La
solitudine è uno stato d’animo, ne più ne meno come l’ansia, la rabbia,
l’angoscia. Sentirsi soli è appunto un “sentirsi” e questo sentirsi ha
in sè un non detto che dice “è brutto e triste essere soli” per cui
quando capita, non tanto di essere soli ma di “percepirsi” soli, si
attiva quel “è brutto e triste essere soli” e si sperimenta il dolore. E
questo può accadere anche se si è circondati da altre persone. Mentre
se si è felici, la solitudine è pensata come “sono libero di fare ciò
che voglio” e la si associa alla libertà. Come si vede è tutto un
percorso soggettivo e puramente mentale. Non c’è nulla di oggettivo… e
come sempre la felicità alla fin fine è scelta nostra….
Elitheo Carrani
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