatolette, barrette proteiche, biscotti, cioccolato)*
oggetti relativi alla specifica BOL (documenti di viaggio, chiavi dell’appartamento rifugio…)
accendino e fiammiferi
carta igienica e salviettine umidificate.
uno o più coltellini multiuso
una torcia con pile* di scorta
medicinali* personali che assumiamo regolarmente
un kit di farmaci* da viaggio  con un minimo di pronto soccorso
una borsa di scorta (tipo quelle riutilizzabili dei supermercati)
spago, cordini e fascette per serraggio di plastica
nastro isolante
sacchetti di plastica tipo pattumiera
un mazzo di carte… o qualcosa con cui passare il tempo.

(gli elementi contrassegnati con un *asterisco sono deperibili e/o necessitano di essere ricontrollati periodicamente)

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