martedì 12 agosto 2014

La talpa: NSA archivia 80% di tutte le telefonate. Non solo metadati

Gran parte delle telefonate raccolta e archiviata per intero in forma di file audio, dice un dissidente USA. Scopo della NSA: il controllo di tutta la popolazione.
da RT.com.
Almeno l'80 per cento di tutte le telefonate è raccolto e archiviato in forma di file audio da parte della NSA (National Security Agency, ndt), ha rivelato l'informatore dissidente William Binney. L'ex direttore della decodificazione afferma che lo scopo ultimo dell'agenzia di spionaggio sia niente meno che il controllo totale della popolazione.
La National Security Agency mente su quel che archivia, ha affermato William Binney - uno dei dissidenti di più alto profilo mai emersi dall'NSA - durante una conferenza che si è svolta a Londra il 5 luglio, organizzata dal Center for Investigative Journalism. Binney aveva lasciato la NSA poco tempo dopo gli attentati dell'11 settembre al World Trade Center, essendo disgustato dalla piega ormai assunta dall'organizzazione in direzione della sorveglianza dei cittadini.
«Almeno l'80 per cento dei cavi di fibra ottica passano per gli USA», ha dichiarato Binney, che ha precisato: «tutto ciò non avviene per caso e consente agli USA di avere la visione di tutte le comunicazioni in entrata. Almeno l'80% di tutte le chiamate audio - e quindi non solo i 'metadati' - sono registrate e archiviate negli USA. La NSA mente su cosa archivia».
Binney non ha esibito prove a sostegno di quanto dichiara, poiché non aveva portato via con sé alcun documento quando lasciò la NSA. Tuttavia, insiste sul fatto che l'organizzazione racconti il falso in merito alle proprie pratiche spionistiche di raccolta dati, e sul loro scopo ultimo.
Sostiene che le recenti decisioni della Corte Suprema lo hanno spinto a credere che la NSA non si fermerà fino a quando non assumerà il controllo completo sulla popolazione.
«Lo scopo ultimo della NSA è il controllo totale della popolazione», ha sostenuto Binney, «ma sono un po' ottimista per via di alcune recenti decisioni della Corte Suprema, come il fatto che le forze dell'ordine per lo più ora debbano avere un mandato prima di perquisire uno smartphone».
Durante il suo discorso nel corso della conferenza, Binney ha elogiato la spia diventata dissidente, Edward Snowden, per aver fatto trapelare i documenti riservati che hanno rivelato i programmi di spionaggio globale della NSA. Le ultime rivelazioni hanno dimostrato che, contrariamente a quanto ha dichiarato la NSA, la maggioranza delle informazioni raccolte dall'Agenzia provengono da cittadini comuni che non hanno alcun legame con il terrorismo. I documenti di Snowden rivelano che la NSA raccoglie da cittadini comuni dei dati che sono "sorprendentemente intimi".


Washington ha fin qui difeso i propri programmi di spionaggio sostenendo che la NSA prende di mira cittadini aventi legami con gruppi terroristici noti al fine di prevenire attentati. Binney ha sostenuto che questa è una bugia poiché la NSA, con la sua raccolta dati, non ha bloccato un attentato che sia uno.

Binney ha poi fatto notare che uno dei principali fattori che hanno consentito alla NSA di incrementare i suoi programmi di spionaggio è l'assenza di ogni supervisione negli USA. 
In particolare, ha citato il caso della Foreign Surveillance Court (FISA), che sovrintende alla materia dei mandati di perquisizione a carico di persone sospettate di terrorismo, Binney ritiene che la corte sia insignificante e costantemente schierata dalla parte del Governo USA.



«La corte FISA condivide soltanto il punto di vista del governo», ricorda Binney, e «per i suoi giudici non vi sono mai altri punti di vista da prendere in considerazione. Ci sono stati almeno 15-20 trilioni di violazioni della Costituzione nei confronti delle utenze nazionali statunitensi, e il dato si può raddoppiare a livello globale».



Le rivelazioni sui programmi statunitensi di spionaggio globale hanno scatenato un'indignazione di massa, con un giudice federale americano che ha perfino dichiarato che la sorveglianza sia pressoché di natura "orwelliana". La cancelliera tedesca Angela Merkel ha paragonato le politiche spionistiche USA a quelle grottesche messe in piedi dalla Stasi, la polizia segreta dell'ex Germania Est.


Traduzione per Megachip a cura di Pino Cabras.

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