DI CHRIS TELL
capitalistexploits.at
Immaginate questo scenario. Un fratello e una sorella che litigano fra loro. Qualcosa è andato storto, s’incolpano l’un l’altra, sono ai ferri corti. Ed ecco che arriva il ragazzo della porta accanto che inizia a prendere in giro tutti e due e a dargli addosso. Improvvisamente fratello e sorella mettono da parte le loro divergenze, uniscono le forze e affrontano insieme quel ragazzo della porta accanto.
Il detto: “Il nemico del mio nemico è mio amico” si è rivelato più volte una realtà nella storia e se i rapporti geopolitici non sono paragonabili ai rapporti di fratellanza, le conseguenze della creazione di alleanze e le ripercussioni del fatto di essersi uniti ai nemici, possono essere profonde.
Durante la Seconda Guerra Mondiale Stalin si rese conto di aver bisogno che gli Alleati fermassero l’invasione Nazista e, a loro volta, gli Alleati si accorsero di aver bisogno dei Sovietici dalla loro parte nello sforzo bellico. In qualunque altro scenario gli Alleati sarebbero stati arci-nemici di Stalin e viceversa.
Durante la Guerra Fredda avvenne più o meno la stessa cosa quando i Sovietici e i Cinesi aiutarono la Corea del Nord, per poi sostenere i Viet Cong durante la Guerra del Vietnam.
In ambito specificatamente nazionale, più di un dittatore è stato sostenuto e appoggiato da governi che fingevano, di fronte al loro popolo, di aborrire le azioni di tali persone. Tenendo sotto stretto controllo i mezzi d’informazione ci si può assicurare che la grande maggioranza dei cittadini non pensi troppo e non indaghi troppo. Il governo, dopo tutto, è un business di marketing. Mobuto Sese Seko, Augusto Pinochet, Saddam Hussein, Pol Pot e attualmente la Famiglia Reale Saudita. Tutti, chi prima chi poi, hanno adottato questa strategia.
Non sto dicendo questo per una ragione particolare, se non che si tratta di scelte di cui tutti sono a conoscenza e le relazioni sono ben documentate. In tutti i casi sono i governi che fanno questo. Niente di nuovo. Come dicono in Tailandia “Stessa cosa, ma diversa”.
Ebbene, anche questa volta è proprio la stessa, ma diversa. Stiamo oggi assistendo alla formazione di simili alleanze.
Questa volta l’Europa e gli Stati Uniti stanno costituendo un’alleanza contro la Russia, mentre la Cina con la Russia si stanno muovendo verso la nascita e il consolidamento di alleanze economiche pre-esistenti.
Considerate che negli ultimi mesi le mie notizie hanno riportato questi titoli:
- Russia e Cina firmano un accordo sul gas di $400 Miliardi di dollari dopo decenni di trattative
- Russia e Cina raggiungono un accordo per diversi trattati commerciali valutari per bypassare il dollaro
- I BRICS istituiscono una Banca per contrastare il predominio occidentale sulla finanza globale
- Vladimir Putin firma uno storico accordo petrolifero da 20 miliardi di dollari con l’Iran per aggirare le sanzioni occidentali
- La Banca Centrale della Nigeria costituisce ingenti riserve valutarie in Yuan
Tuttavia si è rivelato molto conveniente per quei governi Europei che hanno ridotto a brandelli l’intero mercato europeo e che ora cercano un capro espiatorio. Putin è arrivato come una manna dal cielo.
La vita per gli Europei è destinata a peggiorare…e di molto. Le sanzioni applicate alla Russia stanno già iniziando a danneggiare l’agricoltura Europea, anche se gli Eurocrati attribuiranno la colpa del declino economico a fattori esterni. State a guardare. Ci potete scommettere. Nel frattempo, vediamo chi soffre maggiormente per le sanzioni alla Russia sulle esportazioni in Europa e negli USA.
Tenete d’occhio la PKO, Bank Polski,, la più grande istituzione bancaria della Polonia. All’inizio di quest’anno ha registrato $2.7 miliardi di titoli emessi. Non immaginava quanto potessero essere tempestive queste emissioni. Oggi non avrebbero alcuna possibilità di vendere quei titoli allo stesso ritmo dello scorso Gennaio. Il punto è: sopravviveranno al rapido crollo della vendita di titoli?
Mentre accade tutto questo mi domando quali altre opportunità potranno scaturire da queste grandi nuove dinamiche di potere. E’ in atto già da qualche tempo un reale allontanamento dal dollaro. Quello che conta ora è che questo spostamento è accelerato non dal settore privato, ma da quello pubblico. E’ davvero audace l’azione dei BRICS che istituiscono un’infrastruttura finanziaria per allontanarsi sempre di più dal dollaro.
Ad azioni di questo tipo, o al semplice fatto di aver immaginato tali azioni, in passato gli Stati Uniti avrebbero risposto con penalizzazioni tariffarie, decurtazione di aiuti o addirittura vere e proprie sanzioni. Il fatto che simili azioni oggi stiano avvenendo sempre più frequentemente, indica quanto stia cambiando velocemente lo scenario geopolitico mondiale.
Il declino economico nel mondo socialista Occidentale e in particolare negli Stati Uniti è chiaro a tutti quelli che non leggono CNN. Questo, insieme al rifiuto di Obama di prendere delle misure di contenimento della NSA, ha accelerato sia il desiderio sia una reale intenzione di molti stati del mondo di procedere con il cambiamento dello status quo.
Parlando con la mia banca a Singapore, ho chiesto cosa ne pensavano le banche delle regole FATCA. La risposta è stata: “Non dureranno molto.” Queste regole assurde esistono e possono essere rispettate nella misura in cui il dollaro resta la valuta delle riserve, ma quando esistono delle alternative, basterà scegliere di giocare in un altro scacchiere più favorevole di quello in cui si sta giocando ora rispettando quelle regole.
In questo momento le banche stanno guadagnando troppo denaro per voler abbandonare l’attuale scenario finanziario dettato dalle banche, dalle finanziarie e dalla valuta degli Stati Uniti.
Tutto questo ora sta cambiando. Il volume di capitali che si riversa a Singapore e a Hong Kong sta esercitando su queste banche una forte pressione, mandando alle stelle le quotazioni immobiliari, già di per se alte.
Ci sono altri settori che ci interessano e che ci convengono. Uno di essi sono i titoli privati, la nostra nicchia particolare. I flussi di capitali sono molto importanti e pensiamo che la prossima grande azione di Fusione e Acquisizione (M&A) avverrà nel Sud-Est Asiatico e ci stiamo muovendo aggressivamente per poterne approfittare.
Nel frattempo, sono curioso di sapere quali altre opportunità i lettori pensano possano nascere. Commentate pure qui sotto, fatemi sapere.
"Il monopolio del dollaro nel mercato dell’energia sta danneggiando l’economia della Russia” - Vladimir Putin
Chris Tell
Fonte: http://capitalistexploits.at
Link: http://capitalistexploits.at/2014/08/how-putin-just-saved-europe-and-other-geopolitical-tales/
26.08.2014
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SKONCERTATA63
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